Quaderno 44 - I misteri del Rosario 1987

QUADERNO 44

Indice1

A. Introduzione 1. Sull’esempio della Madonna A - 1 2. Betlemme A - 3 3. Maria e la Chiesa A - 5 4. Anno mariano A - 7 5. S. Famiglia A - 9 6. Il Rosario A - 11

B. 1° Gaudioso 1. Maria nella Storia della salvezza B - 1 2. Incarnazione opera di Dio-Amore B - 5 3. Desiderio di santità B - 9

C. 2° Gaudioso 1. Ascolto di Dio C - 1

D. 3° Gaudioso 1. Gesù nostro salvatore D - 1

E. 4° Gaudioso 1. La tristezza del peccato E - 1

F. 5° Gaudioso 1. Lo smarrimento di Gesù F - 1 2. La S. Famiglia F - 3

G. 1° Doloroso 1. La Fortezza G - 1 2. La rinuncia e le tentazioni G – 3

H. 2° Doloroso 1. Umiltà H - 1 2. La Confessione H - 5

I. 3° Doloroso 1. L’Eucarestia I - 1

L. 4° Doloroso

1 Indice stilato da don Pietro all’inizio del quaderno. Le lettere e i numeri che contraddistinguono ciascun argomento si riferiscono alla modalità con cui don Pietro caratterizzava le trattazioni nel margine superiore del quaderno. 1. La Via Crucis L - 1 2. La Purezza L - 3

M. 5° Doloroso 1. La carità M - 1

N. 1° Glorioso 1. Vita interiore N - 1

O. 2° Glorioso 1. Il programma di spiritualità O - 1

P. 3° Glorioso 1. La Chiesa e Maria Santissima P - 1

Q. 4° Glorioso 1. La preghiera mariana Q - 1 2. Il Corpo Q - 7 R. 5° Glorioso 1. La consacrazione

R - 1 2. La devozione R - 5 S. Il Rosario S - 1 T. Gesù e la donna T - 1 U. L’Apostolato U - 1

Introduzione

1. “Lo Spirito Santo scenderà su di te”2. Sof 3,14; Zc 9,9; 2,14; Gl 2,21. Maria è la Figlia di Sion, la madre universale di Ebrei e Gentili. Personificazione di tutto il popolo di Israele. Abitazione stabile di Dio fra il suo popolo (Zac 2,14; cfr Ez 37,26-27). Per gli Ebrei la dimora di Dio era simboleggiata dalla nube (Es 24,16: il Sinai; Es 40,34-35: l’Arca; 1Re 8,10-11: il Tempio). Lo Spirito Santo scende in Maria, come mistica nube che l’avvolge: la presenza incarnata di Dio abita in Lei, nuova arca. Perché si avverasse una nuova Alleanza era stato promesso uno spirito nuovo (Ez 11,19-20; 36,26-27; 37,26; Ger 31,35). Il fiat di Maria fluisce da un cuore perfettamente rinnovato dallo Spirito Santo. È anche uno spirito di profezia (Magnificat) In electis meis mitte radices3. (Serra, 1714)

2. Lc 2,7. 12. 16. Betlemme casa del pane. Maria casa del pane di vita, Cristo. Presenza determinante di Maria nella prima comunità5. Parola, preghiera, comunione e servizio, gioia e persecuzione. Anche noi dobbiamo realizzare una comunità simile in una prassi d’ascolto e di primati, in una prassi orante e in una prassi di solidarietà (vocazione di Chiesa) e di verità. Dio crea e salva; noi nulla possiamo. Raffronto tra Annunciazione e Pentecoste. Lo Spirito, Maria, Cristo. Lo Spirito, Maria, la Chiesa. La preghiera deve essere rivolta al Padre, per Cristo, nello Spirito, con Maria. Virgo sacerdos6. Maria è il tipo della comunione ecclesiale e eucaristica. Non si può accostare bene all’Eucarestia se non con Maria. Il mariale intriso di soda; Papa7.

2 Lc 1,35. 3 “Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso” (Sir 24,12). 4 Cfr ARISTIDE SERRA, Testimone singolare e immediata dell’Incarnazione del Verbo, in: L’Osservatore Romano, 3 dicembre 1982, p. 6. 5 Cfr At 1,14. 6 Espressione utilizzata da Pio X in una preghiera basata sugli scritti di Epifanio di Salamina, che si concludeva appunto con l\'invocazione: Maria Virgo sacerdos, ora pro nobis. Il Papa ne precisò il significato affermando che, anche se Maria non ha chiaramente ricevuto il sacramento dell\'ordinazione sacerdotale, è dotata tuttavia della sua grazia e dignità. (Cfr AAS 40 [1909], p. 109). Il consenso al piano divino ha in Maria la concretizzazione più alta e più perfetta. Maria è il tipo del credente e del confidente in modo unico e singolare. In rapporto alla Chiesa, popolo sacerdotale, regale, profetico, Maria è il tipo del sacerdozio comune. Magnificat e Anamnesi8 sono connessi intimamente. Con la sua fede Maria è il luogo eminente della incarnazione della parola e della «signoria» di Cristo. Maria è esemplare del sacerdozio ministeriale nel senso che questo deve rendere presente Cristo nella Chiesa e per la Chiesa. Distaccando Maria dalla Chiesa si rende Maria meno Maria e Chiesa meno Chiesa. (1719)

3. Lc. “Ecco l’ancella”10. Nazaret, Betlemme. Maria e l’Incarnazione. Ain Karem11, Cana; Maria e la redenzione. Nella celebrazione eucaristica Maria è presente come piena di grazia, serva del Signore, madre universale, nostra Corifea. Vergine in ascolto e donna del sì. Vergine in preghiera, vergine offerente, vergine compaziente, tempio fisico di Gesù, vergine che ci dà Gesù, segno escatologico della Chiesa. Il compito della Chiesa e di ciascun membro è portare Cristo agli uomini. È il servizio di Maria. Spetta unirci a Lei se vogliamo essere «adulti» e «produrre». La produttività è la caratteristica che si è adulti nella Chiesa; la mancanza è segno di infantilismo. Per essere degni figli di Maria, occorre partecipare la sua maternità, la sua coscienza di appartenere al Signore. Una persona è matura quando vive il senso di appartenenza a Dio e contemporaneamente il senso di appartenenza al suo popolo. Dopo

7 Il riferimento è alla simpatica testimonianza resa dal futuro Giovanni Paolo II, l\'8 novembre 1968, a un gruppo di pellegrini in occasione della visita della Madonna di Jarna Gora (Czestochowa) nella parrocchia di Boirek Palescki, un quartiere di Cracovia, dove era situata la fabbrica di soda nella quale da giovane lui lavorava. Riferendosi al «Trattato della vera devozione a Maria» del Montfort così si esprimeva: “Quel piccolo libriccino con la copertina celeste, simile ad un libretto da messa, mi serviva da lettura durante molti giorni e molte settimane. Non solo lo leggevo e lo conservavo. Lo leggevo, se così si può dire, da capo alla fine e di nuovo da capo. Da quel libriccino ho imparato cosa vuol dire la devozione alla Madonna. L\'ho letto tanto che tutto, dentro e fuori, era intriso di soda. Le ricordo benissimo quelle macchie di soda, perché proprio esse sono un elemento importante di tutta la mia vita interiore”. 8 Cfr MESSALE ROMANO, Preghiera eucaristica, Anamnesi. 9 Cfr GAETANO MEAOLO, Maria, Madre di Gesù, tipo della Chiesa nella comunità che celebra l’eucarestia, in: L’Osservatore Romano, giugno 1982. 10 Cfr Lc 1,38. 11 Luogo della Visitazione. l’annuncio l’Angelo si partì da lei12 e lei rimase sola con una responsabilità immensa. Di qui l’eticità, il dinamismo, la forza di durata della sua offerta. Ora l’Eucarestia, che riassume la totalità dell’uomo nuovo, ci presenta l’«offerta» che in Maria prende corpo pieno e consistenza. (17113)

4. Lc 2,15: “Andiamo fino a Betlemme”. I discepoli ricevuta la rivelazione della Pasqua si interrogano sull’origine umana di Gesù. Risalgono a Betlemme, trovano il Messia, il Salvatore. Scoprono il ruolo di Maria e di Giuseppe. “Trovarono Maria e Giuseppe”14. Il Natale si illumina con la Risurrezione. Maria è con coloro che ascoltano la predicazione (At 1,14; 2,42; 6,4); è testimone dell’Incarnazione, rimedita la nascita, la pone a confronto con la rivelazione pasquale e con le profezie (Magnificat). Era condotta dallo Spirito. La nostra posizione di ascolto. Le nostre necessità e le necessità del nostro tempo. Il Papa e l’anno mariano15. Proprio nei periodi in cui la Chiesa è oggetto della più accanita contraddizione, Maria appare particolarmente vicina alla Chiesa perché la Chiesa è sempre quasi il suo Cristo prima Bambino, poi Crocefisso e Risorto. Nasce un particolare bisogno di affidarsi a Maria. Riscoprire l’economia divina. “Andiamo a Betlemme”16.

Un silenzio pieno di luce e di vita. Superare il chiasso, il rumore, certa musica. Ritrovare una musica più grande. Il deserto. Trovare Dio e in Lui i nostri valori. Ascolto. Abbandono delle false sicurezze, dei nostri idoli. Pregare. Lui così grande vuole parlare con me. Deserto come momento di essenzialità (17117).

5. Lc 2,49: “Perché mi cercavate?”. La S. Famiglia è tutta tesa a fare la volontà di Dio (sei volte nel capitolo: vv. 22-23-24-27-29-39). Come loro, anche noi. È lo scopo degli Esercizi.

12 Lc 1,38. 13 Cfr GAETANO MEAOLO, Maria, Madre di Gesù, tipo della Chiesa nella comunità che celebra l’eucarestia, in: L’Osservatore Romano, giugno 1982. 14 Lc 1,16. 15 Cfr Linee per un’intelligenza dell’«Anno Mariano» in L’Osservatore Romano, 4 gennaio 1987. 16 Cfr Lc 2,15. 17 Cfr DOSSIER, Un silenzio pieno di vita. Lasciarsi condurre dallo Spirito nel deserto. Incontrarsi con il Padre e con il modello di fraternità Gesù. Nel deserto: ma biblico, cioè tensione vitale verso la terra promessa, la terra dell’Incarnazione e Redenzione. Adorazione in spirito e verità18 e donazione ai fratelli. Per imitare Gesù in questo atteggiamento di fondo. “Il mio cibo…” (Gv 4,34). “Entrando nel mondo” (Eb 10,5). “Sono disceso dal cielo non per fare ecc...” (Gv 6,38). “Abbà, Padre!” (Mc 14,36). “Devo ricevere un battesimo ecc…” (cfr Lc 12,50). Dio con gli Esercizi ci vuol dare una carica maggiore, arricchire le motivazioni dell’opzione fondamentale, farci vivere con slancio i doveri, le virtù cui dare più spazio, i problemi da riesaminare, le dimensioni. Dio ci vuole veramente bene. Dobbiamo porre tutto su l’altare di Gesù, disposti a sacrificare quanto ci domandasse. Per incontrarci con Lui, isolarci. Il suo esempio (Mc 1,33-37). “Tu ritirati” (Mt 6,6). Lasciarci amare. Pregare: “Darà lo Spirito a coloro che lo domandano” (Lc 11,1319). O luce beatissima riempi il cuore dei tuoi fedeli!20 ([…]21 p. 22)

6. Fil 2,5-11: “Gli stessi sentimenti”. Il Rosario ci presenta i tre tempi della vita di Gesù: l’Incarnazione, la Passione e la Gloria. Maria Vergine ci introduce e ci guida. L’ha voluto Lei. Lo ha suscitato nella Chiesa. Lo Spirito Santo ha guidato la pietà dei fedeli. A Lourdes: Dal braccio destro pendeva una corona (11 febbraio). A Fatima: “Io sono Colei che voi chiamate la Madonna del Rosario”22. Raccomanda il Rosario ogni giorno23. “Quando lo recitate dite: O Gesù perdonate…”24. a) È una preghiera evangelica sia per le preghiere che per il contenuto dei misteri. b) È una preghiera cristocentrica. È sempre Gesù che è pregato. c) È una preghiera ecclesiale: siamo insieme nella Storia della salvezza.

18 Cfr Gv 4,23. 19 Cfr Lc 11,13. 20 Cfr Sequenza Veni, Sancte Spiritus. 21 Riferimento bibliografico non comprensibile. 22 Cfr Sesta apparizione alla Cova da Iria (13 Ottobre 1917). 23 Cfr Prima apparizione alla Cova da Iria (13 Maggio 1917). 24 Cfr Terza apparizione alla Cova da Iria (13 Luglio 1917). Maria Vergine compie la sua opera nell’anima che dice con devozione il Rosario. “Figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi” (Gal 4,19).

1° Gaudioso. L’Annunciazione

Lc 1. Maria nella storia della salvezza

Ef 1,3 sq. 1. L’iniziativa di Dio. Il suo piano salvifico per l’umanità. In Cristo suo Figlio ha voluto renderci suoi figli adottivi. [Il suo sì determinante. La piena di grazia25]. Santi e immacolati nella carità, ossia totalmente aperti all’amore che ci viene comunicato da Lui. Una dedizione importantissima: la nostra realizzazione piena come «persone», tale sarebbe la nostra salvezza; prima di essere conquista nostra è dono di Dio. È un piano «eterno» cioè un impegno preso da Lui prima del tempo e nulla potrà vanificare il suo progetto. “Io, il Signore l’ho detto e lo farò” (Ez 36,36; 37,14). È un piano eternamente legato a Cristo, che lo ha rivelato e attuato in maniera perfetta. E comprende tutti (Redemptor Hominis, 7).

2. Il ruolo di Maria Santissima nel piano universale di salvezza. L’angelo annuncia cioè fa conoscere il pensiero che Dio ha concepito su di Lei; viene introdotta nel mistero del Cristo. È chiamata piena di grazia cioè riceve un dono speciale. Dio la gratifica del suo amore, della sua compiacenza; e venga trasformata da questa grazia. Perché è stata prescelta a divenire Madre del Figlio di Dio. In vista del Figlio, Dio l’ha amata eternamente e l’ha affidata allo Spirito di santità (Serra, 5). E proprio a quest’amore Maria ha corrisposto e il suo segreto sta qui nell’essere totalmente aperta all’amore. Il suo «sì» esprime l’amore che è donazione. Penetrerà sempre più profondamente nel mistero dell’amore divino, sarà il suo itinerario. È questo che dobbiamo imparare: la santità è amore. Tutti ci invitano alla santità: Gabriele con la sua missione; Maria con la sua pienezza di grazia, obbedienza, umiltà; San Giuseppe vir iustus26, obbediente alla volontà di Dio. Corrispondiamo: nella docilità ai voleri di Dio (“Chi fa la volontà di Dio mi è madre”; Mt 12,50), nella umiltà, nella purezza. Trovare Dio in tutte le cose.

