182 - Matrimonio 2

182. Matrimonio

1) Figura dell’amore di Dio per il suo popolo.

È un sacramento, ossia segno e mezzo dell’incontro con Dio.

È cosa santa: conduce a Dio che è il Santo e porta a Lui.

È un segno, una figura perché comprendiamo il suo amore per noi e la nostra vocazione a riamarlo.

È mezzo per il quale gli sposi devono raggiungere Dio. Amandosi, perfezionano se stessi rendendosi sempre più degni di Dio, esercitano la carità (che comporta tante altre virtù: pazienza, umiltà, generosità, dimenticanza di sé); servono il Signore, realizzano i suoi piani, collaborano con Lui.

Essendo partecipazione dell’amore di Dio non può sussistere se non unito a quello; solo così può resistere alle prove. L’amore e il fascino dei sensi è cosa passeggera.

Attingere dunque dall’amore di Dio la forza e la vitalità dell’amore reciproco (“Amatevi come io vi ho amato”; Gv 15,12).

2) È segno della salvezza.

La salvezza che Cristo ci ha portato consiste nel nostro incontro con Dio dopo il peccato. Unione che avviene in Cristo Gesù.

Questo è espresso dal Matrimonio dove gli sposi si uniscono nell’amore, come il cristiano si unisce a Cristo per formare una sola cosa nello Spirito Santo.

È segno per gli sposi: come l’acqua nel battesimo mi è segno sensibile che Dio vuole salvarmi per rendermi partecipe della sua vita e della sua gioia, così gli sposi sono l’un l’altro segno dell’amore di Dio per ciascuno e per entrambi.

È segno per tutto il popolo: la presenza degli sposi significa a tutti come Cristo ci ha uniti a Sé e congiunti a Dio.

È strumento, causa della salvezza perché vivendo nella carità tutto ciò che fanno è pervaso, animato dalla vita divina e li conforma sempre più a Cristo.

Esercizio di vita teologale. E devono lasciarsi guidare dallo Spirito, per cui la loro vita diventa mezzo di santità.

3) Matrimonio avvenimento pasquale

segno dell’alleanza pasquale,

memoriale di questa alleanza.

Tutti i sacramenti tendono a renderci partecipi della Pasqua del Signore; tutti sottolineano un aspetto particolare. Il Matrimonio ricorda e attua l’alleanza che Cristo morendo ha sancito nel suo sangue, congiungendo Dio all’umanità in un patto di amore perfetto ed eterno.

4) Segno escatologico. Preannuncia quella perfetta unione con Cristo che si compirà pienamente nella festa delle nozze eterne. Se l’amore terreno può dare tanta gioia, che cosa sarà dell’eterno?

Vivendo insieme essi si preparano “con il pensiero di avere a lasciarvi, e con la speranza di ritrovarvi per sempre”1. Questo pensiero non diminuisce la gioia dell’amore e della vita, ma lo purifica e lo rende più forte.

Tutta la vita cristiana verso la Parusia.

5) Sacramento ecclesiale.

Ogni sacramento è per edificare l’intero corpo di Cristo che è la Chiesa, ma il Matrimonio è più direttamente e propriamente un fatto che riguarda l’intera Chiesa, con gli sposi che raffigurano l’amore di Cristo per la Chiesa.

Il Matrimonio è sacramento perché gli sposi sono dei «battezzati».

È dunque dall’appartenenza alla Chiesa la grazia di essere l’uno per l’altro segno e mezzo dell’incontro con Dio; è l’amore degli sposi diventa segno e mezzo dell’incontro della Chiesa con il Signore.

Famiglia piccola Chiesa; preghiera; Parrocchia.

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