160. Inferno
1. C’è la morte e c’è l’ombra di morte.
L’ombra di Pietro era sufficiente a portare la guarigione e la vita1; così l’ombra di Satana, l’area senza luce creata dalla sua interposizione, è sufficiente a spandere attorno paralisi e gelo. Ed è la nostra carne colpevole ricevuta da Eva, è un’atmosfera; la notte stessa è mescolata a quel che respiro.
2. L’Inferno non è solamente fuori di noi, è in noi. Ci siamo dal momento in cui è stato commesso il peccato mortale. Ne riconosco bene i sintomi: lo stupore, le tenebre, il disgusto, il vuoto, l’oppressione…
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