25 Lc 1,28. 26 “Giuseppe suo sposo, che era giusto” (Mt 1,19). Arrivare alla familiarità con Dio, sinceramente servire e piacere alla divina Bontà per se stessa e per i suoi benefici. Rettitudine d’intenzione, cercare in tutte le cose Dio, nostro Signore, rigettando da sé l’amore delle creature per riporlo nel loro Creatore, amando Lui in tutti, e tutti in Lui (Sant’Ignazio27). “L’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” (1Gv 4,7-8). “La mia parola non è forse come il fuoco e come un martello che spacca la roccia?” (Ger 23,29). L’amore si deve riporre più nelle opere che nelle parole. Amare effettivamente: “Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti” (Mt 19,17); “Non chi mi dice: Signore ecc…” (Mt 7,21); “Non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica saranno giustificati” (Rm 2,13); “Non amiamo solo a parole o con la lingua, ma a fatti e in verità […]. Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio e Dio in Lui” (1Gv 3,18-24). “La fede se non ha le opere è per se stessa morta” (Gc 2,14-20). “Ha valore la fede che opera per mezzo della carità” (Gal 5,6). L’amore consiste in una comunicazione reciproca. Amore di amicizia. Più che le cose, le persone. Intima conoscenza di Dio, viva gratitudine, donazione totale e amorosa a Dio. “Abbiamo conosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi […]. Quanto a noi amiamo perché lui per primo amò noi” (1Gv 4,16-19). È seme di contemplazione da fare sviluppare giorno dietro giorno in un dialogo fattivo con Dio che è presente e operante nel mondo. Questo nostro mondo fatto di persone, di cose, di avvenimenti, leggervi la historia salutis28, scoprire in ogni cosa che Dio interviene per salvare; oggi.

27 SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, Costituzioni della Compagnia di Gesù, 288. 28 “Storia della salvezza”.

L’Annunciazione

Lc 1. L’Incarnazione opera di Dio-Amore

1. Tra tutte le opere questa ci svela meravigliosamente che Dio ci ama. Misericordia di tutta la Santissima Trinità. Bisogna conoscere Dio. Lo si conosce dalle sue opere. Per il «sì» di Maria avviene l’Incarnazione. Cristo si incarna per redimere in un amore che perdona: “Così Dio ha amato da dare suo Figlio29”. Dio si umilia. L’uomo è salvato e elevato. Il «sì» di Maria iniziò la Redenzione e venne associata all’opera del Figlio. Corredentrice. Diviene Madre nostra, il Cristo totale. Maria ci parla e ci esorta. È modello. Dio ci ha amati prima che esistessimo. Doni di creazione: le facoltà, i beni fuori di noi, creati a sua immagine, l’intelligenza, il cuore di chi ci ama ([…]30). Doni di Redenzione: Figli di Dio (1Gv 3,1-2), siamo salvati (1Pt 1,3-9), i preziosi e magnifici doni promessi (2Pt 1,3-9), il Padre nostro (Rm 8,13- 18), il dono dello Spirito primo dono ai credenti, le virtù infuse, i Sacramenti, la Chiesa. Per ottenerceli sono state necessarie l’Incarnazione, la Pasqua, l’Ascensione, lo Spirito. La Santissima Trinità si è data a ciascuno di noi: “Verremo…” (Gv 14,23). Solo Dio poteva farlo: “Così Dio ha amato ecc…” (Gv 3,16-17). “Egli amò noi e invia il suo Figlio a espiare i nostri peccati” (cfr 1Gv 4,10). “Ecco ora come abbiamo conosciuto l’amore: dal fatto che egli offrì per noi la sua vita” (cfr 1Gv 3,16). “Nessuno ha amore più grande ecc…” (Gv 15,13). “Quando si era ancora peccatori” (Rm 5,6). Doni particolari. L’inno personale alla misericordia di Dio. Nascita, grazia (Battesimo), educazione, vocazione, progetto, persone che ci amano, Parola, Sacramenti, Eucarestia. Risposta a questo Dio d’amore: a) Offrire a Dio tutta la volontà e la libertà. Non solo perché è giusto, per porci nella verità ma soprattutto per abbandonarci a Lui che è nostro Padre con immenso amore. Che disponga tanto di noi, che delle cose che abbiamo secondo la santissima volontà. b) Uso delle creature, spirito di povertà. c) La castità, uso del cuore.

29 Cfr Gv 3,16. 30 Riferimento bibliografico non comprensibile. d) Offrire una cosa degna di Lui: Gesù Eucarestia. Unire le nostre piccole cose personali all’offerta di Gesù: “… tra i doni che ci hai dato” (Canone Romano). Esame di coscienza. Prepararsi ai compiti della vita coscienziosamente. Non sprecare il tempo: giochi, parole, TV, musica. Ascoltare chi parla in nome di Dio. Il tuo esempio. Parlare come l’Angelo. Non perdersi in frivolezze. Umiltà. Obbedienza. Dio in tutto: a) Non è lontano da ciascuno: vita, moto esistenza (At 17,27-28). Come l’acqua e la luce. In noi una maggiore impronta: “Dio brucia in me” (Beethoven). b) Siamo tempio di Dio (1Cor 3,16-17). c) L’Eucarestia. Cogliere i segni della sua presenza. Preghiera di lode. Dio ci vuole fare suoi segni. Rapporto intimo con Lui. Amore ai fratelli.

Desiderio di santità

Gv 8,47: “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio”. Lc 1,35: “Colui che nascerà sarà dunque santo”.

1. Dio desidera la nostra perfezione: “Siate perfetti”31. Anche noi dobbiamo avere una ardentissima volontà di aspirare continuamente al progresso spirituale. Slancio verso il pieno compimento della vita umana e soprannaturale nell’essere e nell’agire alla sequela di Cristo. Unione stretta con Dio, imitazione di Gesù perché è il “Santo” (“So chi tu sei: il santo di Dio”, Mc 1,24; Lc 4,34; Gv 6,69). Gesù il santo comunica la santità: è la nostra santificazione (1Cor 1,30) per il suo sacrificio (Eb 10,10). Il cristiano è santificato con il Battesimo (1Cor 6,11) dove la Trinità dona se stessa (Gv 14,23). Questa santificazione dello Spirito Santo (2Ts 2,13) divinizza e ne fa una nuova creatura, partecipe della natura divina. Santità nella pratica delle virtù (Ef 4,14; Col 3,7-17). Tendere alla perfezione (Fil 3,12), al pieno sviluppo della vita e del pensiero, alla maturità spirituale (1Ts 5,23; 1Cor 2,6; 14,20).

2. Maria è piena di grazia32, ha trovato grazia33. Lo Spirito Santo scende su lei. È come la terra santa del roveto luogo della presenza di Dio, Madre di Cristo il santo; è come la città santa di Gerusalemme (Ne 11,1), come il tempio santo dimora di Dio (“Eppure tu abiti la santa dimora, tu lode d’Israele”; Sal 21,434), il luogo più santo come il Santo dei santi (1Re 6,16). È l’Immacolata: senza peccato vince il maligno e dà inizio alla ricapitolazione, l’inizio della nuova creazione. È modello di santità per tutta la Chiesa: è innocenza, è vergine, è madre, è nella gloria. È diacono: “Ecco la serva”35, collabora con intelligenza alla attuazione della parola che ascolta (Lc 8,19), è mediazione per la salvezza: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5), esempio per la Chiesa, serva della redenzione. È modello per ciascuno: particolarmente nel lasciarsi amare da Dio, nell’obbedire con intelligenza, nell’ascoltare in contemplazione, nel

31 Mt 6,48. 32 Lc 1,28. 33 Lc 1,30. 34 Cfr Sal 22 [21],4. 35 Lc 1,38. perseverare nella fede, nel servire chi deve essere servito, nel perseverare presso la croce (Dizionario Mariologia, 125136).

3. Il vero oggetto della devozione è l’imitazione nella santità a Maria. Se Gesù è l’unica «via» per imitare il Padre, per andare a Lui, Maria è la via più sicura e più facile per giungere a Gesù. Gesù incarnandosi ha reso visibili le perfezioni del Padre e Maria ricopiando la perfezione di Gesù ce le ha reso più accessibili. Gesù prendendo pieno possesso del suo cuore, abitando nel suo seno, ha infuso in Lei i suoi sentimenti, i suoi desideri, i suoi affetti, i suoi valori. Così Maria è diventata una copia perfettissima di Gesù, dipinta al vivo dallo Spirito Santo. Per cui imitare Maria è imitare Gesù. Maria modello di vera personalità cristiana. Ricopiando Maria si diventa personalità cristiane complete. Personalità cristiana vuol dire: essere sempre noi stessi non lasciandoci influenzare dall’ambiente e dagli avvenimenti della vita, siano lieti o tristi; significa avere sempre come ideale Cristo e sforzarci di tradurlo nella nostra vita acquistando il suo modo di pensare, di volere e di amare. Maria è stata sempre se stessa senza insuperbirsi, abbattersi e abbandonandosi alla volontà di Dio.

4. Desiderio di perfezione: decisione di aumentare la vita divina e di crescere nell’amore quanto è possibile. È particolarmente vitale quando per crescere cerca il più duro e aspro: il timore di non servire abbastanza Dio diminuisce l’amore di sé e delle proprie cose, la rinuncia ai piaceri sensibili, che è menzogna ciò che non piace a Dio. Stare attenti agli inganni dell’egoismo e dell’orgoglio. Il desiderio deve essere soprannaturale, umile e fiducioso, costante, attuale (Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, 54237). Deve essere un desiderio di una intensa vita di orazione, di intima amicizia con Dio. Santa Teresa: una misteriosa unione con Dio che si fa nel centro più intimo dell’anima, così perfetta che lo spirito diviene una sola cosa con Dio, come due candele di cera così perfettamente unite da formare una sola fiamma, meglio ancora come l’acqua del cielo che cade in un fiume o in una fonte dove si confonde in tal modo da non saper distinguere l’una dall’altra38. La volontà così fusa con la volontà di Dio, alla quale converge tutto l’essere. Vita di unione con Dio consistente in un tratto familiare e amoroso con Lui che riempie l’intera giornata e dilaga in tutta l’esistenza. Se Dio è il tuo tesoro, a Lui andrà il tuo spirito, la tua mente, il tuo cuore, ritraendone gioia, luce, sostegno. Niente più confortante che avere sempre vicino un amico così caro (P. Galo).

36 Cfr STEFANO DE FIORES-SALVATORE MEO, Nuovo Dizionario di Mariologia, Paoline, p. 1251. 37 Cfr Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, Edizioni Studium Roma, vol 1, p. 542. 38 Cfr SANTA TERESA D’AVILA, Il castello interiore, Settime mansioni, II, 3. 4.

2° Gaudioso. La Visitazione

Lc 1,39. L’ascolto di Dio

1. La visita deve essere vista non come un gesto bello di cortesia ma come una tappa del cammino della salvezza che il “Dio con noi”39 vuole compiere. Dio è Padre sempre alla ricerca dell’uomo e guidarlo: “Il Signore marciava alla sua testa” (Es 13,940) e il segno del cammino di Dio erano la nube41, l’arca42 e la dimora43. Ma con l’Incarnazione l’abitazione di Dio è diventata Maria, dove Dio ha piantato la sua tenda (Gv 1,14). Maria che porta il bambino. Non più una dimora statica costruita con “teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto” (Es 26,1), ma una persona viva, adombrata dallo Spirito e resa capace di portare il nostro Dio che è sempre all’opera (Gv 5,17). L’arca va verso Gerusalemme, verso il tempio. Ma il cammino è pieno di ostacoli e faticoso: “L’arca rimase tre mesi in casa di Obed-Edom […] e il Signore benedisse […] la casa” (2Sam 6,11). Così Maria ha un tragitto faticoso ma pieno di gioia. “Andò in fretta”44. Diffonde una benedizione a tutti in casa. Giovanni esultò. Rimase tre mesi; poi riprese il cammino per tutta la vita faticoso fino al Calvario dove nascerà la Chiesa. (17445) Maria ascoltò, ubbidì, collaborò. Come Lei anche noi. Non spaventarci alle parole difficili. I tesori della sua Parola. Per evangelizzarci ed evangelizzare. La Chiesa per suo comando è in cammino. L’intelligenza e il gusto della Parola. Maria associata perché docile “conservava le parole”46.

2. Maria è la prima evangelizzata: “Felice tu che hai creduto” (cfr Lc 1,45). Che cosa avrà capito della Rivelazione di Dio in trenta anni di quotidiana convivenza e intimità con Gesù; “Conservava tutte queste cose e le contemplava in cuor suo” (Lc 2,19. 51).

39 Cfr Mt 1,23. 40 Cfr Es 13,9. 41 Cfr Es 24,16. 42 Cfr Es 25,22. 43 Cfr Es 40,34-35; 1Re 8,10-11. 44 Cfr Lc 1,39. 45 Cfr CLAUDIO CANTÙ, Visitazione: un mistero di tutti i giorni. 46 Cfr Lc 2,19. 51. “Beato chi ascolta la parola e la mette in pratica” (Lc 11,28). Non solo è ascoltatrice del Verbo, ma si lascia impregnare fino a vivere del Verbo prima di annunciarlo. È figura e modello della Chiesa (Lumen Gentium, 53). Attenta al Vangelo, docile, fedele, la Beata Vergine indica le vie del Vangelo. Imparare da Lei la necessaria scelta.

3° Gaudioso. La nascita di Gesù

Lc 2,1-20. Gesù nostro Salvatore

1. Maria ci ha dato Gesù che è tutto per noi. È nostro Dio, nostro Redentore. “Vi annuncio una grande gioia”. È il suo più grande privilegio: è Madre di Dio. Ha una dignità in certo modo infinita (San Tommaso47). Dobbiamo imparare da Maria come dobbiamo vedere, riconoscere e imitare Gesù. Non si può trovare il Figlio se non con Maria sua Madre (San Pio X48). Non si trova con le proprie forze. Maria è invocata da secoli come «Stella del mattino» e «Stella del mare». Dal fatto dell’apparizione ai Magi di una stella. Finisce la notte, ci si vede. Si placa il mare e si sa il cammino. Respice stellam, voca Mariam49.

2. Adorare Gesù ben conoscendolo: il Figlio di Dio. La sua parola è quella di Dio; “Chi conosce me, conosce il Padre”50.

3. Il dono del Padre per la redenzione: “Senza di me non potete far niente”51, “Io sono la vite, voi siete i tralci” (Gv 15,5). Gesù è il capo vitale: “Siamo un solo corpo in Cristo” (Rm 12,4-5). 1Cor 12,12-27; Ef 1,22-23; 4,1-13; 4,15-16; Col 1,18; 2,19. Non vi è vita se non in Lui. “Io sono la via ecc…” (Gv 14,6). “Voi siete il campo di Dio” (1Cor 3,9). “Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già si trova, che è Gesù Cristo” (idem 11). “Edificati […] come pietra angolare Gesù Cristo” (Ef 2,20 sq).

