009 - L' Amore di Dio nel Vecchio Testamento

009. L'Amore di Dio nel Vecchio Testamento
Più che da un insegnamento speculativo è dalla storia che si conosce il suo
amore, dal compimento di un mistero.
Abramo, l'«amico»1; Mosè parla con lui faccia a faccia2; Elia è bruciato dallo
zelo3.
Dio parla, chiama, mette a parte di segreti. Li fa strumenti dei suoi disegni,
sembra voler vivere con loro una vita comune, unica.
La creazione è opera di amore: “Tutto era molto buono”4.
Universale provvidenza: ogni essere ha il suo alimento.
Ma per l’uomo specialissima: entra in rapporto con lui, comunica la sua volontà,
si unisce in vera intimità personale.
Il peccato non distrugge questa volontà di amore. È la rivelazione di un amore
che salva; mai vinto dalle infedeltà, vuole restaurare la creazione. Fa
un'alleanza personale e nazionale.
Abramo: è l'amico. Dio geloso lo stacca da tutto, e lui sceglie Dio e tende a Dio
in solitudine. Amicizia è rapporto vicendevole. Dio è con lui in tutto quello che
fa; gli appare, gli parla, accetta l'ospitalità sua, ascolta la sua preghiera. Mai
Dio si mostra così accondiscendente e Abramo non si turba: gli parla come
amico, osa contrattare con lui5, lo serve con ospitalità6, può sorridere alla sua
stessa parola. Dio si apre totalmente con lui, si comunica tutto (cfr Gen 18,17-
19). È dono di un amore libero, gratuito, geloso, che esige una risposta di
amore; dà all'uomo un potere su Dio e crea fra Dio e l'uomo un'intimità
personale.
Mosè: lo salva appena nato7, lo sceglie8, gli rivela il suo Nome (come a darsi il
suo potere)9, opera i prodigi per mezzo suo; strumento e realizzatore dei suoi
disegni.
Solo, sale il monte, si incontra con Dio, può sostenere la sua presenza10. Dio si
svela amore (cfr Es 33,13-19; 34,5-10. 14). E Mosè ama, ostinato nell'amore
per il suo popolo (Es 32. 33) e la sua parola è ascoltata.
Elia. Appare improvviso, solo, senza famiglia. Le esigenze dell'amore di Dio si
rivelano simili al fuoco.

Cerca Dio e si pone tutto al servizio. Austero, nella solitudine11. Dio vive nel
profeta, vi manifesta la sua infinita libertà e onnipotenza. La gelosia di Dio
brucia il profeta, rivela il carattere dell’Alleanza Divina contro il trionfo di una
religione della natura.
Nel Deuteronomio: Dio non solo si rivela nella Creazione, ma nella Legge. Ciò
che ha fatto Dio: si fa vicino all’uomo, entra in comunicazione con lui.
Tutta la storia di Israele è il ricordo del Sinai. Dio ama, appare, parla (cfr Dt
4,32-39).
Israele deve corrispondere con l’amore totale, assoluto. Non si deve dare ad
alcun altro amore, non attaccarsi a nulla. Dio sarà la sua ricchezza.
Realtà di un incontro (Dt 10,14-15). Esperienza unica di un amore personale
(Dt 4,7). Nessuno ha un Dio così vicino: “Strinse un patto non con i nostri padri,
ma con noi che in questo momento qui siamo e viviamo. Faccia a faccia parlò a
noi” (cfr Dt 5,3-4). Non è fatto su misura dell'uomo.
Esperienza di scelta gratuita. “Il Signore Dio tuo è un fuoco che consuma, è un
Dio geloso” (Dt 4,24).
Libera scelta perché la vita dovrà essere amore.
La legge è amore (Dt 6,4-15).
Risposta che dà Israele è la fedeltà; fedeltà esige la morte, se necessaria.
Le minacce e le promesse per costringerlo ad amarlo (cfr Dt 10,12-22; 11,13-
28).
Amore di Dio che vince ogni cosa, anche la sua stessa gelosia, anche il suo
furore (Dt 30,2-20).
Dio non soltanto ama di un amore che è dono infinito, ma anche di un amore
che Origene dirà «passione»12. Non è indifferente per la vita morale d'Israele.
Dio non ha amato per gioco e non vuole essere amato per gioco.
Dio è geloso. Ama di un amore esclusivo e indissolubile. L'infedeltà non basta
rompere il legame.
Basta che Israele ritorni perché di nuovo Dio l’accolga e “goda nel fargli del
bene”.
L'osservanza della Legge non precede l’Amore; è piuttosto il segno della sua
presenza, è la prova di essere amati.

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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
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