175 - Primo mistero gaudioso

175. Il primo Mistero Gaudioso

Maria nel piano della salvezza.

“Quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, fatto da donna […] affinchè ricevessimo l’adozione in figli” (cfr Gal 4,4-5). Lumen Gentium, 52 e sq.; tutto il capitolo VIII con il titolo: La Beata Vergine Madre di Dio nel mistero del Cristo e della Chiesa1.

“Io ti saluto, piena di grazia”2.

1) Pienezza di grazia in Maria.

La grazia è una vita, la vita divina comunicata alle creature. È il più stupendo prodigio della creazione, perché è l’elevazione soprannaturale della creatura chiamata a vivere in Dio della vita stessa di Dio.

Ha la pienezza dello spazio, perché tutto il suo essere è ripieno di tutte le grazie.

Ha la pienezza del tempo, perché ogni istante della sua esistenza fu totalmente occupata dalla grazia, senza sosta, diminuzione o lacuna con progresso continuo ed assoluta perfezione.

a) Maria fu piena di tutte le grazie in tutta la capacità dell’essere suo. E in primo luogo ha tutte le grazie, tutti i doni della vita divina.

La grazia attuale, la grazia santificante, le virtù infuse, i doni, le beatitudini e i frutti dello Spirito Santo, tutto le fu dato. Niente di ciò che forma i Santi le è stato negato; e non v’ha perfezione nell’Angelo e nell’uomo, in tutti gli Angeli e in tutti gli uomini, che non sia stato concesso a Maria. La santità della sua Concezione è superiore alla santità di tutti gli eletti di Dio insieme.

Quando il tempo della prova avrà condotto alla consumazione dell’unione divina tutti i predestinati di Dio, allora si vedrà come lo splendore dei giusti non sarà da paragonare a quello di cui rifulse sin dall’alba della sua esistenza l’anima di Maria.

E così Maria fu piena d’ogni grazia, e piena in tutta la capacità del suo essere. Non vi fu facoltà o movimento in essa che sia rimasto vuoto. Quando Dio riempie con la sua presenza la capacità possibile di un’anima, l’anima è piena. Se un ostacolo impedisce l’ingresso di Dio, vi si produce un vuoto più o meno grande. Siccome in Maria non vi fu ostacolo, così l’ha ricevuto in tutta la pienezza.

Ogni sua capacità divina fu ricolma. Ella ha ricevuto fin da principio e poi conservò sempre la misura buona, piena, pigiata e riboccante (Lc 6,38).

Al fine di poter versare in essa doni eccelsi, eccedenti per la loro grandezza ogni capacità creata umana e angelica, Dio preparò in essa dimensioni di recettività più larghe di tutta quanta la creazione.

b) E questa grazia incommensurabile si estende a tutti gli istanti della Vergine che fu sempre piena di grazia. Neppure per un attimo solo cessò di essere riempita, totalmente riempita, inondata dal torrente della vita soprannaturale.

Ella fu concepita immacolata e visse immacolata.

Per la virtù anticipata dei meriti di suo Figlio il peccato non la sfiorò.

E la santità della sua Concezione crebbe sempre in tutti i momenti. I movimenti della sua anima non si distrassero mai da Dio per posarsi su una creatura, mai su se stessa, da ammirare le sue grandezze. Ella ignorò questo ritorno su se stessa, questo fermarsi che è la piaga dell’orgoglio. Ella fu sempre umile e in modo assoluto umile riferendo a Dio solo ciò che essa era, a Lui ascrivendo ogni cosa, ogni cosa conservando per Lui.

Ella non visse per sé: visse per Colui che fu la sola sua vita ed il suo tutto.

Maria passò in mezzo a tutte le cose del mondo senza che niente impedisse il minimo atto della sua vita. Incontrò delle prove, non degli ostacoli. Passò come un raggio di sole che può toccare ogni sozzura senza macchiarsi.

c) Progresso nella grazia. Non solo non ci fu arresto, ma ci fu progresso continuo. Ogni azione della sua vita fu un avanzamento.

La grazia la guidò in ogni sua azione ed ella seguì l’impulso divino in tutti i movimenti e gli atti del suo corpo, del suo cuore e del suo spirito. La perfezione del movimento cristiano consiste in questo: che Dio compie in noi tutte le nostre opere. Cioè che ogni movimento della vita, qualunque esso sia, dev’essere determinato, cominciato, continuato e misurato dall’eccitamento soprannaturale.

Ed ecco così la pienezza dell’azione della grazia che opera sempre con tutte le sue energie e segue la capacità assoluta dell’anima che la riceve. Or questa pienezza d’azione ci fu sempre in Maria, svolgendosi e moltiplicandosi con il moltiplicarsi dei movimenti della vita in Lei.

La grazia operava senza ostacoli.

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