4. Il piano del Padre: ricapitolazione in Cristo. Elezione e santificazione (Ef 1,3-10; cfr Rm 8,29). Modellarsi secondo la vita di Cristo: “Siete diventati ricchi in Cristo”52. “Vi ho dato l’esempio ecc…” (Gv 13,15); “Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri” (Rm 13,14).

47 Cfr SAN TOMMASO D\'AQUINO, Summa Theologiae, I, q. 25, a. 6. 48 Cfr PIO X, Ad diem illum laetissimum, 2 febbraio 1904. 49 “Guarda la Stella, invoca Maria” (Cfr Preghiera di San Bernardo). 50 Cfr Gv 14,9. 51 Cfr Gv 15,5. 52 Cfr 1Cor 4,8. “Anche Cristo patì per voi lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme” (1Pt 2,21).

5. Gesù Verbo del Padre ci dona tutta la verità. Perciò la luce e la consolazione. La verità ci libera e ci indica. La verità della vita e della morte, del tempo e dell’eternità. Ci ha fatto conoscere la Santissima Trinità e ci ha svelato la nostra grande vocazione di figli e con il suo sangue ce l’ha ottenuta.

6. “Venite e vedrete”53, “Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo” (Gv 1,29). Seguire Gesù. Non vuole servi, ma amici (Gv 15,15). Il martirio visto come prova conclusiva di conformità a Cristo, attraverso il dono della vita. Frumentum Christi sum: dentibus bestiarum molar, ut panis mundus inveniar (Sant’Ignazio54). Associazione al mistero di Cristo morto e risorto. San Policarpo soffre come membro del corpo di Cristo. Santa Felicita: “Un altro soffrirà in me”55. “I confessori credettero di vedere in essa (San Blandina) il Cristo crocifisso per essi” (Eusebio56). La verginità considerata come un martirio prolungato che configurava a Cristo.

7. Guardare al Verbo, cantico vivente, nel quale il Padre si compiace eternamente; fattosi uomo innalza un cantico sulla terra e lo continua tramite il suo Corpo Mistico nei secoli specialmente per mezzo del suo Sacrificio. Ogni membro di Cristo rivestito di sacerdozio regale (1Pt 2,9) è chiamato a partecipare dalla preghiera alla liturgia.

8. La vita cristiana deve assumere la dimensione cristologica-trinitaria. Ogni bene viene a noi dal Padre per mezzo del Figlio incarnato nella presenza dello Spirito Santo e nello Spirito per mezzo di Gesù Cristo ogni gloria fa ritorno al Padre. Exitus a Deo, reditus in Deum57. Ef 1,3-14. In lui il Padre ci sceglie per essere santi. In lui il Padre ci ha predestinati a essere figli. In lui il Padre ci dona la sua grazia. In Lui la redenzione. In lui la remissione. In lui il Padre ci fa conoscere il mistero della sua volontà. In lui il Padre ricapitola tutte le cose.

53 Gv 1,39. 54 “Sono frumento di Dio, macinato dai denti delle fiere per diventare pane puro di Cristo” (SANT’IGNAZIO D’ANTIOCHIA, Ad Romanos, IV.1). 55 Cfr Acta Perpetuae et Felicitatis, XV. 56 Cfr EUSEBIO DI CESAREA, Historia Ecclesiastica, V, 1.41. 57 “Uscito da Dio, ritorna in Dio”. In lui il Padre ci costituisce eredi. In lui il Padre ci dona il suggello dello Spirito Santo.

Sommo Sacerdote e mediatore. Eb 7,18 sq. Garante di un’alleanza migliore. Un sacerdozio che non tramonta. Salva perfettamente (v. 25). È santo, innocente (v. 26). È mediatore (Eb 9,12-14).

8. Come San Francesco di Assisi fare l’esperienza del Cristo. Partecipare. Abbandono a Dio come ha fatto Cristo. Amore totale a Cristo. Coscienza della figliolanza divina, esaltazione e certezza. Senso profondo della libertà, dalla legge, dal peccato e dalla morte. Libertà provocata dalla verità e dall’amore. Espressione della libertà la povertà. Libertà dalle strutture. E in questo amore tutto (Rivista di Vita Spirituale, 1982 - 1).

9. La santità è dunque un mistero di vita comunicata e ricevuta. Comunicata all’infuori di Dio dal Figlio all’umanità che è la vita dell’anima, poiché è la sorgente e il dispensatore. Riceverla, conservarla, aumentarla con una adesione sempre più perfetta, un’unione sempre più intima (Marmion58). “Tutto io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù ecc...” (Fil 3,8 sq.). “Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno” (Fil 1,21). Alfa e Omega (Ap 1,8). Ricapitolare tutte le cose in Cristo (Ef 1,10).

10. È Maria che ci dà Gesù, che ce lo fa capire, che ci introduce nel Suo Cuore.

58 Cfr COLUMBA MARMION, Cristo vita dell’anima, Milano, 1963, p. 11.

4° Gaudioso. Presentazione

Lc 2,34 sq. La tristezza del peccato

1. Tutta la vita di Gesù fu un’offerta. Eb 10,5. Questa fu un’offerta forte. Si presenta al Padre nel suo tempio. Si offre per tutto il piano divino. Offertorio per la consacrazione (Calvario). Un Amen. E in questa offerta e immolazione la Vergine è presente e operante. Il primogenito offerto e non risparmiato (non come i primogeniti in Egitto59). Maria è modello nel sottoporsi alla legge della presentazione e della purificazione, ma soprattutto come tipo dell’accoglienza e dell’offerta. Il primo e grande dolore. L’offerta di Gesù Sommo Sacerdote produce la liberazione dal peccato, induce a vivere in lui e per lui nella volontà del Padre. Preannuncia la vittoria totale sul peccato. Maria è strettamente unita a Lui.

2. “Segno di contraddizione”. Il rifiuto del peccato. La tragedia, il tradimento, la schifezza del peccato. Uscire dal peccato, riparare il peccato. Il dolore del Cuore di Gesù e di Maria. Il peccato, il nostro, è la vera causa delle sofferenze. Parliamo dell’Addolorata. I suoi dolori nell’infanzia e nella Passione del Figlio. Fac ut portem Christi mortem60. La spada. I sette dolori. Comunione profonda con Gesù legata alla generazione e alla fede che conduce Maria a cooperare alla Redenzione. Vedere Lumen Gentium, 58. 61. Per questa partecipazione amorosa Maria diventa per noi madre nell’ordine della grazia. Madre dell’uomo dei dolori è la donna dei dolori, fino alla perfetta unione sotto la Croce. Stabat Mater61. Ora Maria non piange più: è nella Beatitudine. Ma la beatitudine non è indifferenza. Dio è carità e la Beata Vergine partecipa pienamente alla carità. Noi siamo peccatori. La tragedia del peccato. Cosa vuol dire riparare? Non essere indifferenti, sforzarsi di amare, credendo all’amore di Gesù e di Maria; è offrire i sacrifici, le opere, le testimonianze, l’apostolato.

59 Cfr Es 11,7. 60 “Fammi partecipe della morte di Cristo” (Cfr IACOPONE DA TODI, Stabat Mater). 61 Cfr Gv 19,25.

5° Gaudioso. Lo smarrimento di Gesù

Lc 2,41. La tiepidezza

1. Perdere Gesù. Ritrovarlo con la Beata Vergine. Sentire la mancanza di non essere vicino a Lui. La tiepidezza è una specie di letargo spirituale in cui si contenta del minimo necessario per non spegnere la grazia senza troppi sforzi e troppo impegno. È un’indifferenza verso la santità e la perfezione. Vivere in compromesso che fatalmente porta alla completa rovina spirituale. L’intelligenza si rifiuta di accogliere, la volontà è senza energia (Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, 262).

62 Cfr Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, Edizioni Studium Roma, vol 2, p. 1891.

5° Gaudioso. Il ritrovamento di Gesù

Lc 2,41. La S. Famiglia

1. La realizzazione della volontà di Dio. La vocazione. La vita a Nazaret. Come si sono incontrati Maria e Giuseppe. Di fronte al concepimento. Maria terribilmente sola. Il dramma di Giuseppe. La nascita di Gesù e la fuga in Egitto. L’episodio del Tempio dice un’atmosfera. L’unione, l’amore senza sdolcinature, ciò che trascende.

2. Esperienza di fede (Dizionario Mariologia, p. 56563).

3. Portare Maria nelle famiglie e le famiglie a Maria. Il dramma ora della famiglia quando c’è la crisi dei ruoli e dei rapporti, di autorità e di identità. La famiglia è la riserva delle fortune o delle sventure della società e in essa si gioca il destino dell’uomo. Per salvarla occorre rivalutare l’amore nel suo significato integrale di donazione oblativa: Cristo è venuto a salvare l’uomo offrendogli l’amore del Padre e proponendolo come segreto della sua felicità. Cristo ha associato Maria alla sua opera di salvezza. Maria è modello di vita verginale e familiare. O la famiglia si ritrova come progetto di Dio, o si dissolve tutto. La crisi sta nella crisi dell’amore ridotto spesso a piacere, a merce di scambio, a gioco d’avventura; occorre tornare all’amore integralmente umano. Ciò significa sottrarre l’amore alle forze fatalistiche, passionali, puramente istintive per innalzarlo alla dignità di dono, purificandolo, sublimandolo, integrandolo alla luce dell’amore crocifisso di Cristo. Altrimenti si riduce ad un camuffato egoismo a due, instabile e provvisorio. L’esempio di Maria associata sotto la croce prende vigore e si fa stimolo di riflessione. È nel momento in cui Maria vive tutta la sua desolazione che si realizza la sintesi e si uniscono tutte le parti del Vangelo (croce e gioia) e tutta la vita di famiglia. Maria ha nella famiglia piccola Chiesa la stessa missione che ha nella grande Chiesa, quella di farla diventare luogo di Dio, quindi luogo di preghiera e di amore, luogo di vita accolta, di autorità rispettata, di

63 Cfr STEFANO DE FIORES-SALVATORE MEO, Nuovo Dizionario di Mariologia, Paoline, p. 565. fraternità vissuta. La consacrazione è il segreto perché trovi se stessa e si costruisca come comunità.

4. Un punto di singolare risalto a Maria nella famiglia nel suo sorgere, nel vivere la sua attività educativa, nella sua molteplice opera di piccola Chiesa. Missione materna, misteriosa presenza in questa primaria realtà di Chiesa che è la famiglia cristiana fondata sui sacramenti: il matrimonio, il Battesimo e Cresima di essi e dei figli, l’Eucarestia in cui tutta la famiglia si incontra e partecipa della missione della Chiesa in ordine al regno di Dio. Missione molteplice che svolge Maria: a) Rivela il significato della vita del cristiano quale risposta di amore oblativo a Cristo Redentore, evoca il senso della responsabilità nei rapporti familiari e sociali, indica l’impegno che ha nella storia e il destino finale dell’esistenza umana. b) Quando Maria entra nella famiglia vi apporta i doni dello Spirito e della esultanza messianica (Lc 1,39) e la rende comunità di fede in Cristo, comunità di obbedienza di amore a “tutto quello che egli dirà”64 come a Cana. c) Maria nella sua realtà di vergine, sposa, madre di Cristo e della Chiesa, nella sua esperienza di fidanzata, di donna inserita in una comunità, di consociata al Figlio nell’opera salvifica, di membro eminente della Chiesa, offre il modello per un comportamento fedele al Vangelo nelle diverse situazioni, in famiglia, nella Chiesa, nella società. d) Maria nella missione materna con cui continua a ottenerci le grazie (Lumen Gentium, 62) assicura l’assistenza e gli aiuti.

5. La famiglia presa coscienza della presenza operante di Maria le fa spazio nella vita quotidiana. Attinge con la preghiera orientamenti e ispirazioni per la propria attività. Con lei trova aiuto nelle difficoltà e vive la sua vita di Chiesa sul piano liturgico e apostolico. La famiglia si consacra a Maria vivendo la consacrazione battesimale e ripete il gesto di Giovanni: “… prese Maria nella sua casa” (Gv 19,25-27). Maria ha accettato il compito di trasmettere e proteggere la vita: è modello, testimone della grande missione della famiglia a servizio della vita e della relatività in rapporto al Regno. Per il suo compito educativo la famiglia è chiamata da Sant’Agostino uterus prolungatus, come un prolungamento del seno materno. Il compito dell’educazione è essenziale, originario e primario65. Crescita integrale dei figli. Educare alla crescita “in sapienza e grazia” (Lc 2,52) indica la dimensione fisica, religiosa, sociale, vocazionale, sessuale. Formare i figli nell’amore ed educarli ad agire con amore. Educarli con la

64 Cfr Gv 2,5. 65 Cfr GIOVANNI PAOLO II, Familiaris Consortio, 36. testimonianza della loro vita, con un’atmosfera di serietà e onestà, di giustizia e di amore, di pace e preghiera, di rispetto e di fiducia. Una tale opera è il frutto della grazia, in cui la Madre della divina grazia sta particolarmente vicino alle famiglie. (17666)

66 Cfr JOSEF TOMKO, In Lei è stata elevata la dignità della donna, in: L’Osservatore Romano, 25 settembre 1981, p. 7.

1° Doloroso. L’agonia di Gesù

Mc 14,32. La fortezza

1. Quanta fortezza in Gesù (D. S. 1).

2. La fortezza di Maria Santissima; tanta, nell’esilio: partenza improvvisa, obbedienza, incertezza, fiducia. Nello smarrimento di Gesù: “Ti cercavamo angosciati”67. Sul Calvario. Tutta la sua vita è un avanzare nell’itinerario della fede, della speranza, dell’amore, della dedizione aperta e completa alla volontà del Padre. Soffre con il Figlio. Si associa al suo sacrificio. Acconsente alla sua immolazione. “Come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione” (2Cor 1,5). “Il momentaneo leggero peso della tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria” (2Cor 4,17).

67 Lc 2,48.

1° Doloroso. Gesù nell’orto

Lc 22,39. La rinuncia. Le tentazioni

1. Gesù ha voluto soffrire. Non è stato un rassegnato. Ha voluto darsi. Ha dato la prova più grande del suo amore. Liberamente: “Nessuna me la toglie: la do da me”68 (Gv 10,17-18); “Perché il mondo sappia che amo il Padre” (Gv 14,30-31); “Non berrò il calice che il Padre mi ha dato?” (Gv 18,1169). Un amore assoluto: “Avendo amato i suoi, li amò fino alla fine” (Gv 13,1). “Mi amò e diede se stesso per me” (cfr Gal 2,20). “Ha amato e ha dato se stesso per noi” (Ef 5,2).

