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Abbiamo riflettuto tanto sul carisma, sul messaggio di don Pietro.
È emersa con chiarezza la centralità della famiglia cristiana come luogo di salvezza e trasmissione della fede; il modello delle piccole comunità, modalità concreta per educarsi al dono di sé; la comunione tra le diverse vocazioni, come sostegno vicendevole per vivere alla presenza del Signore.
Non si tratta di pacchetti configurabili ma di un all-inclusive.
Al centro di tutto c’è la santificazione della famiglia.
Direi che don Pietro lo abbia ribadito allo sfinimento:
“La famiglia cristiana si deve santificare, perché nella famiglia cristiana c’è tutto un disegno di amore di Dio. Il nostro impegno che prende la forma dei gruppi comunitari, il nostro impegno di santificare la famiglia secondo il comando del Signore: «Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo» ci dice in quale ordine dobbiamo camminare”
E ancora: “Un’unica Comunità formata da tante piccole “famiglie”, che sono le particolari amicizie, ma tutti – tutti! – per la santità. Tutti per fare, tutti per dare, tutti per amare!”
“L’avvenire della Chiesa sta in queste famiglie che vogliono essere le «piccole chiese» o, meglio, le «grandi» chiese dove il Signore è amato, dove si rifiutano tutte le infiltrazioni, dove si respira l’atmosfera dello Spirito Santo”.
Umberto Roversi
Pensieri Notturni
www.umbertoroversi.it
Per
Romano Onfiani
(alle Comunità)
Sant’Ilario – Festa della Santissima Trinità 1973
Figli miei tanto cari,
Non so quanto tempo avrò sulla terra. Non voglio partire senza dirvi il mio grazie per il vostro affetto e per la vostra generosità. Voi lo sapete: vi ho amato molto con la fortezza di un padre che faceva fatica a nascondere la tenerezza di una madre. Abbiamo condiviso tutto e nel sacrificio abbiamo cercato la gloria del Regno di Dio. Abbiamo diviso insieme la persecuzione e l’incomprensione nella fedeltà ad un unico ideale. Ora non cambierà che il modo di lavoro. Voglio passare il mio Paradiso nel fare del bene con voi. Vi sarò molto vicino: a tutti e ad ogni singolo. Ogni vostra preoccupazione, ogni vostro dolore sarà un motivo particolare per esservi ancora più vicino. Non vi lascerò orfani perché per il Vangelo e nella sofferenza vi ho generato.
La mia raccomandazione, il mio precetto è di rimanere strettamente uniti in una carità fervida che supera ogni divisione e ogni contrasto.
State uniti e considerate una tentazione anche quel motivo che vi apparisse di piena giustizia e legittimità se vi porta in qualche modo a non andare d’accordo.
State uniti perché l’ideale non può cadere. Voi siete il nuovo, vero ordine religioso dei tempi moderni nella pratica dei consigli evangelici in mezzo al mondo a servizio della Parrocchia.
State uniti: vi lascio come capo Onfiani Romano. Ubbiditegli. Va bene lui.
Crescete i vostri figli nell’amore di Dio spinto fino al sacrificio di sé, perché si continui ciò che lo Spirito ha sparso nei nostri cuori.
Il Cuore Immacolato di Maria vi ottenga dal Signore una meravigliosa benedizione.
A Dio!
Don Pietro
Sant’Ilario d’Enza 8 Ottobre 1977
A tutta la Comunità.
Quando leggerete questo mio saluto, sarò già per la misericordia di Dio nel luogo della pace e della sicurezza, nella piena comunione col mio Signore nel quale ho creduto ed ho sperato.
Il mio non è un distacco da voi, ma un’accresciuta unione nella carità. Mi sarà possibile starvi più vicino e aiutarvi di più. Ve lo assicuro: con l’affetto più vivo sarò presente ad ognuno di voi.
Per tanti anni abbiamo insieme sofferto e lottato per il regno di Dio e abbiamo cercato di essere suoi testimoni. Continuate con rinnovato ardore. Dio solo! Mai troppo per Dio.
