227. La preghiera di «Adorazione»
Ap 4,11: “Degno sei tu, o Signore, Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza”.
Grandezza di Dio. Come ne parla la Scrittura. Magnus Deus, ecc… Dio grande in Se stesso, grande nell’opera della creazione (Salmi). Egli solo ha per natura e per essenza il diritto, il valore di essere. Riconoscere questo inchinarsi è adorare. È sottomettersi non solo fino a un certo punto, ma incondizionatamente, ma profondamente e totalmente.
Adorare è vivere questo fatto: che Dio è semplicemente grande e l’uomo è semplicemente piccolo.
Tu sei colui che vivi eternamente ed essenzialmente. Io vivo invece perché Tu vuoi e nella misura che Tu vuoi.
Adorare perché questo è vero e giusto.
È necessario adorare; è necessario come lo spazio per il corpo, come la luce per la percezione, come le leggi del pensiero per la vita dello spirito.
La nostra vita deve riposare nella verità; e il fondamento della verità è che Dio è Dio, e l’uomo è solo uomo, cioè creatura di Dio. Quando adora questa verità sempre nuovamente si illumina, viene riconosciuta e completamente compiuta.
Arrivare alla preghiera di adorazione così: raccoglierci, farci presente la grandezza di Dio, inchinarci davanti ad essa con venerazione e nella libertà del nostro cuore.
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