2. Necessità dell’ascesi. Bisogna vincere le tendenze che ci porterebbero contro la volontà di Dio. Mortificazione, diventare padroni di noi stessi. Resistere alla voglia di godere, con l’astensione e contrariandosi. Non c’è altrimenti vita spirituale e progresso, la volontà non si educa. E solo così dimostriamo a Dio di amarlo più di noi stessi. Valore apostolico (Col 1,24). Formazione del carattere. Ha una funzione purificatrice, espiatrice. Diverse specie di mortificazione: spirituale e sensibile. Grande desiderio di imitare Gesù Cristo: usare dei sensi come ha fatto Lui; renderci padroni delle nostre tendenze affettive. Digiuno, veglia, strumenti, lavoro, silenzio.

3. La tentazione. La vita è lotta. Satana e le cattive tendenze. “Il diavolo aveva messo in cuore a Giuda di tradirlo” (Gv 13,2). “Satana non vi tenti nei momenti di passione” (1Cor 7,5). “Per non cadere in balia di Satana, di cui non ignoriamo le macchinazioni” (2Cor 2,11). “Rivestitevi dell’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo” (Ef 6,11). “Per non cadere in qualche laccio del diavolo” (1Tm 3,7). “Ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà” (2Tim 2,26). “Satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo” (At 5,3). Per vincere: invocare e confidare nella grazia. Preghiera e vigilanza (Mc 14,38), fedeltà e costanza (Lc 22,28; Mc 13,13).

68 Cfr Gv 10,18. 69 Cfr Gv 18,11. Non scoraggiarsi. Gesù stesso ha permesso la tentazione. Distrarsi dalla tentazione, prevenirla. Direzione spirituale non solo per avere un controllo e uno stimolo ma per scoprirla.

2° Doloroso. La flagellazione

Gesù deriso e percosso: Mt 26,67-68: “Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiavano; altri lo bastonavano dicendo: Indovina Cristo! Chi è chi ti ha percosso?” (cfr Mc 14,65; Lc 22,63). Negazioni di Pietro: “Non capisco che cosa tu voglia dire” (Mt 26,70; cfr Mc 14,66; Lc 22,65). Processo davanti a Pilato e Erode: Mt 27,2; Lc 23,8. La flagellazione: Mt 27,26.

Umiltà

1. Dobbiamo pensare che la Madonna abbia assistito alla flagellazione almeno da lontano in qualche modo e che abbia visto Gesù comparire davanti alla folla flagellato e coronato di spine. Ogni colpo di flagello era come lo ricevesse Lei (Giovanni Paolo II).

2. Le umiliazioni di Gesù durante la Passione70. Profetizzate: Ora io sono verme e non uomo, obbrobrio dell’uomo e disprezzo di popolo, quanti mi vedono si fanno beffe di me (Sal 21,7- 871). a) Nel Getsemani mendica ripetutamente un po’ di conforto. b) Viene arrestato come un malfattore. c) Ammanettato e picchiato davanti ad Anna. d) Nessuno lo difende. e) Schiaffeggiato. f) Calunniato. g) Presentato a Pilato come malfattore e rivoluzionario. h) Trattato da pazzo: veste bianca. i) Posposto a Barabba. l) Parodia della regalità. m) Morte infamante.

3. Le umiliazioni della Madonna. Come fu trattata a Betlemme, a Nazaret, durante la vita pubblica, durante la Passione. Come la Madonna ha voluto l’umiltà. Tutto è improntato all’umiltà nelle scelte e nelle parole.

70 Cfr Mt 26,36-75. 27,1-26; Mc 14,32-72. 15,1-15; Lc 22,39-71. 23,1-25; Gv 18. 19,1-16. 71 Cfr Sal 22 [21], 7-8. Il suo fiat è frutto dell’umiltà. Questa è stata la calamita che ha attirato il Figlio di Dio sulla terra. Più Dio l’innalza più essa si abbassa; più l’innalza più si annienta. Quanto più uno è veramente sapiente – Sedes sapientae72 – tanto più è umile. Maria misurava la distanza tra lei e Dio.

4. Gesù e Maria ci insegnano l’umiltà. L’umiltà è verità. Vedere e sentire di noi quali siamo. Di dove vengono il bene e il male che si trovano in me. Confidarsi in Dio. Il fondamento della vita spirituale. Dà la vera grandezza, ci rende graditi a Dio. Senza non c’è vera personalità. Con l’umiltà si riconosce la propria vocazione, si vincono le tentazioni, si costruisce. Praticare nel pensiero, nelle parole, nelle opere.

72 “Sedes sapientae – Sede della Sapienza” (Litanie lauretane).

2° Doloroso La Confessione

“Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Lc 5,31). “Si fa più festa…” (Lc 15,7).

1. Convinzione di essere peccatori e di aver bisogno di perdono. Non aspettarsi tutto dal Sacramento. Voler avere disposizioni quanto più possibile ottime. La conversione è legata alla comprensione della realtà profonda del peccato. La perdita del senso del peccato deriva dalla perdita del senso di Dio e della santità dell’esistenza e anche della mancanza del senso della legge (oggi ogni legge è screditata). Adamo e Eva ci mostrano la psicologia del peccato. Il “bugiardo” (Gv 8,45) dice: Dio non ti ama perché ti ha mentito, per questo tu devi essere Dio e avere dominio (jada’) sul bene e sul male73. E l’uomo vuole essere Dio cioè avere il dominio assoluto sulla realtà, sulle cose e sulle persone. In noi si scatena dal profondo un istinto feroce di violenza, di rabbia e di ribellione quando qualcosa o qualcheduno contrasta i nostri desideri. Perché, se io sono Dio, qualcosa ardisce opporsi a me? Qui è la radice della bestemmia. I frutti del peccato: a) la continua realtà di frustrazione perché vuole essere Dio e non è onnipotente e perciò una realtà profonda di scontentezza e di mormorazione; b) la conflittualità in cui è costretto. Quest’uomo non può amare: perciò cercherà in ogni modo di sottomettere l’altro a sé, e l’altro lo stesso. Non possono coesistere due «dei». L’inferno sono gli altri (Sartre74). c) Il terzo frutto: si perde il senso profondo della propria esistenza. Vive ma è come morto. L’esistenza è senza senso e l’essere uomo è un patire inutile. Dio non c’è o non l’ama: fonderà la vita sui beni terreni (idolatria), che fatalmente lo deluderanno.

2. Il ruolo di Maria. Per colpa di Eva l’uomo cadde, per merito di Maria obbediente alla Parola riebbe la vita. Il peccato commesso a causa dell’albero è annullato dall’obbedienza compiuta sull’albero (la Croce)75.

73 Cfr Gen 3,5. 74 “L\'enfer c\'est les autres” (JEAN-PAUL SARTRE, A porte chiuse, 1944). 75 Cfr SANT’IRENEO DA LIONE, Dimostrazione della predicazione apostolica, 33. Maria è la benedetta e avvocata. La conversione inizia quando l’uomo sotto l’influsso dello Spirito prende coscienza della sua realtà di «maledizione», alza gli occhi alla croce di Cristo e riconosce che la sua infelicità deriva dal peccato (Gal 3,13-14). Accanto alla Croce vede Maria immagine dell’umanità nuova, cioè di ciò che Dio vuol fare di noi: farci capaci di vivere nella benedizione (Pieraccini 17176). La Beata Vergine partecipa alla Confessione come in ogni opera dove occorre la Grazia di cui è Mediatrice universale. Ella vuole che ci confessiamo e ci aiuta a confessarci. Ci fa sentire che non possiamo offrirle dono più gradito. Ci aiuta nella preparazione, a far bene l’esame ecc... Ci aiuta a conservare il frutto. Rivolgermi prima alla Beata Vergine e chiederle aiuto. “Coraggio, figliolo ti sono rimessi i tuoi peccati” (Mt 9,2). Ringraziare il Signore delle confessioni fatte, dei castighi rimessi, della grazia santificante e delle grazie attuali. Per le mani della Madonna ringraziamo d’essere stati liberati dalla lebbra (Lc 17,11). Il Signore ci salva per mezzo di Maria, è il Buon Samaritano. L’uomo, assalito da Satana, fu spogliato dei doni e venne ferito. Venne Gesù con l’Incarnazione (concorso di Maria), ebbe compassione e condusse l’uomo alla Chiesa. La Beata Vergine condivide i motivi, i sentimenti, i fini del Redentore e gli è associata soprattutto nel Sacrificio della Croce, partecipa ai suoi sentimenti, ai dolori, offre i suoi meriti, offre il Figlio con ardentissimo amore per noi, e ci porta bontà materna, sollecitudine, delicatezza. Refugium peccatorum77 (Lc 10,23). La Beata Vergine ci ottiene la conversione. Come Gesù ha guarito il sordomuto (Mc 7,3178) così anche opera in noi. Occorre che ci tocchi, che ci insegni a pregare, a chiedere il dono celeste (“… guardando verso il cielo”79), che si compia l’apertura (Effatà). Bisogna mettersi sulla strada e disporci a ricevere i doni di salvezza con l’aiuto della Madonna. Ella ci fa ascoltare la Parola, ci insegna a pregare, prega per noi. Per convertirsi ricorrere a Lei e per convertire. L’entusiasmo dei presenti al miracolo dobbiamo averlo anche noi. Entusiasti per le grazie ricevute nella confessione. Maria è Madre della misericordia. La misericordia è qualcosa di più profondo della semplice pietà. Nasce quando la miseria altrui tocca il cuore da farcela sentire come nostra. Dio solo può essere veramente e pienamente misericordioso, perché Dio solo conosce in tutta la sua estensione gli abissi della nostra miseria, Dio solo può accogliere e far fronte. La Beata Vergine ha il privilegio di partecipare. Dio l’ha fatta Madre del Redentore, Corredentrice, Madre della Chiesa e di tutti gli uomini, e per

76 Cfr MARCELLO PIERACCINI, La conversione è sempre possibile. 77 “Refugium peccatorum – Rifugio dei peccatori” (Litanie lauretane). 78 Cfr Mc 7,31-37. 79 Mc 7,34. mezzo suo è venuto Cristo per riconciliarci con Dio. Ella non ha conosciuto il peccato, ma nel Figlio che ha visto soffrire e morire ha potuto cogliere il senso profondo di questa miseria. Ed è stata operatrice di misericordia. Visitazione. Cana. Calvario dove ha accettato di essere Madre misericordiosa di tutto il Corpo Mistico. Accoglie nel suo Cuore tutte le miserie degli uomini; quante materiali e morali.

3° Doloroso. L’incoronazione di spine

Coronazione di spine e derisione: Mt 27,27-30; Mc 15,16-20; Gv 19,2-3. Ecce homo! Gv 19,4-7. Cristo Re: Gv 19,8-12. Condanna alla morte: Gv 19,12-16.

L’Eucarestia

1. L’Eucarestia è la celebrazione del mistero della sua beata passione, risurrezione e ascensione. Tutto ciò che l’Eucarestia contiene, rende presente, ci fa comunicare, è questo mistero pasquale. Purtroppo tanti cristiani trattano male l’Eucarestia e rinnovano gli oltraggi che Gesù ha subito nella Passione. Non lo proclamano il loro Re, lo rifiutano per altri idoli.

2. Simbolismo del pane e del vino. Ricordo della manna. Pane: Dono di Dio, mezzo indispensabile di vita, simbolo di comunione; moltiplicato, promesso come carne (Gv 6). Vino: sangue dell’uva (Gen 49,11), offerto in libagione nei sacrifici (Es 29,40), simbolo della gioia dei tempi messianici (Ger 31,12). Il calice segno della partecipazione alla gioia e dell’accettazione dell’affiliazione (Sal 79,6), ricordo della alleanza di Mosè (Es 24,6), simbolo della Passione di Cristo (Mt 8,11; 26,39). Pane e vino alimenti dell’alleanza fra Melchisedech e Abramo (Gen 14,18), frutti promessi dalla Sapienza (Pr 9,1-6).

3. Dialogo tra Dio e il suo popolo. Come vertice della liturgia e storia della salvezza in atto. La Parola. Preghiera con il Padre per Cristo nello Spirito Santo: il ringraziamento, l’invocazione, la confessione di fede, il racconto delle meraviglie di Dio, l’offerta della propria esistenza, l’intercessione per i vivi e i morti. Ringraziamento: per le opere nella storia della salvezza rese attuali in Cristo per la Chiesa nel mistero eucaristico. Invocazione allo Spirito Santo: epiclesi. È lo Spirito che interviene nell’Incarnazione e nella risurrezione. Le intercessioni per tutta la Chiesa. Presenza di Cristo, efficacia della parola. Sacrificio di Cristo e della Chiesa L’Eucarestia fa la Chiesa; sacramento della fraternità. 4. Maria Santissima e l’Eucaristia (vedi 17380). È nel seno di Maria che Gesù è diventato sacerdote, prendendo il corpo che doveva poi offrire in sacrificio. È mediante l’Incarnazione che Gesù diventa gran sacerdote. Maria Eucarestia, Maria Chiesa, Chiesa Eucarestia. Maria nella comunità che celebra l’Eucarestia è presente perché la Messa è una vera e propria ripresentazione del sacrificio della Croce. È Madre di Cristo sacerdote e vittima, è Madre della Chiesa suo corpo mistico, ed è presente quale Madre personale di ciascuno di noi. Sul Calvario partecipò attivamente e lo è ancora all’Altare. E al Divino Sacrificio partecipa tutta la Chiesa e perciò vi è ancora la Madre della Chiesa. Inoltre la Messa è sorgente di tutte le grazie e Maria è mediatrice per ognuno di noi, è Madre che elargisce e che educa e ci fa crescere.

5. Partecipare alla Messa con Maria e per mezzo di Maria. Da Maria siamo condotti alla attenta partecipazione alla liturgia della Parola. Saremo condotti ad offrire con i nostri doni anche noi stessi, con la medesima generosità con cui ella offrì se stessa insieme a Gesù. Da Maria saremo condotti sotto la Croce a raccogliere il sangue di Gesù, saremo condotti alla mensa dell’Agnello. Maria è l’ostensorio di Cristo: la sua presenza accanto al Tabernacolo è continua e da Lei dobbiamo imparare l’adorazione.

80 Cfr JOSEPH LECUYER, Gesù consacrato nel seno di Maria.

4° Doloroso. La salita al Calvario

Andò “portando la croce” (Gv 19,17). Cireneo fu costretto (Mc 15,21). “Lo seguiva una grande folla” (Lc 23,27).

La Via Crucis

1. È il pellegrinaggio spirituale che consiste nel seguire con lo spirito il Cristo carico della croce, meditando e partecipando ai suoi dolori. Per educarci a portare la Croce con Gesù e Maria.

