215 - Gesu Agnello di Dio - Cardinal Congar

215. Gesù Agnello di Dio

1. Episodio dell’Agnello immolato nell’Esodo (121).

Immagine in vista della realtà, germe in vista della pienezza.

Vi era allora la costituzione d’Israele come popolo di Dio; tutto comincia dall’Agnello come tutto finirà in lui. Tutto comincia dall’Agnello immolato, come tutto finirà nell’Agnello vincitore nelle nozze dell’Agnello, alla luce del quale noi vedremo Dio (Ap 21,23).

La sua immolazione segna l’inizio dell’anno, ma molto di più: è il principio di tutto il movimento del popolo di Dio. Sono gli uomini che senza posa lasciano l’Egitto, passano il Mar Rosso, attraversano il deserto fino alla terra promessa. In virtù del suo sangue si è liberati dalla schiavitù. Si riceve l’eredità e nelle nozze mistiche si diventa un solo Corpo con Lui.

Ancora in Egitto è distinto come popolo di Dio da quel sangue. Bisogna prendere questo sangue e presentarsi allo sguardo di Dio, quasi da esso rivestiti e segnati. La terra di Canaan sarà donata in eredità, ma bisognerà conquistarla; così i sacramenti sono doni della grazia ma bisogna applicarseli.

L’Agnello Servo del Signore in Is 53,7; cfr At 8,32; Ger 11,19. Il piano di Dio comporta una specie di concentrazione progressiva prima (umanità; popolo eletto; un resto; il Servo del Signore), una espansione progressiva a partire la Lui, salvezza per tutta l’umanità.

L’Agnello in san Giovanni 1,29. 36. Innocenza che porta e che cancella il peccato (data della Pasqua in Giovanni e l’apertura del costato).

L’Agnello in Apocalisse 5,7-12; 7,14; 17,14. Immolato e vittorioso, realizza il disegno di Dio per riunire gli uomini in un solo popolo e regna, governa, riceve l’adorazione. Comunica la vita (Ap 7,17), dal suo Corpo vero Tempio (Ez 47).

Il suo tempio è Dio e l’Agnello (Ap 21,22). Il suo trionfo (Ap 21,2-4; 19,7-9; 21,9-14). È il grande movimento che dalla Genesi va all’Apocalisse e di cui tutto il senso è la costituzione di un popolo che si unisce a Dio in una vera comunione di vita. Per questo e in vista di questo in principio l’uomo è stato fatto a immagine di Dio ed è stato fatto uomo e donna.

Queste grandi realtà che sono l’essere a immagine di Dio, essere figli di Dio ed essere sposi, esprimono tutte l’idea di una comunità di vita, di una stessa vita comunicata a parecchi e vissuta da parecchi. È il Corpo Mistico che attraverso le differenti espressioni dell’abitazione di Dio e della vita di Dio nel suo popolo, delle nozze nelle quali unisce a Sé il suo popolo, si svela nel Nuovo Testamento e si consuma nelle Nozze dell’Agnello con le quali termina la Rivelazione.

Il Cristo e l’umanità salvata saranno due in una sola carne: il Corpo di Cristo che è anche il vero e definitivo Tempio di Dio. La vittoria dell’Agnello viene dalla sua immolazione (cfr Gv 3,14-15; Fil 2,8-9; Lc 24,26; Gv 7,39; At 8,32; 1Pt 1,11). Legame di immolazione e di vittoria, di morte e di vita, una specie di legge profonda di vita «nel Cristo» (cfr Rm 8,36-37; 2Cor 12, 9-10).

Per i cristiani centro di fede e di vita è Cristo-Agnello; da Lui vengono il perdono e la vita nuova (cfr Rm 4,25).

Per la Chiesa tutto il ministero è comunicare il mistero dell’Agnello, predicazione, sacramento.

(Da Congar, Le vie2, pag. 100 sq.)

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