State uniti tra di voi, nessuna cosa valga a dividervi. Cedete volentieri, privatevi anche di tutto, ma non dividetevi.
Questo vi ripeto: vogliatevi bene nel Cuore Santo di Gesù, vogliatevi bene e perdonatevi a vicenda i difetti, anche quelli che vi sembrano più gravi.
Siate fedeli fino in fondo alla vostra vocazione, al vostro impegno, allevate i vostri figli con energia nell’amore e nel timore di Dio.
Vi invoco la più grande benedizione e vi dico arrivederci nella luce piena del Paradiso.
Don Pietro
Il Movimento Familiaris Consortio è un itinerario di vita cristiana fondato da don Pietro Margini, in cui si riconoscono fedeli di diversi stati di vita che condividono in una concreta vita di comunione la gioia della fede e l’impegno della testimonianza, in un reciproco arricchimento per l’edificazione della Chiesa come “Famiglia di Dio”.
Tale dinamica comunitaria è assunta in modo particolare dalle Comunità di famiglie e dalla Comunità sacerdotale, dai diaconi permanenti e dai consacrati, nonché dalle scuole e dal percorso educativo denominato Movimento Giovani.
Don Pietro è stato amato e riconosciuto come padre spirituale da una moltitudine di persone che lo hanno cercato, seguito e… registrato su nastro magnetico!
Grazie a loro possiamo risentire la sua voce in omelie, catechesi, incontri, meditazioni tenute in occasione di ritiri ed esercizi spirituali.
Negli anni successivi alla sua morte, questo materiale audio è stato digitalizzato, trascritto e catalogato grazie al lavoro di numerosi volontari.
Nel 2011, nasce il Centro Studi don Pietro Margini che acquisisce questi documenti unitamente a quelli messi a disposizione dai suoi famigliari.
Responsabile del Centro Studi è Maria Spaggiari, classe 1966, figlia spirituale di don Pietro. Insieme ad alcuni collaboratori si dedica in modo costante allo studio, alla ricerca e alla messa a disposizione degli “scritti” e delle “parole” del Servo di Dio.
Questo sito si fonda sul loro lavoro.
Nel caso si desideri approfondire la vita e la figura di don Pietro contattare:
centrostudidpm@familiarisconsortio.org
A Sant’Ilario d’Enza nel 2017 è stato inaugurato uno Spazio permanente che vuole rappresentare la figura e l’opera di questo sacerdote. Lo spazio si compone di diversi ambienti.
Nello spazio reception è possibile vedere e consultare alcuni libri biografici e le pubblicazioni che il Centro Studi ha curato in questi anni.
Nelle prime due sale è messa in evidenza la biografia di don Pietro. Qui è possibile osservare alcuni oggetti appartenuti a lui che simboleggiano il sacerdozio e la devozione eucaristica. Proseguendo, si trovano anche libri dalla sua biblioteca personale (indicano la sua cultura e la sua passione per lo studio) e alcuni effetti personali che richiamano la modestia, la vita dedicata agli altri, il titolo “Monsignore”, la salute cagionevole. Esposte anche le due panche originarie della canonica in cui Don Pietro teneva numerosi incontri con i giovani.
Terza stanza. È dedicata al tema “Ecce Mater. Maria Madre della Chiesa”. Questo spazio è dedicato alla fede mariana di Don Pietro. Ha detto “rappresento un dono della Madonna” in riferimento alla sua consacrazione durante la gravidanza e alla misteriosa guarigione dalla malattia che sembrava condurlo alla morte. Qui sono esposti oggetti della devozione a Maria insieme ad opere raffiguranti la Madonna.
La quarta stanza è dedicata al dopo-1990, cioè ai frutti, a ciò che don Pietro ha generato. Qui sono proiettate immagini e frasi di amici che ci hanno preceduto nel Regno e sono andati a prepararci un posto.
Adiacente allo spazio, si trova la sede del centro studi, che raccoglie la biblioteca di don Pietro con poco meno di 10.000 volumi.
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