4° Doloroso. La salita al Calvario

“Piangete su voi stesse e sui vostri figli” (Lc 23,28).

La Purezza

1. Rafforza il dominio dell’anima sul corpo in modo da regolare il piacere sessuale. È virtù angelica, austera, delicata, difficile. Educarsi al senso del pudore, educare la volontà e l’intelligenza. Custodia dei sensi, mortificazione. Custodia degli affetti. Stima della vocazione di figlio di Dio. Preghiera. Sacramenti. Devozione a Maria Immacolata. Fuga delle occasioni e delle compagnie.

2. 1Cor 6,13 sq. Quattro i motivi: a) il corpo appartiene a Dio che lo ha creato non per l’impudicizia ma perché serva al suo Signore; b) è destinato alla risurrezione e alla gloria del cielo e non va avvilito con l’impurità (v. 14); c) è membro di Cristo che nel Battesimo santifica non solo l’anima, ma tutto l’uomo; abbandonarlo all’impurità è un orribile sacrilegio (v. 13); d) è tempio dello Spirito che abita in lui; “per averlo ricevuto da Dio” esso non ci appartiene più, e come ogni tempio deve servire al culto e alla lode del Signore: “Glorificate quindi Dio nel vostro corpo” (v. 19-20). (Dizionario Enciclopedico di Spiritualità81) Difenderla, fuga dalle occasioni, culto del pudore che affina la sensibilità morale, la rende capace di avvertire subito il pericolo, le impedisce di esporsi. Austerità e riservatezza. Devozione alla Madonna.

81 Cfr Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, Edizioni Studium Roma, vol. 1, p. 470.

5° Doloroso. Crocefissione e Morte

Crocefissione. Era circa l’ora terza quando lo crocifissero (Mc 15,2582). Gli insulti, i ladroni, il fiele.

La morte. Dopo queste parole spirò (Lc 23,4683).

La sepoltura. Nel sepolcro nuovo (Gv 19,3884).

La carità

1. Dio è amore (1Gv 4,8) cioè egli comunica se stesso, si dona. La vita divina è una società di Persone, una comunione. Dio ama Gesù, è il privilegiato del suo amore (Mt 3,17). Figlio molto amato (Mc 12,6). Dio ama gli uomini. Egli si preoccupa, stabilisce una alleanza. “Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui” (1Ts 1,4; cfr 1Ts 2,2). Egli è provvidenza mirabile di Padre.

2. L’amore di Gesù. Viene a cercare ciò che è perduto (Lc 19,10). Buon pastore, servizio, dono di tutto se stesso.

3. L’amore in Gesù. È il nostro modello.

4. La nostra carità e la sua opera.

5. L’amore del prossimo. Dimensione universale e personale. (Dizionario Enciclopedico di Spiritualità85) 6. La carità di Maria. Modello. Verso Dio, verso Gesù, verso lo Spirito Santo. Verso Giuseppe. Verso tutti gli uomini: Ausiliatrice. Carità: tenerezza materna, misericordia, servizio. Madre della Chiesa.

82 Cfr Mc 15,25. 83 Cfr Lc 23,46. 84 Cfr Gv 19,38-42. 85 Cfr Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, Edizioni Studium Roma, vol. 1, p. 305-314.

1° Glorioso. La Risurrezione

Apparve a Maria Maddalena (Gv 20,1 sq.). Agli undici (Gv 20,1986; 20,2487). Ai discepoli di Emmaus (Lc 24,13 sq.). Sul lago di Genezaret (Gv 21,1 sq.).

Vita interiore

1. Che cosa è (Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, p. 202088). 2. Spiritualità della Beata Vergine (Dizionario Mariologia, 136689).

86 Cfr Gv 20,19-23. 87 Cfr Gv 20,24-29. 88 Cfr Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, Edizioni Studium Roma, vol. 2, p. 2020. 89 Cfr STEFANO DE FIORES-SALVATORE MEO, Nuovo Dizionario di Mariologia, Paoline, p. 1366.

2° Glorioso. L’Ascensione

Ultimi ammaestramenti. “Aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture” (Lc 24,45). Preannunziò la venuta dello Spirito (At 1,4). Testimoni suoi (At 1,8; Lc 24,47). Ascesa al Cielo (Lc 24,50).

Il programma di spiritualità

1. Libertà interiore così da poter scegliere nel modo più autentico. Il sacerdote profeta di libertà. “Voi fratelli siete chiamati a libertà” (Gal 5,1390). Ascoltare lo Spirito ed essere condotti è realizzare il dinamismo della libertà. Con il Battesimo si è introdotti a far parte del popolo di Dio che ha per fine il Regno di Dio che deve ulteriormente essere dilatato. Il cristiano è impegnato a diventare santo e alla redenzione di tutti nel più profondo dell’anima. Tutta la sua persona e il suo operato sono consacrati alla missione di santificare gli altri santificando se stesso (Gal 2,20). (Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, 96591) Libera elezione e trionfo nel peccato e le cattive tendenze. Sottomettersi alla Santissima Trinità e impegnarsi a maturare la vita; porsi coscientemente nella Chiesa: si ha bisogno di lei, ma anche lei ha bisogno di noi. Seguire i Santi. Nella loro vita due periodi: 1) Guerra spietata per uccidere l’amor proprio, in ogni passione dell’anima e del corpo. Esercizio tenace di tutte le virtù materiali e di grazia. Frequenza ai Sacramenti, Eucarestia e Penitenza, e alla preghiera; esercizi di misericordia spirituale e corporale. 2) L’amore li muove ad ogni forma di zelo nello Spirito Santo: ▪ esercitano tutte le virtù secondo i doni dello Spirito Santo; ▪ portano le mortificazioni più severe.

2. La vita cristiana non è esaltazione momentanea e sentimentale ma la cosciente e perfezionata partecipazione alla vita divina. È sostenuta dall’aiuto divino. Vivere al proprio posto nella Chiesa.

90 Cfr Gal 5,13. 91 Cfr Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, Edizioni Studium Roma, vol. 1, p. 965. La vita cristiana è liberazione dal peccato e da tante sue conseguenze. È superiore ad ogni altra forma di vita realizzata nel mondo. Accettare la lotta per il tesoro92. Lavorare per il Regno per essere fruttuosi.

3. Bisogna trovare Dio in tutte le cose, conversando, lavorando, passeggiando, gustando, ascoltando. Familiarità con Dio, ricerca di Dio in tutte le cose. Comunicazione di reciproco amore. Costante opera di purificazione per ricevere meglio le ispirazioni divine e comunicarle agli altri. Vigilanza per verificare condizioni di autentica libertà. Intima conoscenza dei doni di Dio, vivo senso di gratitudine, una devozione totale e amorosa a Dio. Realizzare ciò che è scritto in 1Gv 4,10-19: “In questo sta l’amore ecc…”. Contemplare questo amore che Dio ha effuso su tutta la creazione, per amare Lui e servirlo. “Ti ho amato di un amore eterno” (Ger 31,3). Doni di creazione; tutto quello che siamo è dono: le facoltà, i beni fuori di noi, l’intelligenza, l’udito, il cuore di chi ci ama (Sal 8). Doni di redenzione: figli di Dio (1Gv 3,1-2), siamo dei salvati (1Pt 1,3-9), i preziosi e magnifici beni promessi (2Pt 1,3-9), il Padre nostro (Rm 8,13-18), il dono dello Spirito. Solo Dio lo poteva fare; è la dimostrazione più grande del suo amore. Doni particolari. Inno personale. Dove ci ha collocati. La vocazione. L’Eucarestia. Quale risposta dare: Vivere d’amore. Offrire al Signore tutta la volontà e la libertà perché disponga tanto di noi e delle cose che abbiamo, per amore abbandonandoci. Usare le cose in spirito di distacco e di povertà, la castità, l’obbedienza. Offrire Gesù Eucarestia, “tra i doni che ci hai dato la vittima pura ecc…”93, “Per Cristo ecc…”94. (Sch. 246)

92 Cfr Mt 13,44. 93 Cfr MESSALE ROMANO, Canone Romano. 94 Cfr MESSALE ROMANO, Preghiera Eucaristica, Dossologia finale.

3° Glorioso. La discesa dello Spirito Santo

At 2,1 sq. La Chiesa

1. Maria è Madre di tutto il Cristo. “Il quale non appena assunta la natura umana nel seno verginale di lei, congiunse in sé, in quanto capo, il suo corpo mistico che è la Chiesa. Di conseguenza, in quanto madre del Cristo, Maria è anche madre dei fedeli e dei pastori tutti, cioè della Chiesa” (Paolo VI95). “Madre secondo lo spirito […] Ma vera madre delle membra in Cristo, che siamo noi tutti”(Sant’Agostino96). “Con il concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo al tempio, soffrire con suo figlio morente in croce, cooperò in modo speciale all’opera del Salvatore, con l’obbedienza, la fede, la speranza e l’ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale nelle anime. Per questo fu per noi madre nell’ordine della grazia” (Lumen Gentium, 61). Accanto al nuovo Adamo nuova Eva “madre di tutti i viventi” (Lumen Gentium, 56). “Poiché il libero suo consenso e la sua generosa cooperazione ai disegni di Dio hanno avuto e hanno tuttora un grande influsso nel compimento dell’umana salvezza, continua adesso in Cielo a compiere la sua funzione materna di cooperatrice alla nascita e allo sviluppo della vita divina nelle singole anime degli uomini redenti” (Paolo VI97). In questa collaborazione alla nascita e allo sviluppo della vita divina o alla generazione e all’educazione dei fratelli del Primogenito (Lumen Gentium, 63) consiste essenzialmente la maternità spirituale di Maria. Di qui la sua attività mediatrice è tutta in funzione di un ministero materno di grazia. Lo Spirito Santo con lei, in lei e da lei produsse il suo capolavoro, e fino alla fine del mondo le membra del Corpo di questo Capo adorabile” (San Luigi Grignion98).

2. Maria modello della Chiesa “rifulge come modello di virtù davanti a tutta la comunità degli eletti” (Lumen Gentium, 65). Modello di santità “nell’ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo” (Lumen Gentium, 63).

95 PAOLO VI, Discorso di chiusura della III sessione del Concilio Vaticano II, 21 novembre 1964, n. 30. 96 SANT’AGOSTINO, De sancta virginitate, 6. 97 PAOLO VI, Signum magnum, I. 7. 98 Cfr SAN LUIGI GRIGNION DA MONTFORT, Il segreto di Maria, parte I, 13.7. 3. Maria segno di sicura speranza e di consolazione. “Glorificata ormai nel corpo e nell’anima” (Lumen Gentium, 68), la Vergine si pone davanti alla Chiesa come il “grande segno” di Apocalisse 12,1. È nella Chiesa come fu a Cana. Non solo “è immagine e inizio della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura” (Lumen Gentium, 68), ma dalla gloria dei cieli dove è incoronata regina “si prende cura con materna carità dei fratelli del Figlio suo” perché, superando le prove della vita, la raggiungano nella patria beata (Lumen Gentium, 62).

4. La Chiesa traduce in atteggiamenti veri ed efficaci (Marialis cultus) a) in venerazione profonda, b) in amore ardente, c) in fiduciosa invocazione, d) in servizio d’amore, e) in operosa imitazione, f) in commosso stupore, g) in attento studio99.

99 Cfr PAOLO VI, Marialis cultus, I. 22.

La Chiesa

1. La causa immediata che produce la Chiesa nel mondo è il potere sacramentale e il potere di giurisdizione che, unendosi, costituiscono la gerarchia apostolica.

2. La Chiesa è composta di giusti e di peccatori. Ma essa non contiene peccato. Contiene dei peccatori, per quello che sussiste in loro di puro e di santo, cioè dei caratteri sacramentali del Battesimo e della Cresima, e delle virtù teologali della fede e della speranza che vi possono essere. Ma per il peccato che riempie il loro cuore, appartengono principalmente al mondo e al diavolo: “Chi commette il peccato è del diavolo” (cfr 1Gv 3,8). La Chiesa contiene dei giusti, in quanto giusti. Nella misura in cui sussiste in loro, a lato dell’intenzione profonda che li unisce a Dio, una regione di tenebre, una concessione al peccato veniale, sono parzialmente fuori dalla Chiesa. Così la frontiera della Chiesa passa in ciascuno di quelli che si dicono suoi membri prendendo dentro di sé ciò che è puro e santo e lasciando fuori ciò che è peccato e sozzura “come una spada a due tagli” (Eb 4,12100).

3. La Vergine è nel cuore della Chiesa. Per parlare in modo appropriato bisogna dire che la mariologia è una parte dell’ecclesiologia, che studia la Chiesa nel suo punto più eccellente e mai eguagliato. Maria è la realizzazione più pura e più intensa della Chiesa. Nell’ordine della grandezza di santità, che sono le grandezze supreme, Maria è intorno al Cristo come la prima onda della Chiesa, generatrice di tutte le altre fino alla fine dei tempi.

4° Glorioso. L’Assunzione La Preghiera mariana

1. Pregare è entrare in comunione profonda con Dio, effondere nel suo cuore ciò che preme nel nostro, parlargli, elevare a lui mente e cuore, lodarlo, implorarlo, ringraziarlo. È Dio: perciò con rispetto, devozione, umiltà. È Padre: perciò con amore, fiducia, spontaneità, abbandono. Pregare è conseguire con Dio un incontro profondo che può avvenire: nell’intimo della propria coscienza o ripetendo una formula che esprime ciò che abbiamo nel cuore o unendoci ad altri in comunione di pensiero e di affetto o inserendoci nell’offerta di Cristo al Padre mediante la Chiesa (liturgia).

2. Maria è la «Vergine in preghiera». Annunciazione: Momento decisivo della sua preghiera. Maria diventa il tempio vivente del Verbo Incarnato. Partecipa del circuito d’amore che da Lei sale al Padre per mezzo dello Spirito. Vive e parla con Dio nella sua realtà trinitaria. “Sia fatto di me”101: la preghiera di sottomissione vissuta in una familiarità filiale e materna. Comunione con lo Spirito Santo. Preghiera nel cammino di fede, nella peregrinazione di fede. Visitazione: preghiera di glorificazione a Dio, di umiltà, di fede, di speranza. Il Magnificat preghiera di lode propria dei poveri (anawim) i quali da Dio si attendono la vera liberazione; “a Dio mio salvatore”102. Riconosce in lui la fonte di tutto ciò che Ella è: “… mi chiameranno beata”103; “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”104. Ammira la sua misericordia e il suo aiuto verso coloro che lo temono, verso gli umili, i poveri, gli affamati105. Mette in rilievo la sua giustizia contro gli orgogliosi, i potenti, i malvagi106. Si rallegra per la fedeltà di Dio alle sue promesse107. Nel suo canto confluiscono l’esultanza dell’antico e del nuovo Israele, confluì il tripudio di Abramo che presentiva il Messia (cfr Gv 8,56) e

101 Cfr Lc 1,38. 102 Cfr Lc 1,47. 103 Lc 1,48. 104 Lc 1,49. 105 Cfr Lc 1,50-53. 106 Ibidem. risuonò profeticamente anticipata la voce della Chiesa. Infatti il suo canto è diventato preghiera di tutta la Chiesa in tutti i tempi. Preghiera di offerta sacrificale. Partecipazione alla missione del Figlio nel suo dono sacrificale. “Per presentarlo al Signore”108. Riconosce che Dio ha il diritto di proprietà totale sul Messia e perciò rinuncia ai suoi diritti materni. Anticipazione all’offerta del Calvario. A Cana appare in preghiera; non per sé, per altri. Chiede con piena fiducia. E ottiene anche un effetto di grazia, il primo dei segni: “… e i suoi discepoli credettero in lui” (Gv 2,11). A Nazaret la preghiera nel silenzio e nel lavoro. Sul Calvario è presente unendosi all’atto di abbandono di Gesù; modello di ogni preghiera. Spiega perché il ricordo di lei sarà in ogni Messa. Preghiera in comunione ecclesiale: “Erano assidui e concordi nella preghiera […] con Maria”109. “Presenza orante di Maria nella Chiesa nascente e nella Chiesa di ogni tempo poiché ella, assunta in cielo, non ha deposto la sua missione di intercessione e di salvezza”. (Marialis Cultus, 18) Preghiera allo Spirito e nello Spirito in comunione coi fratelli di fede nel vincolo di un cuor solo.

3. Maria Maestra di preghiera. a) Non si può pregare bene se non si è pre-venuti, sostenuti, soccorsi dalla Grazia. Gesù ci ha insegnato a pregare “in suo nome”110. Mediatrice di grazia interviene nella nostra preghiera elargendoci la grazia che ci induce a pregare, ci sostiene nella preghiera e dà ad essa valore. b) Al principio di ogni preghiera rivolgiamoci a lei, chiedendole la grazia per pregare. Prima della Messa, della Comunione, della Confessione, di ogni atto di pietà. c) Ispiriamoci al suo esempio, alla sua fede, umiltà ecc… Come pregava, quando pregava, per chi pregava.

4. Le preghiere a Maria: l’Ave Maria, Salve Regina, le litanie. Sono le più frequenti e normali preghiere. Questo è giusto a) perché tali preghiere ripetono in sostanza l’atteggiamento del pubblicano: si chiede alla Madonna che preghi per noi, che ci mostri Gesù; non dunque il compimento dei nostri gusti, ma la volontà di Dio; b) perché la nostra preghiera è più sincera ed efficace perché più umile quando la presentiamo per le mani di Maria;

108 Cfr Lc 2,22. 109 At 1,14. 110 Gv 14,13. c) perché è più conforme alla volontà di Dio che vuol darci tutto per mezzo di Maria (Franzi111). Esempio: preghiere a Lourdes (Iannarone p. 95112).

111 Cfr FRANCESCO MARIA FRANZI, Devozione a Maria, Centro Mariano Montfortiano, pag. 25. 112 Cfr REGINALDO IANNARONE-GIULIO MASIERO, Novissimo mese mariano, Domenicane italiane, p. 95, in: “Temi di predicazione dei Padri Domenicani”, XIX, n. 141-142; volume presente nella biblioteca di don Pietro.

4° Glorioso Il Corpo

1Cor 6,20: “Glorificate Dio nel vostro corpo”.

1. Nella Assunzione si manifesta il senso e il destino del corpo santificato dalla grazia. Nel corpo glorioso di Maria la creazione materiale comincia ad avere qualcosa del corpo risuscitato di Cristo. Maria Assunta è l’integrità umana, corpo e anima, che regna ora intercedendo per gli uomini pellegrini nella storia. Ella è il segno della Chiesa pellegrina. È l’anticipazione della Chiesa celeste (Lumen Gentium, 62). Maria è il segno del nostro futuro definitivo salvifico in Cristo. Nell’Assunzione il mondo è come perfezionato raggiungendo il suo scopo. Inoltre Maria coopera al nostro ultimo futuro nel Cristo integrale per attualizzarlo in noi, intercede. Dà le grazie non tanto per determinati favori terreni, ma favorisce il nostro divenire risorti nello Spirito di Cristo. Esercita la sua maternità pasquale per formarci in corpo ecclesiale del Cristo.

2. Valore del corpo nostro. Chi dà un senso è l’Incarnazione del Verbo fattosi come uno di noi. Un corpo di carne (cfr Gv 1,14) che lo mette in grado di operare nel mondo e nella storia della salvezza (Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, 468-469113). Utilizzare le risorse del corpo per lodare il Signore, cantarlo, contemplarlo. I sacramenti. Il gesto del celebrante che offre, alla mano che assolve, alla prostrazione del popolo che adora, segni di croce, inchini. Dobbiamo evitare solo che l’abitudine li vuoti. Anche la preghiera silenziosa ha bisogno del corpo. Anima e corpo all’unisono. Rientrare in noi stessi non significa fare astrazione dal corpo. Non è uno strumento da utilizzare o lasciare in disparte a piacimento; fa parte di noi stessi, ci accompagna nel nostro cammino verso Dio.

3. Cristo diventa con l’Incarnazione lo strumento per mezzo del quale l’azione divina riempie l’universo dei beni della grazia. Tutti i doni passano per il cuore di Cristo, dalla sua pienezza. Cristo ha agito in due maniere: a distanza e per contatto fisico. A distanza: Gv 4,46-54 (regale); Mt 8,5-13 (centurione); Mc 7,29-30 (siro-fenicia); Lc 17,11-14 (i dieci lebbrosi), ecc…

113 Cfr Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, Edizioni Studium Roma, vol. 1, p. 468-469. Per un contatto sensibile, più frequentemente. Tocca un lebbroso (Mc 1,41); saliva sugli occhi (Mc 8,23); tocca gli occhi di due ciechi (Mt 9,29); così a Gerico (Mt 20,34); permette che gli tocchino il vestito (Lc 8,44); tocca la bara (Lc 7,14); prende la mano della fanciulla (Lc 8,54); fa togliere la pietra dalla tomba (Gv 11,39); mette del fango sugli occhi del cieco (Gv 9,6). Ha prolungato la sua assenza per fare intravedere il valore della sua presenza fisica. L’azione per contatto non è un mezzo indispensabile, ma gli è connaturale.

5° Glorioso. L’incoronazione di Maria Santissima

1Cor 6,11: “Siete stati lavati, siete stati santificati”. Ef 2,1-6; Rm 12,1.

La consacrazione

1. La consacrazione è sempre opera di Dio. È Lui che consacra per lo Spirito Santo unico consacratore. Predestina, chiama, giustifica e glorifica (Rm 8,30). Cristo stesso è stato consacrato dallo Spirito Santo. La santificazione o consacrazione è un atto divino che rende i cristiani «santi» ossia santificati (1Cor 1,2; Rm 15,16). I cristiani non si consacrano da se stessi ma per il Battesimo e diventano proprietà delle Tre Persone, sono consegnati al Signore risuscitato e per mezzo di lui partecipano allo Spirito e alla relazione filiale con il Padre. I santificati sono chiamati ad essere santi cioè a trasformare la propria vita in un dono totale ed offerta gradita a Dio (Rm 12,1). Gesù è la sorgente e il modello della consacrazione (Gv 17,17). Gesù che “Dio consacrò in Spirito Santo e potenza” (At 10,38) diventa termine immediato della consacrazione. Si deve vivere non per se stessi “ma per colui che è morto e risuscitato per loro” (2Cor 5,15), devono essere suoi servi nell’amore (Rm 1,1; Gal 1,10; Fil 1,1), credere in Lui cioè aprirsi totalmente e fare a lui il dono della propria vita (Gv 4,39; 6,35).

2. Maria la consacrata. Si dona totalmente a Dio prevenuto oggetto del suo amore. Figlia di Sion cioè personificazione della comunità messianica (Sof 3,14-17) adombrata dallo Spirito Santo diventa il tabernacolo di Dio (Es 40,35) e l’arca dell’alleanza. Donazione: “Eccomi sono la serva”114. Rinnova la sua oblazione “quando avvenne il tempo della loro purificazione” (Lc 2,22), cioè consacrazione al divino servizio. Gesù ricorderà che egli deve stare nella casa di suo Padre (Lc 2,49). È significativa questa consacrazione di Gesù per le mani di sua Madre. Maria aveva dato la sua collaborazione alla consacrazione sacerdotale di Cristo nella sua venuta nel mondo (Gv 10,36; Lc 1,35), ora partecipa attivamente alla consacrazione sacrificale di lui che avverrà sul Calvario. E a una vita trasformata in culto spirituale Maria aggiunge la sua opera di servizio per salvare il popolo. Cana, Croce, Pentecoste.

114 Lc 1,38. 3. Consacrazione a Maria. Per la consacrazione operata in noi dallo Spirito nel Battesimo siamo stati fatti figli di Dio, fratelli di Gesù Cristo, templi dello Spirito Santo e veri figli di Maria Santissima. Come Cristo è stato generato dallo Spirito Santo in Maria così per opera sua ognuno di noi nel Battesimo diviene figlio di Dio in Maria. Quando diciamo «consacrarci a lei» non intendiamo fare noi una consacrazione, ma intendiamo riconoscere la consacrazione mariana che Dio ha compiuto in noi per mezzo dello Spirito Santo nel Battesimo. Consacrarci a Maria significa riconoscere il materno dominio di lei su di noi e sulla nostra vita, offrirci a lei con piena coscienza e libera volontà e pienezza d’amore, perché sempre più possa possederci pienamente, e totalmente operare in noi come Madre, Maestra e Regina. Vedere Maria che per volontà di Dio è stata associata a Cristo come Madre e a collaborare all’opera della Redenzione in funzione materna. Noi incorporati in Cristo che è nato da Maria. Al nostro Battesimo Maria era presente. La consacrazione è la presa di coscienza della missione di Maria, della sua presenza. Sarò fedele al mio Battesimo. La consacrazione è opera di Dio nel Battesimo. Solo lui può rendere sacri. La nostra consacrazione come quella di Maria e con quella di Maria ha carattere di risposta. La Chiesa non può essere consacrata che imitando Maria. Tre compiti che derivano dal Battesimo. Consacrarsi è rinnovare e ratificare l’alleanza con Dio ivi avvenuta. Ufficio sacerdotale, ufficio profetico, ufficio regale.

4. Effetti della consacrazione (Montfort): a) conoscenza e valutazione sapienziale di sé, b) partecipazione alla fede di Maria, c) maturità cristiana, d) grande confidenza in Dio e Maria115.

115 Cfr SAN LUIGI GRIGNION DA MONTFORT, Trattato della vera devozione a Maria, parte III, 213- 225.

5° Glorioso

La Devozione a Maria Santissima

1. Devozione: dedicare, attendere, votarsi. Consacrarsi all’amore. Impegnarsi ad onorare e glorificare la Beata Vergine. Prontezza nel servizio, nella donazione, in tutto l’atteggiamento, nella preghiera, nelle virtù, tutto sotto lo sguardo di Maria, per fare piacere a Lei in tutta la vita. Prontezza di volontà. Intimità mariana che porta ad un’unione più profonda con Dio.

2. Tre linee: ◦ intellettuale, completare la conoscenza; ◦ spirituale, cioè fede e umiltà; ◦ d’azione, servire la Beata Vergine. a) Intellettuale. Il posto della Beata Vergine. La grandezza, i privilegi, le virtù, la presenza nella santità. b) Spirituale. Non si può fare i superbi con la propria Madre. Si è accostata preferibilmente ai bambini. Fede semplice e forte. c) Servizio. Farla conoscere ed amare. Come la Chiesa ha introdotto il suo nome sempre nella Messa. Pellegrinaggi. La devozione è mezzo per la perfezione che consiste nel tenere la nostra volontà completamente unita alla volontà di Dio, fino a non volere più se non quanto vuole Dio, si che in tutto e per tutto il movimento dell’anima sia solo la volontà di Dio. Per questo l’anima si deve svuotare di tutti i suoi attacchi volontari sia di peccati mortali e veniali o anche di semplice imperfezione. A somiglianza di Maria la vera carità.

3. La devozione si basa nel conoscere il suo Cuore. A Cana è la causa per cui i discepoli credettero in Gesù. Ella portava le parole di Gesù e condivideva profondamente. Sapeva di essere tra l’onnipotenza di suo Figlio e la nostra impotenza, mediatrice. I Magi trovarono Gesù con Maria. Non si trova mai Gesù senza trovare anche Maria; anzi lo si trova con Maria e per mezzo di lei. Proprio perché Dio ha voluto che il Verbo si incarnasse per mezzo di Maria. Per ricercare Gesù camminiamo sulla via di Maria avendo fede nella sua missione di Madre di Dio e Madre nostra. Il Signore si è scelto l’abitazione in Maria. Dio dove è presente opera. Per mandare suo Figlio ha condotti i tempi a maturità. Non si giunge alla maturità di figli di Dio – gratia secundum mensuram donationis Christi116 – senza Maria. Se è vero che il Padre è sempre in attività per formare Cristo in noi, è vero che Maria è sempre instancabilmente in attività per la stessa opera. Collaborazione di servizio. Vedi Maria Mediatrice, ciclostilato (176117).

4. La vita «mariaforme» significa la vita del figlio conformata completamente a quella della Madre. Imitazione e trasformazione in Maria, nel desiderio di seguire in tutto il suo volere. In tutto si deve avere lo sguardo rivolto a Maria per seguire con prontezza e gioia quanto lei gradisce, e fuggire quanto dispiace. La vita mariana è quella di fedeltà a Maria. Seguire la grazia, vivere nel regno di Maria, dipendere dalla sua azione materna, accogliere il flusso di misericordia di cui essa è mediatrice. La vita in Maria, per Maria (Rivista di Vita Spirituale, 84-4).

116 “[A ciascuno è stata data] la grazia secondo la misura del dono di Cristo” (Ef 4,7). 117 Cfr GIOVENTÙ FEMMINILE DI AZIONE CATTOLICA, Corso Dirigenti anno 1961-1962. In quel contesto si era invitati per la parte formativa a fare riferimento al testo “Maria Mediatrice”, scritto dal vescovo Beniamino Socche.

