009. Misericordia di Dio
La rivelazione della misericordia di Dio è inseparabile da quella della sua santità e della sua grandezza. Santo, infinitamente lontano da noi, Sovrano in tutto, è vicino a noi, chino su di noi per un rapporto di grazia (esempio: Es 3,18,34; 33,10).
La rivelazione del mistero di Dio doveva essere approfondita dal peccato o in seguito ad esso (es. Davide raggiunge così il punto più profondo della conoscenza di Dio). Il popolo, con l\'esilio per i peccati.
Dio si fa il servitore sofferente (cfr Es 32; 33,5; 34,6). La miseria ontologica è la condizione dell’uomo. Misericordia attributo regale: humanitas et benignitas1.
Agape o amore sorgente, amore perdono, amore volto solo al dono. Dio solo è soggetto dell’agape. Ci è comunicato dallo Spirito Santo (Rm 5,5) possiamo amare come Dio ama, diventare le fonti vive dell’amore (sorgente solo in Dio), amare per amore di lui. La misericordia conviene a Dio in modo supremo.
“La misericordia è il mio segno distintivo” (a Santa Caterina da Siena).
Gesù Cristo rivela la misericordia (Tt 3,4); è missione di misericordia (Lc 4,17-21; Mt 10,8; 18,12-14; Mc 2,17; Lc 19,10).
Buon Pastore (Gv 10,1-18); dolce e umile (Mt 11,28-30), ha pietà (Mt 9,36; Mc 6,34; ancora Mt 15,22; Mc 8,2).
Parabole di misericordia (Lc 15); ha pianto (Gv 11,33-35; Lc 13,34-35; 19,41); commosso (Lc 7,13; Mt 8,10; Mt 15, 28). Ha perdonato (Gv 8,11, Mt 27,44; Mc 15,32; Lc 23,39-43).
L’agape del Padre si è rivelata a noi nel cuore di Gesù. La nostra compassione è limitata dalla nostra conoscenza, ma Cristo ha ricevuto le prerogative di una grazia, di una conoscenza in proporzione alla sua missione di Salvatore.
L\'amore assolutamente creatore e primo di Dio è manifesto e attivo in Cristo; filantropia. Il Cristo Pantocrator2.
Quando vero amor causat bonitatem in dilecto, tunc est amor procedens ex misericordia3. Amor Dei est creans et infundens bonitatem in rebus4 (San Tommaso). Noi non possiamo cancellare lo sbaglio in se stesso, in quanto peccato, dalla coscienza altrui, Dio solo lo può, Egli che agisce fino nell\'intimo delle libere volontà. Avendo compreso che Dio, perdonando, manifesta in grado supremo la sua onnipotenza e la sua stessa natura che è Amore, sant\'Ambrogio scrisse: “Ringraziamo Dio d’aver compiuta un\'opera nella quale potesse riposarsi. Fece i cieli, ed io non leggo che si sia riposato; idem la terra, il sole e le stelle, ma quando creò l\'uomo si riposò, avendo qualcuno a cui perdonare i peccati”5.
Il peccato non toglie a Dio, ma è un attacco al suo Regno e alla sua gloria, all\'irradiamento della sua liberalità e grazia.
Perdonare e perdonare totalmente come egli sa fare implica per Dio la rinuncia a un certo diritto del suo Regno.
Non si può dire che Dio fa un sacrificio ma, in Gesù, Dio paga il prezzo della sua giustizia e lo paga per la misericordia. Perdonare esalta più un Re che fare giustizia.
La lode degli eletti che leveranno dopo l\'uscita dall\'Egitto e il passaggio del Mar Rosso (Ap 15,5) non sarà essenzialmente un inno alla misericordia?
Congar, Le vie, p. 56 sq6.
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS