011 - Le piccole preghiere in unione con gli Angeli

011. Le «piccole preghiere» in unione

con gli angeli1

Preghiera di ogni giorno

Accogli, o Cuore Santo di Gesù, la mia offerta. A te consacro tutte le ore della mia giornata, per te voglio vivere, per te operare, per te soffrire.

Fammi vincere tutte le tentazioni di stanchezza e di avvilimento. Fa’ che il mio servizio per la gloria del Padre sia assiduo e generoso; fa’ che senta forte e grande il desiderio di compiere tutto quello che a te piace e che in ogni mio fratello possa vedere te e impegnarmi con tutte le mie energie.

Il tuo amore trionfi sempre nel mio cuore e nel mondo. Per l’intercessione della Beata Vergine Maria. Amen.

1.

L’amore vivo e generoso

in unione al Coro dei Serafini

Riflessione. Gesù ha amato il Padre suo con un amore mirabile. Per Lui ha dato tutto. Per fare la sua volontà si è offerto e nulla ha risparmiato.

“Quello che piace a Lui, io faccio sempre2.

L’opera che mi ha dato da fare non l’eseguirò?3 Ha accettato tutte le umiliazioni, tutti i tormenti, tutte le pene intime; divenuto ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce4.

E ci ha insegnato ad amare anche noi il Padre.

Dite così: “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”.

Il nostro amore sta nelle opere. Ci proporremo particolarmente in questo giorno di fare la volontà di Dio in tutto con gioia, con umiltà, con molta fedeltà.

Giaculatoria da ripetersi spesso: “O Padre, sia compiuta da me la tua volontà con l’amore di cui ci ha dato l’esempio Gesù”.

“O Serafini associatemi alla vostra grande preghiera di amore”.

2.

L’adorazione umile e fervida

in unione al Coro dei Cherubini

Riflessione. Dio infinito, principio e creatore di ogni cosa, è santo. A Lui dobbiamo un continuo senso di dipendenza e di ossequio. Dobbiamo sentirci creature e questo senso creaturale ci deve seguire in tutti gli atti della nostra vita. Specialmente nella preghiera dobbiamo esprimerlo.

Nella Santa Messa ci uniremo a Gesù e a tutta la Chiesa per dare la nostra adorazione con amore e con umiltà. Vorremo operare la salvezza donando alla Santissima Trinità tutto l’ossequio possibile nostro e per tutti i nostri fratelli del mondo. Vorremo adorare per tutti quelli che non adorano e non amano.

Oggi unirsi al Cuore di Gesù in questo atto così fondamentale.

Adorare con Lui e compiere le nostre azioni in un grande spirito di umiltà e di adorazione. L’adorazione del fare la volontà di Dio con grande perfezione.

Giaculatoria: “Mio Dio, Trinità Santa, mi unisco a tutte le adorazioni del Cuore di Gesù presente nell’Eucarestia”.

“O Cherubini, fatemi partecipare alla profonda conoscenza che voi avete dell’infinita maestà di Dio e alla vostra adorazione”.

3.

La collaborazione alla salvezza

Riflessione. Siamo chiamati ad essere evangelizzatori perché Gesù ci ha voluti con Lui, e facendo un’unica cosa con Lui abbiamo l’identica missione: “Come il Padre ha mandato me così io mando voi”5. Questo amore forte ai nostri fratelli, questa chiamata a impegnarci per il loro bene fanno parte essenziale del nostro essere cristiani, cioè suoi.

Il Cuore di Gesù ha amato di un amore del quale non si dà uno più grande. È il nostro modello. Con il mistero pasquale ha ridato a noi la pace con Dio e la salvezza soprannaturale.

Dobbiamo proporci di seguirlo anche se ci può costare molto.

Oggi che cosa puoi fare per collaborare al bene degli altri? Non lasciarti sfuggire nessuna occasione. Cerca di riempire la tua giornata di bene.

I Troni sono un coro di angeli che ardono per la gloria di Dio. Uniamoci a loro nella preghiera e nelle opere.

Diciamo: “O Angeli Santi, aiutateci a cercare il regno di Dio e la sua gloria”.

Giaculatoria: “Venga il tuo Regno”.

4.

Il servizio in unione alle Dominazioni

Riflessione. Lo spirito di servizio deve animare tutta la n. spiritualità. Ce lo ha detto il Signore: “E voi siate come dei servi”6. Dobbiamo sentire la gioia di dipendere da Dio e di essere pronti a fare quanto Lui comanda. Il nostro servizio deve essere pronto e sereno, totale e fervido. Sentire come è stolto l’atteggiamento del mondo che ostende una falsa autonomia come fosse una liberazione.