Il Rosario

1. Il cristiano deve rivestirsi di Cristo, conoscerlo, approfondire il suo insegnamento, amarlo. Il Rosario è via a Cristo, perché ci fissa in Cristo nei quadri della sua vita, non solo con Maria, ma come Maria. L’oggetto di fede che il Rosario inculca è tutto il Credo, ma in modo prevalente la divinità di Cristo. “La virtù del Rosario sta nello speciale modo con cui considera i misteri, poiché tutti i nostri pensieri attorno a Lui (Cristo) sono intrecciati al pensiero di sua Madre, e nelle relazioni tra Madre e Figlio ci vien posta innanzi la S. Famiglia, la casa in cui Dio visse il suo amore infinito” (Newman). Nel Rosario la Madonna ci appare come vera socia Christi118 nell’opera della Redenzione. Dall’Incarnazione all’Ascensione fino all’Assunta. Ci può essere migliore guida di una Madre al Figlio? E ci può essere più sicurezza nel cammino verso Betlem, il Calvario e il Risorto che con Lei? Il triplice momento del piano salvifico: l’economia della Incarnazione, della Redenzione e della Santificazione. L’economia dell’Incarnazione119: a) rivelazione del decreto del Padre; b) manifestazione degli effetti della grazia del Verbo Incarnato per mezzo di Maria; c) apparizione del Verbo in carne mortale; d) offerta totale al Padre del nuovo ed eterno Sacerdote nella Presentazione; e) vita nascosta del Figlio di Dio sulla terra. Economia della Redenzione presentata nei misteri dolorosi che ci fanno assistere ai momenti tragici dell’immolazione redentiva (e di Maria con lui). a) Agonia nell’orto e il tradimento proprio nella notte in cui ci aveva amato fino all’estremo con l’Eucarestia e il Sacerdozio; b) cattura e condanna e la flagellazione; c) coronazione di spine, Re dei re e Signore dei signori; d) il viaggio al Calvario;

118 Nell’enciclica Mystici Corporis Christi (29 giugno 1943) Pio XII precisa il posto della Vergine nel Corpo mistico di Cristo presentandola come alma socia Christi, cioè Madre associata al Figlio in tutta l’opera redentrice. 119 I seguenti elenchi alfabetici (a-b-c-d-e) fanno riferimento al primo, secondo, terzo, quarto, quinto mistero di Gioia, di Dolore e di Gloria in cui era suddivisa la preghiera del Santo Rosario nel momento in cui don Pietro scrive il presente quaderno. e) la crocifissione e la morte che lo farà conoscere “veramente figlio di Dio” dal centurione (Mc 15,39) e dava inizio all’abbraccio di Cristo al mondo (Gv 12,32). Economia della Santificazione. Cristo ci svela che attraverso i misteri della gloria vengono applicati i frutti della Redenzione e la nostra vita è proiettata, soprannaturalizzata dalla grazia oltre i confini del tempo e della morte verso l’eternità beata con Cristo e con Maria. a) La risurrezione segna la vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato. Morire e vivere con lui (Battesimo). b) Ci richiama alle realtà celesti. c) Ci pone in contatto col Santificatore e con la Chiesa. d-e) Ci trasferiscono nel regno dell’amore, nella piena fioritura del germe divino immesso in noi dalla grazia, nella più totale comunione dei Santi. La vita della Madre si svolge riproducendo quella del Figlio. Non vi è mistero nella vita di Gesù che non abbia il suo riflesso nella vita di Maria. Sono congiunti sempre nell’ansia, nell’umiliazione, nel dolore, congiunti anche nella gloria. Gesù risorge e ascende; Maria rivive e viene assunta, salutata Regina. (Palazzini, 175120)

2. Stima del rosario perché istruisce e vivifica la fede, è guida alla vita cristiana, ottiene grazie spirituali e materiali per l’individuo, la famiglia e la Chiesa. “Con il Rosario si può ottenere tutto. È una lunga catena che ci unisce alla Beata Vergine. Ella non può dimenticare i suoi figli che senza interruzione ripetono le sue lodi. Il Rosario sale come incenso ai piedi dell’Onnipotente” (Santa Teresa del Bambin Gesù). È una preghiera semplice, contemplativa, catechetica, creativa. È preghiera di maturazione cristiana. Un roseto d’amore. Una meditazione sul Vangelo. Maria è figura biblica. È preghiera delle ore difficili. “Si tratta ora di una cosa difficile, si tratta di atterrare l’antico nemico, il Maligno, che è nella completa esaltazione della sua potenza. È dunque necessario che la santa consuetudine di recitare il Rosario sia pienamente e fedelmente conservata” (Leone XIII). È preghiera che ci conduce a vivere con due Persone vive. “Abbiate in voi gli stessi sentimenti ecc...”121. Ci porta a conoscere Gesù e ad assimilarci a Lui (Gv 17,3). Vi sono due conoscenze, una intellettuale e una del cuore: questa, sì, vive. Chi meglio della Madonna può rivelarci il Cuore di Gesù? Lei ci conduce alla sua conoscenza, svelarci i misteri. Non c’è atto del Cuore di Gesù che non abbia avuto risonanza in Lei. Ci illustra i misteri e ce li fa amare, ce li fa rivivere.

120 Cfr PIETRO PALAZZINI, Il Rosario nell’Esortazione Apostolica sul Culto Mariano, in: L’Osservatore Romano, 18 maggio 1974. 121 Fil 2,5. È la sposa dello Spirito Santo. “Quando lo Spirito sarà venuto vi insegnerà ogni cosa”122; è proprio lo Spirito che formerà i nostri cuori perché siano simili a Gesù e a Maria. È il desiderio di Maria Madre. Il Rosario nutre la fede, ravviva la speranza, riaccende la carità. La Bibbia racconta, la Liturgia celebra, il Rosario contempla.

3. Come dire il Rosario. È preghiera vocale e mentale. Impegna l’uomo nella parola, nel colloquio con Dio. La ripetizione delle «Ave» è solo la forma esteriore che avrà lo scopo di rendere il movimento interiore più calmo e più pieno. “È quasi il letto del fiume nel quale scorre la preghiera” (Guardini123). Mentre sul labbro fioriscono le «Ave» la mente spazia in un clima di gaudio, dolore, gloria nelle scene evocate. Il cuore accompagna la mente. “L’amore ha una parola sola che detta sempre, non si ripete mai” (Lacordaire). “L’intelligenza ha noia delle ripetizioni. Il cuore gongola” (De Luca124). C’è una preghiera che non ha bisogno di parole, si esprime nel silenzio, e ce ne è una che ha bisogno di formule. La ripetizione è a servizio della contemplazione. Ci sentiamo chiamati a meditare i misteri della nostra salvezza ma sentiamo che non siamo capaci, chiediamo aiuto a Maria per vedere con i suoi occhi e amare con il suo Cuore.

4. Il Rosario e l’Eucarestia. La recita del Rosario è mezzo efficace per prepararsi a partecipare più profondamente all’Eucarestia e ancora per rafforzare le grazie ricevute. È un ostensorio che concentra la devozione sull’Eucarestia. Un parallelismo tra la ripartizione del Rosario e i tre aspetti dell’Eucarestia. I gaudiosi con la presenza, i dolorosi con il Sacrificio, i gloriosi con la Comunione. Gaudiosi. Il Verbo si è fatto carne; è ancora presente nell’Eucarestia. Maria il primo tabernacolo. Dolorosi. Con Maria sul Calvario. Offrire i sacrifici nostri a gloria della Santissima Trinità. Gloriosi. Riceviamo nella Comunione Gesù Risorto. Carità e Chiesa.

122 Cfr Gv 14,26. 123 Cfr ROMANO GUARDINI, Il Rosario della Madonna, Morcelliana, 1945, pag 19. 124 Cfr GIUSEPPE DE LUCA, Scritti sulla Madonna, Edizioni di Storia e Letteratura, 1972, pag 105.

Gesù e la Donna

Gal 4,4: “Dio mandò il suo Figlio, nato da donna”.

1. Ha scelto Maria. Ella accetta e realizza una piena adesione alla volontà di Dio. E realizza se stessa: la fecondità di madre e la consacrazione verginale (Lc 11,28). È figura della Chiesa sposa e vergine (Ef 5,23). Gesù l’ha fatta grande, sua Madre e nostra Madre.

2. In Maria Gesù ha onorato tutte le donne. Donne dell’Antico Testamento: Eva, Sara, Rebecca, Maria sorella di Mosè, Debora, Giuditta, Ester, la madre dei Maccabei. Donne nel Vangelo: Elisabetta, Anna profetessa, Maria e Marta di Betania, la Cananea, la peccatrice, l’adultera, emorroissa, Maddalena, la vedova di Naim, la madre dei figli di Zebedeo, la suocera di Pietro, la donna rattrappita, l’obolo della vedova, parabola del giudice iniquo, la donna della dramma e del lievito, le tre Marie (Gv 19,25). “Gioisci, figlia di Sion” (Sof 3,14). Comprende e benedice le donne, penetra nel loro cuore senza mai umiliarla, gradisce la loro opera, accetta che lo seguano (Lc 8,1 sq.), confida la missione dell’annuncio (Gv 20,17). Le difende: la peccatrice da Simone, l’adultera, Maria di Betania contro Giuda. Sa scoprire il bene nascosto in loro, lo mette in evidenza, lo elogia e lo addita all’esempio e alla ammirazione: Sete di giustizia: vedova e giudice iniquo (Lc 18125). Povertà e economia: dramma perduta126. Laboriosità: il lievito127. Fedeltà: vergini prudenti128. Fede: emorroissa (Mt 9,22129). Costanza: Cananea (Mt 15,24130). Carità: obolo della vedova (Mc 12,43131). Carità: vedova di Sarepta (Lc 4,26132). Le innalza rivendicando la missione di sposa e di madre: Aiuto, complemento, compagna dell’uomo, non serva.

125 Lc 18,1-7. 126 Cfr Lc 15,8-10. 127 Cfr Mt 13,33. 128 Cfr Mt 25,1-12. 129 Cfr Mt 9,20-22. 130 Cfr Mt 15,22-28. 131 Cfr Mc 12,41-44. 132 Cfr Lc 4,25-27. Unità del Matrimonio. Propter hoc dimittet ecc…133 (Mt 19,5). Parità. Omnis qui vident mulierem ecc…134 (Mt 3,28). Indissolubilità. Quod Deus coniunxit ecc…135 (Mt 19,6). Santità. Viri, diligite uxores136 (Ef 5,25). Protezione della maternità. Sinite parvulos137 (Mt 19,14). Ne ha fatto una collaboratrice per il Regno di Dio ordinando al bene sociale la sua capacità di amare e di donarsi, la complessa ricchezza dei suoi doni fisici, morali, spirituali; scoprendo e rivelando la bellezza di una virtù nuova, la Verginità, dono offerto a Dio, propter regnum caelorum138 del proprio corpo: castità perfetta, della propria anima: consacrazione a Dio (superiore al Matrimonio). Porterà il suo esempio per spiegare la brevità del dolore e la gioia del cristiano: Mulier, cum parit139 (Gv 16,21).

3. Esempi da sviluppare: a) La Samaritana e il dono di Dio: quello della fede, della grazia, l’amore (Gv 4). b) La Cananea e la fede viva, spirito di fede (Mt 15,22). c) La peccatrice e il ritorno a Dio (Lc 7,36). d) Erodiade e il fango del peccato (Mc 6,14). e) La Vedova di Naim e il dolore (Lc 7,11). f) L’Adultera e la misericordia di Dio (Gv 8,3). g) Betania e la vita interiore (Lc 10,38). h) L’emorroissa e l’Eucarestia (Lc 8,42). i) La madre dei figli di Zebedeo e la vocazione (Mt 20,21). l) Le donne di Gerusalemme e la Passione (Lc 23,27). m) La Maddalena e l’amore per Gesù (Gv 20,11).

4. Con la sua carica di amore Maria è un modello altissimo di madre, di sposa, ma anche semplicemente di donna. In lei la dignità della donna viene elevata al di sopra di ogni normale livello. Maria è donna, pienamente donna; è “benedetta tra le donne”140; è il modello, è la garanzia della vera grandezza femminile. È la forma specifica di essere donna. Dio ha espresso in modo meraviglioso la dignità della donna nella storia della salvezza assumendo la propria carne da Maria Vergine, che la

133 “Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola”. 134 “Chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. 135 “Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi”. 136 “E voi, mariti, amate le vostre mogli”. 137 “Lasciate che i bambini…”. 138 “… per il regno dei cieli” (Cfr Mt 19,12) 139 “La donna, quando partorisce, …”. 140 Lc 1,42. Chiesa onora come Madre di Dio e chiama nuova Eva proponendola come modello della donna redenta. La dignità della donna è stata riconosciuta nella stessa devozione filiale verso la Beata Vergine. In lei la liberazione riceve il suo significato autentico, è la liberazione da un male: dallo schiavismo di essere soggetto e oggetto dell’edonismo, di essere considerata come merce o come servetta di un autoritarismo; è la liberazione per qualcosa di grande, per una donazione a Dio, alla famiglia, agli altri, per una generosità di cui soltanto la donna è capace. La donazione di Maria è quindi modello e misura della dignità della donna in famiglia e altrove: è la misura della liberazione della donna che non si realizza nell’egoistica chiusura in se stessa nemmeno nell’imitazione del maschio, ma nella crescita della genuina femminilità (176).

5. A Santa Bernadette che aveva visto la Beata Vergine presentavano sempre nuove immagini, ma ella sempre diceva: “Non è così, non è così”. Chi può riconoscere qual è il suo volto se non i santi in Cielo? Ma l’immagine migliore e quella che apprezza è costituita dalla donna che imiti le sue virtù, dalla donna che viva il mistero di Maria.

L’Apostolato

1. Gesù il missus a Deo141: “Io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare” (Gv 12,49). Si diventa membri effettivi del Regno collaborando; accogliere con fede le sue parole che sono spirito e vita (Gv 6,63), di eterno valore (Lc 21,33), proprie del Padre (Gv 17,8), operano quanto importano (Mt 5,16); partecipare con il Battesimo e Eucarestia e altri sacramenti (Gv 17,14). Devono essere luce del mondo e sale della terra (Mt 5,13). Sono le membra del Corpo Mistico.

2. Maria Santissima apostola. Collaborò nella vita di Gesù sia privata che pubblica. Per trent’anni gli fu vicina consapevole di cooperare alla preparazione del suo compito: “Non sapevate che io debbo occuparmi nelle cose del Padre mio?” (Lc 2,49). Presenza silenziosa che crede e che ama: intesa di pensieri, di affetti, di gioia e di dolore. La visita ad Elisabetta non fu una visita di pura cortesia, ma un servizio: portò lo Spirito Santo, la grazia e la gioia grande. A Cana sentì di agire perché sa di essere compartecipe e chiede l’anticipo. Meditare il Magnificat che dice tutta la sua consapevolezza. Un apostolato «materno» che vuol far conoscere e amare suo Figlio agli altri figli. La Chiesa la chiamerà: ausiliatrice, soccorritrice, consolatrice, potente, avvocata, rifugio142. Presentazione, Croce, Pentecoste. Associata a Cristo salvatore in tutto l’arco della salvezza dal suo inizio al suo termine: associata in ordine a tutti i doni della redenzione e a tutti i redenti (Vaticano II143). Associazione universale perenne. Il suo ufficio di Madre sul piano della grazia, nella sua preparazione, nel suo sviluppo, nel coronamento.

