217 - Peccato

217. Peccato

1° Mistero doloroso.

L’annuncio è essenzialmente quello della salvezza apportata al mondo mediante la morte e la risurrezione di Gesù. In 1Cor 1,23-24: “Noi predichiamo Cristo crocefisso, scandalo ecc…”.

Questo scandalo fu esperimentato anticipatamente dagli apostoli che, imbevuti delle idee messianiche del tempo, tesi verso un salvatore politico e glorioso, non riuscivano a capacitarsi che fosse l’uomo dei dolori e delle umiliazioni. Atteggiamento di Pietro (Mt 161); sgomento e fuga (Mc 142); la risposta dei discepoli di Emmaus (Lc 243).

Servo di Jahvè soffrente (Mc 84).

Carmi del Servo (Is 42,1-7; 49,1-9; 50,4-9; 52,13-15; 53).

Zc 12,10: Guarderanno a me come a colui che hanno trafitto;

Zc 13,1: Vi sarà una fontana zampillante per la casa di David e per gli abitanti di Gerusalemme per il peccato e l’iniquità.

Gesù: Unisce in Sé i due titoli «Servo di Dio» e «Figlio dell’uomo»; si presenta come il Salvatore umile che attraverso i dolori e la morte avrebbe recato la vera vita per venire poi alla fine del mondo.

Attraverso le parabole: lo sposo è preso via nel bel mezzo della festa (Mt 9,15), dei vignaioli (Mt 21,37-39).

Profezie esplicite: Mt 16,21; Mt 17,22-23; Mt 20,17-19.

Passione sacramentale. Passione interiore. Passione fisica.

Tutti gli effetti della redenzione sono riferiti al sangue di Cristo (Ef 1,7; Col 1,20; Rm 5,9) o alla sua morte violenta (1Cor 15,3; Col 1,22), assimilata espressamente alla figura dell’agnello (1Cor 5,7), del sacrificio della Nuova Alleanza (1Cor 11,25), del sacrificio di espiazione (Rm 3,25).

Gal 3,13; Ef 5,2; Rm 5,19.

Fil 2,8-9; 2Cor 5,14-15.

Rm 6,3-5; 2Tm 2,11-13.

Gesù modello: 2Cor 4,10; Gal 6,17.

Col 1,24. 1Pt 1,17-21; 2,21-25; 3,17-18; 2Pt 2,1.