Sentire invece la nostra creaturalità come una posizione di sicurezza e di onore. Il nostro atteggiamento di dipendenza filiale, di essere sempre contenti di quello che ci manda Lui, sia a riparazione di tutte le bestemmie che sono atti di offesa grossolana e di ribellione.

Le Dominazioni sono un coro di angeli pronto a eseguire il dominio di Dio sulle creature.

Uniamoci a loro nel benedire Dio sovrano signore di tutto l’universo e a Lui assoggettarci con grande umiltà.

Giaculatoria: “Benedetto sia il Signore il tutto quello che fa”.

5.

La sofferenza santificata

in unione al Coro delle Virtù

Riflessione. Non c’è altra via che quella della sua Croce. Nel mistero pasquale Gesù ci ha salvati e solamente seguendo il suo esempio e unendoci a Lui potremo essere partecipi della salvezza e collaborare alla salvezza di tutti gli uomini.

La via della Croce è una via regale. Bisogna abbracciare la Croce di Gesù. “Nella Croce sta la salvezza, nella Croce la vita, nella Croce la perfezione della santità. Prendi dunque la Croce e segui Gesù” (Imitazione di Cristo7).

Le Virtù sono un coro di angeli che compiono i prodigi di Dio sulla terra. Uniamoci a loro a lodare il Signore e domandiamo al Cuore di Gesù di compiere in noi il prodigio di essere sempre contenti, anche in mezzo alle tribolazioni quotidiane.

Giaculatoria: “Ti ringrazio, Signore mio Dio, perché le cose non vanno a modo mio”.

6.

L’ascolto della parola

in unione al Coro delle Podestà

Riflessione. Dal Cuore di Gesù viene la sua Parola. La parola di Dio è la comunicazione che Dio per amore rivolge a noi per condurci alla vita eterna.

Noi dobbiamo ricevere con le migliori disposizioni ciò che il Signore ci rivela e ci fa capire. “Chi conosce nella verità, ama nel fuoco” (Beata Angela8).

“Beato chi ascolta la parola di Dio e la mette in pratica”9.

La parola di Dio è una spada10 che ci difende (San Paolo).

Le Podestà sono un coro degli angeli incaricati di difenderci da tutte le forze avversarie.

Uniamoci a loro a lodare Iddio che con la sua Provvidenza ci aiuta e ci difende.

Procuriamo soprattutto durante la Liturgia della Parola una particolare attenzione e docilità, facendo poi durante il giorno grande uso della parola di Dio.

7.

La riparazione dei peccati

in unione al Coro dei Principati

Riflessione. La devozione al Sacro Cuore di Gesù non ci deve chiudere in una religiosità privata che ci faccia dimenticare in una dolcezza devozionale i problemi gravissimi del mondo. Anzi, la devozione del Sacro Cuore ci porti nel centro stesso della Redenzione.

Gesù ci chiede di aiutarlo a salvare tante anime e a porci nella sua stessa preoccupazione.

La Madonna nelle sue apparizioni è venuta a ricordarci questo dovere a La Salette, a Lourdes, a Fatima.

Il mondo è travolto dal male: non possiamo restare indifferenti.

Se Gesù piange sul peccato, anche noi dobbiamo piangere e pregare.

Se Gesù va anche in cerca della pecora smarrita, noi non possiamo restare inattivi.

I Principati sono un coro degli angeli incaricati della salvezza dei popoli e delle nazioni. In unione a loro preghiamo perché la pace di Cristo regni in tutto il mondo e i popoli comprendano come l’uomo solo in Cristo può realizzare se stesso.

La giaculatoria sarà quella insegnata a Fatima.

8.

La speranza

in unione al Coro degli Arcangeli

Riflessione. La speranza è la virtù teologale per mezzo della quale attendiamo da Dio la vita eterna e le grazie per raggiungerla.

Troppo confidiamo in noi e chi si appoggia a se stesso è come chi si appoggia a una canna rotta. Troppe nostre cadute e fallimenti e insuccessi derivano dall’aver confidato troppo poco sulla grazia potente di Dio. Dobbiamo ricordare quello che dice la Scrittura (vari passi).

In ogni nostra giornata dobbiamo moltiplicare gli atti di confidente abbandono nel Cuore Santo di Gesù ripetendo la giaculatoria: “Cuore di Gesù in te confido”.

Il Coro degli Arcangeli ci assicura che niente passa inosservato a Dio di quello che avviene nel mondo, e Dio al momento opportuno interviene anche in modo straordinario.

In unione a loro lodiamo il Signore “perché è buono, perché eterna è la sua misericordia”11 e proponiamoci un esercizio continuo della virtù della speranza.

9.

La preghiera di fede

in unione agli Angeli

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