12 aprile 1978
1. I 150 Salmi sono divisi in cinque libri:
dal 1 al 40;
dal 40 al 71;
dal 72 all’88;
dall’89 al 105;
dal 106 al 150.
Distinti da una dossologia, ad esempio nel primo gruppo: “Sia benedetto il Signore, Dio d\'Israele, da sempre e per sempre. Amen. Amen”1.
Gli ebrei li designavano con il termine tillim significa «laudi»; in seguito verranno chiamati in lingua greca «Salmi», cioè canti che si eseguono con l\'accompagnamento del «Salterio» uno strumento a corde.
Sono poesie, sono canti. Naturalmente la poesia degli Ebrei non ha le regole della nostra. Vedremo caso per caso le esemplificazioni.
Appartengono a un genere letterario ben definito. Altro è un inno di lode, altra è una preghiera, altra è un\'ammonizione sapienziale.
Si possono dividere così: Inni (lode a Dio e motivi: 8;19), Canti di ringraziamento-individuali o collettivi (18;30; 34; 21:65; 66; 118), Salmi regali (in favore del Re), Salmi di Sion, Salmi sapienziali, Salmi di fiducia, Salmi di supplica individuale o comunitaria, Salmi imprecativi, Salmi messianici.
Molti Salmi hanno all\'inizio un nome di persona che normalmente viene presa come indicazione dell’autore.
Il più frequente è quello di Davide, poi Asaf, I figli di Core, Salomone, ecc...
Salmo 1
12 aprile 1978
Salmo sapienziale. Introduce il Salterio.
È programma
“Beato l’uomo”2: le beatitudini.
Per tre motivi:
1) Non cammina; rifiuto del mondo: camminare nel consiglio degli empi3.
2) Non ha una condotta.
3) Non partecipa.
Muoversi,
stare,
sedere.
Scopre la gioia: nella vita secondo Dio.
Il senso della gioia: non solo in quanto è scritto (idee giuste), ma in quanto è norma attiva di vita. La meditazione, valore per vivere da giusti.
La sicurezza e la speranza.
Gesù l\'uomo che ha realizzato la pienezza. Lui l\'albero di vita: \"Io sono la vite e voi i tralci\"4. La nostra unione con Lui. \"Vi ho posto perché portiate frutto e il vostro frutto rimanga\"5. I frutti che maturano in noi nella lettera ai Galati (Gal 5,22) sono amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.
Rm 11,16: \"Se è santa la radice, lo saranno anche i rami”; oleastri, olivo. I Sacramenti.
L’Eucarestia. Il corso dell\'acqua6 è la vita divina; i misteri del Cristo, albero della vita7.
Il quadro degli empi: pula8, sembrano forti; “Brucerà la pula con un fuoco inestinguibile (Mt 39).
Mai come adesso l\'uomo si è illuso di poter fare da sé, di essere un assoluto, mentre è disperatamente relativo e condizionato.
Una forma di neoumanesimo che arriva fino all\'ateismo inebria l’\'uomo moderno di autonomia, di libertà senza limiti di conquiste cosmiche. È l\'uomo che vive fuori di sé sciupandosi nel vertice di cose caduche, le quali diventano facilmente idoli al posto di Dio. Basterebbe rientrare in se stessi, scrutarsi, per dimensionarsi, per riscoprirsi creature di Dio.
Quando l\'uomo non si raccoglie, non riflette, non prega, non si mette umilmente in ascolto di Dio che gli parla dentro, già batte la via della perdizione (Card. Parente).
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