26/11/1978 - 023 - Ritiro Avvento Sposati

26/11/1978

023. Ritiro di Avvento per gli Sposati

26 novembre 1978

Quest\'anno il mistero pasquale1. Dobbiamo meditare gli annunci di tale mistero. L’atteggiamento pasquale di morte a se stessi e di vita per Dio, di guadagno nella perdita e di totale maturazione nel dono di sé sono chiaramente sottolineati e preannunciati per Cristo nell\'Antico Testamento.

L’alleanza è a questo prezzo.

Noè: si compie attraverso il mistero del diluvio e della morte. Bisogna che Noè entri con un piccolo resto e si abbandoni a colui che può salvarlo2. In apparenza perde tutto ma si abbandona a Dio. L\'acqua presenta un volto di morte: solo la fede permette di intuire che è portatrice di vita.

Il Battesimo è l’avvenimento pasquale per eccellenza. Perdere tutto, ma avere la certezza che solo colui che si perde si trova.

Abramo: inizia la sua pasqua con la chiamata. È il cammino nel deserto e il deserto è il luogo della Pasqua. C\'è una promessa: “Il paese che io ti indicherò”3. La misteriosa scena dell\'alleanza: la fiaccola ardente (Gen 15,17).

L’Alleanza è sancita in una notte di sangue. Come non pensare alla notte di Cristo? L’incontro con Dio avviene così: immagine della morte a se stessi, necessaria per incontrare Dio. Lo stesso torpore degli Apostoli nella Trasfigurazione (Lc 9,32).

C’è poi la circoncisione, segno nella carne del dono a Dio. Il sangue sgorga e ciò sarà il segno della vita (Gen 17,4. 11) e dell\'alleanza che si compie in una morte per la vita.

Dio ama talmente l\'uomo che non può concludere un\'alleanza superficiale che non sarebbe che fragile e passeggera. Occorre che attinga le profondità dell\'essere, si radichi nel cuore stesso della vita, alle sorgenti della vita. Dio non finge di darsi, si impegna veramente.

È legge: morte a se stessi, sacrificio delle cose più care, ma tutto per un amore solido e un’alleanza eterna.

Il sacrificio di Isacco4: non si è dato nulla, finché non si è dato tutto. Deve dare tutto il cuore e tutta la sua speranza. Non è solo il figlio unico prediletto, ma l’erede della promessa.

Ma per Cristo ancora più avanti. Il Padre lascerà morire Gesù senza soccorrerlo e salvarlo. “Scendi dalla croce, se sei il Figlio di Dio” (Mt 27,40).

Giacobbe. L\'uomo della lotta con Dio (Gen 32,23-33).

Ancora la notte, simile alla morte. Sempre soli nell\'ora dell\'incontro con Dio. Sarà trasformato.

Cambia nome: è un altro uomo.

Pasqua di Israele. Passa l\'angelo, ma anche il popolo; va nel deserto per incontrare Dio e diventare il suo popolo.

Pasqua comunitaria che preannuncia quella della Chiesa come coronamento della Pasqua di Cristo. Chi lascia, chi celebra, entra di persona nel movimento pasquale, lascia l\'Egitto del suo peccato, passa per la purificazione e si dirige verso il monte dell\'alleanza.

L\'agnello consumato totalmente. La sua morte è per la vita. La morte per Dio. È Gesù che dà la sua vita liberamente e totalmente (Gv 10,18). Morirà alla vigilia della Pasqua (Gv 18,28), nell\'ora in cui nel Tempio venivano immolati gli agnelli della festa. Non gli sarà spezzato alcun osso come prescrive l’Esodo per l\'agnello (Es 12,46).

La celebrazione pasquale ebraica è tutta tesa verso la sua realizzazione eucaristica. L\'Eucaristia farà dell\'offerta di Cristo la Pasqua della Chiesa. Termine del movimento pasquale non è la morte e la distruzione, ma la vita nella comunione con Dio. Si tratta di morire per vivere. Un duplice movimento: l\'uomo che si dona, si perde e muore; Dio che gli permette di «passare» a Lui.

Giobbe: progressiva spoliazione. Dio conversa con lui familiarmente. Apertura alla vita.

Davide.

Giovanni Battista.

La dinamica cristiana è una dinamica pasquale.

È la strada di Gesù, che lui stesso ha percorso.

Lui, il Dio diventato uomo, si sottopone liberamente a quest\'esperienza di morte. “Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per riprenderla in seguito. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso” (Gv 10,24-26).

Non propone altra strada: “Se il chicco ecc…” (Gv 12,24); “Chi ama la sua vita, la perde” (Gv 12,24-26).

Se lo accettiamo, sappiamo che cosa ci aspetta.

Il suo cammino, dalla mangiatoia alla Croce, cammino progressivo fino all\'Eucaristia.

Morire per vivere. “Se dovessi camminare per una valle oscura ecc…” (Sal 22,4); “Egli è morto per tutti, perché quelli che vivono, non vivano più per se stessi” (2Cor 5,15); “Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Gesù Cristo mio Signore ecc…” (Fil 3,8-9).

Solo Dio. “Voglio vedere Dio” (Santa Teresa5). “Per me un giorno nei tuoi atri ecc…” (Sal 83,11); “Fuori di Te nulla bramo sulla terra” (Sal 72,25). Vivere la vita come una morte.

Via regia. Senza croce non si è più cristiani.

Alcuni senso di smarrimento. Invece la Passione deve diventare il centro della pietà. Le altezze del dogma devono essere le altezze del culto.

La Passione è il più santo e proficuo dei suoi segni, è il cuore del Verbo, è la consumazione della sua opera, è vertice di eroismo.

Il Padre ha dato il Figlio, il Figlio ha obbedito e per Spiritum Sanctum seipsum obtulit6. La Passione è il capolavoro cui ha collaborato tutta la Santissima Trinità, è la linea centrale. Il Battesimo.

Che cosa è la vocazione; è vocazione alla Croce.

Oggi gli uomini tentano di fare di Dio uno strumento o di lasciarlo da parte. I tre quarti della pietà moderna sono una strumentalizzazione di Dio.

La vita cristiana non è una imitazione solo esteriore di quella di Cristo; sarebbe la copia banale dei suoi atteggiamenti.

Come ha agito in Gesù, così in noi, perché sia una vita filiale tutta votata al Padre. Attua in modo attivo la Pasqua di Gesù.

Bisogna diventargli conformi.

Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS