023. Avvento: attesa di Cristo
1. Partecipare ai sentimenti degli Ebrei e di Maria che aspettavano la salvezza. Ma ci si propone la venuta alla fine del mondo.
Perché l\'attesa non è finita, la sua venuta non è avvenimento del passato. Il Signore deve ancora venire, viene ancora tutti i giorni. La vita cristiana ci pone nell\'attesa di Lui: essa è una specie di Avvento che finirà solo quando non ci sarà più niente da aspettare, quando Dio sarà tutto in tutti.
Il Credo comincia con le parole: “Io credo” e termina con “expecto”, perché la vita cristiana è inseparabilmente fede e attesa.
Noi abbiamo «la speranza»: tutto mira alla vittoria di Cristo sulla morte. Sappiamo verso quale termine cammina il mondo. Un ordine di cose nuove cominciato con la Resurrezione mira a completamente per mezzo della nostra resurrezione e per l’istaurazione di un regno di Dio totale e sovrano.
Cristo ritornerà per ciascuno alla sera della vita come un ladro; poi, alla sera del mondo nella gloria. “Ecco io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, entrerò da lui e cenerò con lui, e lui con me” (Ap 3,20).
Bussa con mano potente (malattia, dolori, ecc…), è un valore di avvertimento. Felice chi sa interpretare e aprire.
(Congar, Le vie, p. 1291)
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