10/09/1957 Lettera

Correggio, 10 settembre 1957

Ti scrivo solo ora, …… ,ma tu sai che sono stato sempre presente. Particolarmente nel “Magnificat” ed ora nel “Veni, Sancte Spiritus”. Abbandonati docilmente, serenamente, fedelmente all’azione della grazia. Abbi la passione della volontà di Dio. Amare vuol dire darsi, dimenticarsi, immolarsi. Hostia pro Hostia1. O perire sibi… o amare… o ire ad Deum (Sant’Agostino2)… Ti auguro l’effettuazione di tutto questo, in unione di preghiera nel Corpo Mistico di Gesù. Sii quella che devi essere in pienezza. Usque ad summum!3

Don Pietro Margini

1 “Un ostia per l’Ostia”. 2 Cfr SANT’AGOSTINO, Sermones, CLIX, II, 7.8 (“O amare, o ire, o sibi perire, o ad Deum pervenire! – O amare, o salire, o perire a se stesso, o giungere a Dio!”). 3 “Fino alla perfezione!”.

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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

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