251. Salmo 41
L’anelito al Santuario. Anelito dell’anima che vuole immergersi nell’anima di Cristo. Conoscere, amare, possedere Cristo. Il suo volto. Dio si è manifestato in Gesù. Tutte le perfezioni di Dio si sono svelate in Lui.
La potenza, la giustizia, la bontà, la misericordia, la verità: “È apparsa la grazia di Dio apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, ecc...” (Tt 2,11 sq.).
Arrenderci a Lui. È il nostro Redentore.
Lui il grande santuario della divinità.
Gli ostacoli al suo trionfo in noi: l’ignoranza (non voler fare meditazione), l’indifferenza creata o subita, la scusa di noi stessi, la falsa compassione, la mancanza di ordine, l’orgoglio, la pigrizia, l’attaccamento ai nostri comodi.
Essere ciechi, volerlo essere; inquieti; la superbia di non arrendersi facilmente.
Il rumore del mondo (la moltitudine d’acqua1);
la paura di essere diversi (“abisso”2), prigionieri di noi stessi.
“Ti scongiuro ecc…” (2Tm 4,1 sq.); liberarsi “dalla bocca del leone” (2Tm 4,17).
La salvezza è Gesù: “Spera in Dio, perché lui salvezza”3. La gioia vera è in Lui.
Non temere le persecuzioni: “Del resto, tutti quelli che vogliono vivere pienamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2Tm 3,12).
Accettare le esortazioni e i rimproveri del Padre spirituale. “Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo, per presentarvi quale vergine casta a Cristo” (2Cor 11,2).
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