3. Il nostro apostolato. “Una vera devozione a Maria non può essere tutta ripiegata su se stessa, passiva, inerte, senza effetto nella vita del prossimo. Amare è agire. Se la devozione a Maria non obbliga a lavorare per lei, a dedicarsi senza misura, a essere eroici, non posso credere che sia sincera. Se si ama Maria se ne condivide la passione per le anime e si va verso di loro” (Frank Duff). Vocazione cristiana è per sua natura vocazione all’apostolato. Deriva dalla carità e dalla incorporazione.

141 “Mandato da Dio”. 142 Cfr Lumen Gentium, 62. 143 Cfr Lumen Gentium, 53, 58, 61. Chi ama Dio, ama l’autore della grazia e della salvezza: ama la stessa volontà divina di salvezza universale. Vivere il Battesimo è agire in qualità di membra e unirsi a Cristo Redentore. Essere battezzati significa mettersi a servizio, è trasmissione della vita di Cristo. “Pur essendo libero da tutti mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero” (1Cor 9,19). Come Maria ognuno è diventato portatore di Cristo. Deve trasmettere questa ricchezza ogni giorno. (Cfr Lumen Gentium, 11; Apostolicam Actuositatem, 3). La devozione a Maria non ha senso se non è apostolica. L’unione con Maria è una via breve, diretta; acquista il suo stile. La vita interiore è l’anima di ogni apostolato.

(1) Esercizi Spirituali ai Diaconi Saint Nicolas, 15-16-17 Agosto 1987

1 Meditazione. Sof 3,14 sq. Maria Figlia di Sion. Personificazione di tutto il popolo di Dio. I poveri di Dio. Quelli che aspettavano tutto da Dio e pronti a fare la sua volontà. Anche noi i poveri: distaccati, pieni di desiderio. Fare gli Esercizi così. Ascoltare la sua parola e il suo intervento. Maria nuova arca su cui si è posato Dio. Nostra speranza e nostro modello. La gioia espressa dal profeta deve essere anche nostra. La liberazione da eventuale mediocrità e l’accoglienza. Ciò che vuole il Signore adesso. Per essere poveri, umili e desiderosi del regno. La diaconia di Maria.

2 Meditazione. Omelia nella Messa dell’Assunta. Beata tu che hai creduto144. Beata perché si è lasciata condurre dalla volontà di Dio. Tutta la vita ha sofferto: Regina dei Martiri. Fino al Calvario e oltre. La terra di esilio. Protettrice e esempio. Anche noi sentire la realtà della vita. Saper offrire, saper donare. Ciò che ci ha impedito. Crescere il nostro desiderio di Cielo.

3 Meditazione. Annunciazione. Credere all’amore di Dio, 1Gv 4,10. Le manifestazioni di Dio parlano di amore. L’Incarnazione somma prova di amore. L’amore di Dio, l’amore di Maria. La nostra vita risposta di amore. Vale solo così. Quale grado e quale estensione. La preghiera, le virtù quotidiane. Vincere la mediocrità e l’abitudine. Realizzare una amore vero, maturo. Quali gli ostacoli. Is 42,1.

4 Meditazione. Visitazione. Gli ostacoli all’ascolto di Dio. Gv 5,17. Il Padre opera. Visitazione tappa del cammino della salvezza. Maria persona vivente (non più l’arca) porta Dio e la sua salvezza. Maria docile allo Spirito Santo ci è modello. Dobbiamo accogliere l’azione dello Spirito. Il rifiuto porta all’accecamento.

144 Cfr Lc 1,45. Vi sono diverse devozioni. Vi è l’ottusità quando non si accoglie bene la verità del Signore: si è superficiali con meditazioni formali e vuote. Abituati alla parola non impressiona più e non ci cambia. Vi è la sordità quando non si ascolta che se stessi e ci si chiude nel proprio mondo. Vi è la durezza del cuore. Per la continuità degli stessi peccati. Rivedere la nostra spiritualità e decidere.

5 Meditazione. La vita interiore. La nascita a Betlemme. Ef 4,12 sq. È venuto per darci la vita e sovrabbondante. Che cosa si intende con la parola: vita. Vita soprannaturale in che cosa consiste. La parte nostra di collaborazione. Il desiderio e la pratica attrazione. Vita matura: incorporazione a Cristo e configurazione. La crescita ha le sue leggi. Carità perfetta. Esame di coscienza. Le difficoltà. Perché il seme trova ostacoli a crescere. E perché anche se dà frutti li dà scarsi. Solo il trenta (Mc145). La confidenza.

6 Meditazione. Omelia nella Messa della XX° dell’anno. Mt 15,21-28. La cananea. Ha avuto fede perché ha avuto umiltà. Ha accettato il suo posto. L’esempio di una pagana. Umiltà verso Dio, accettando la sua volontà e i cambiamenti inattesi e improvvisi. Umiltà verso noi stessi, non sopravvalutando le nostre forze. Umiltà verso il prossimo. Vedendolo come è secondo la fede e non secondo l’umano. L’esempio di Gesù. Il suo servizio.

7 Meditazione. 1° Doloroso. Unione con Gesù. Lc 22,39; Gv 10,17-18. Gesù ha voluto soffrire. Per amore al Padre e per noi. Contemplare il suo amore e entrare in comunione, per noi ha fatto tutto e dobbiamo ricambiare con l’amore. Conoscere Gesù. Avere i suoi desideri e i suoi sentimenti, pregare con lui e collaborare alla sua opera. La povertà di certe nostre preghiere. La paura di condividere con Lui. Necessità di migliorare la preghiera. Realizzare una profonda comunione.

8 Meditazione. 2° Doloroso. La preghiera diffusa. Lc 22,63; Gv 19,1. Il volto di Gesù: oltraggiato e colpito. Non lo dobbiamo mai dimenticare; contemplarlo. La presenza di Dio: realizzarla vivendo attraverso la natura la sua opera di Creatore. Ricordando la sua perfezione: “Cammina davanti a me”146. Noi abbiamo la Messa memoriale della Passione. La centralità della morte del Signore. Vivere la Messa nel giorno. Da una Messa all’altra. Come partecipare avendo davanti agli occhi la Passione. Il mistero pasquale ci ricorda il suo amore e la nostra partecipazione alla salvezza universale.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La santificazione delle cose ordinarie. Gv 20,1. La grazia e la forza della Risurrezione. La consacrazione nostra per il Battesimo, partecipare allo Spirito e alla relazione filiale al Padre. La consacrazione alla Madonna è riconoscere il nostro essere figli e il suo posto nell’opera della redenzione e della santificazione. Con la Risurrezione ci viene dato il potere di trasformare tutto e di elevare tutto a grazia e ad amore. Seguire Cristo in tutta la vita e nelle diverse circostanze. Vita umile, nascosta, povera, ma davanti a Dio grande e degna di gloria. 2Cor 6,1 sq. Dono totale a Dio (Rm 12,1 sq).

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il nostro programma. At 1,4 sq. a) Sarete battezzati in Spirito Santo. Realizzarsi in Lui che ci ha creati. Diventare autentici. Proprio noi, nelle nostre personalità. Unirsi a Lui, ascoltarlo, seguirlo. b) Conformarci a Gesù. Nel Cielo è per noi. Mi sarete testimoni147. c) Portare le nostre virtù verso la perfezione. Non sgomentirci delle nostre miserie. Vincere in Lui e con Lui

11 Meditazione: 5° Glorioso. La devozione a Maria. Eb 10,19. Maria Regina del cielo e della terra. Il grande e unico Sacerdote e Mediatore è Gesù che nel suo sangue ci ha redenti. Ma è Gesù che ci ha dato il dono meraviglioso che è Maria. Ha voluto che la Madre sua fosse anche la nostra. L’ha colmata di tutti i doni, l’ha resa adatta a essere la via per giungere a Gesù. Ecco il perché della devozione. Deve essere illuminata cioè basata sui veri principi. Deve essere ricca di rispetto e di amore. Deve essere attiva e testimoniata.

146 Gen 17,1. Allora daremo frutto e non come la vigna di cui parla Isaia che dà uvaccia148.

148 Cfr Is 5,2. 4.

(2) Esercizi Spirituali alla Comunità della Risurrezione Saint Nicolas, 19-20-21 Agosto 1987

Introduzione sera precedente. Sof 3,14. La Figlia di Sion. Maria Santissima faceva parte dei poveri di Dio. La sua attesa, la sua speranza, la povertà, l’adesione alla volontà di Dio. Sentimenti che dobbiamo far nostri, specialmente nel tempo degli Esercizi. L’attesa, il silenzio, il desiderio, l’anelito alla santità. Mediteremo il Rosario per entrare nei misteri di Gesù con l’aiuto di Maria. Ognuno faccia il programma di questi giorni guardando alle proprie difficoltà e difetti.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La santità. Quell’«essere santi». 1Gv 4,10. Tutto è amore nell’Incarnazione. L’amore di Dio, di Gesù, di Maria. Invita all’amore. La santità. In che cosa consiste. Come si attua. Lo stupore dell’amore tradotto nelle opere. Il nostro quotidiano: Is 42. La confidenza: Mc 4,38. Il cuscino del rematore149.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. L’ascolto della parola. Lc 1,31; Gv 5,17. La Madonna collabora subito e in pienezza. È una tappa del cammino della salvezza. Maria opera perché ama. Attenta e docile alla parola. In lei la parola ha realizzato i suoi più grandi prodigi. In tutte le forme e le circostanze. Come è accolta da noi, deve essere la roccia, la luce (Sal 118). Esame sulla meditazione che deve essere decisiva e forte.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. La vita interiore. Ef 4,12sq. Maria ci ha dato la vita dandoci Gesù. Il gaudium magnum150. In che cosa consiste la vita interiore. Come si accresce. La progressività dinamica. Gli ostacoli. Le ottusità, la sordità, la durezza del cuore. Come si vincono. Il trionfo sulla tentazione del fariseismo. La forza delle revisioni.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. La confidenza.

149 Cfr Mc 4,38. 150 “… una grande gioia” (Lc 2,1). Lc 2; At 12,1: liberazione di Pietro. Gesù si offre. Maria Santissima si associa. Tutto un dono e una disponibilità totale. La volontà di Dio con quanto presenta. Gioia e dolore. Gli imprevisti. Il piano di Dio su ciascuno di noi. Aderire, collaborare. Umiltà. Grande confidenza e serenità. Credere negli aiuti divini. La sicurezza a essere amati e che tutto è grazia.

5 Meditazione. 1° Doloroso. La tristezza del peccato. Mc 14,32. Partecipare alla tristezza di Gesù. La mancanza di amore e i compromessi. La necessaria decisione e purificazione. Lottare molto perché ci sia l’eliminazione completa. Con serenità e con fede. Confessione. Bisogna eliminare anche il più piccolo peccato veniale. Dobbiamo saperci giudicare. La santità di Maria.

6 Meditazione. 2° Doloroso. La fortezza e l’ascesi. Lc 22,39. Il tormento di Gesù. Il suo volto. La necessaria prova. Il nostro amore. La nostra testimonianza. La virtù cardinale della fortezza. Il dono dello Spirito Santo. L’ascesi cristiana. Sapersi dominare. Come crescere nella fortezza con la preghiera, l’Eucarestia, la Confessione, la direzione spirituale, l’amicizia. La Beata Vergine turris davidica151.

7 Meditazione. 3° Doloroso. La Santa Messa. Mt 27,27. Come è trattato Gesù e come è coronato. Gesù continua la sua Passione perché anche ora nella Eucarestia sembra sia onorato, ma dai cattivi cristiani è preso in giro nella sua regalità e maltrattato. Si va a Messa e si è indifferenti alla sua Passione. Si fa la Comunione sacrilegamente o freddamente. Come durante la Messa vivere il mistero della Passione e Morte. Come realizzare una Comunione fervorosa. Avere gli stessi sentimenti di Gesù. Fil 2152.

8 Meditazione. 4° doloroso. La carità comunitaria. Mt 27,32 sq. Per non essere legno secco seguire Gesù e vivere come Lui. La nostra vocazione: è di santità, di chiamata alla perfezione. Si è in comunità per questo. La carità e le virtù evangeliche. In questa luce vedere il progresso delle virtù di povertà, di castità e di obbedienza.

151 “Turris davidica – Torre di Davide” (Litanie lauretane). 152 Cfr Fil 2,5. 9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20,1 sq. Cercare. La ricerca degli apostoli e di Maria. La preghiera è amore cioè desiderio ardente della persona amata. È ricerca. Migliorare la qualità. Insistere perché ci sia sempre un progresso. La diverse pratiche di pietà. La meditazione.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4 sq. Nella luce dell’Ascensione vediamo come dobbiamo realizzare i propositi. Libertà, umiltà, confidenza, perseveranza. Scendere nel concreto.

(3) Esercizi Spirituali ai Gruppi “Fortezza del Signore” e “1° Superiore” Casone, 30-31 Agosto /1 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. Mt 3,1 sq. “Convertitevi”. La Parola di Dio, la sua preziosità e la sua importanza. Questi giorni sono dati per questo. La disponibilità e l’impegno. Parla il Signore! Proprio a te! Il silenzio di ascolto. La riflessione. La preghiera. Non essere falsi. Il rimprovero di Giovanni. Che cosa vuol dire: convertirsi. Le meditazioni saranno sulla Madonna e i misteri del Rosario. Invocazione nella fiducia alla Beata Vergine.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. Il senso dell’esistenza e la fede. Lc 1,26. La salvezza. Dio ci ama. Solo da Lui viene la vera spiegazione della vita. Infelicità di chi non conosce e di chi rifiuta. Vita e morte. La fede è la luce. Dà spiegazione di tutto. La fede deve crescere e maturare. La fede superficiale e bambina. Esame sulla fede. È una cosa personale e forte. Come crescere. Il progetto di Dio e la sua chiamata. La corrispondenza nelle opere.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. L’uso delle creature. Lc 1,39. Maria obbedisce e va da Elisabetta. Riceve e dà e sa fino alla perfezione usare quello che Dio le ha dato. I doni ricevuti da Dio. Tutto è dono: le qualità naturali personali e soprannaturali, le creature che ci circondano. Saper vedere e obbedire a Dio creatore e santificatore. La tentazione di un piacere sbagliato e considerato come meta. Il piacere, mezzo per potere servire meglio Iddio e vivere di Lui. L’esame di coscienza come mezzo. La personalità da farsi.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. L’amicizia con Gesù. Lc 2,6 sq. “Vi annunzio una grande gioia”. È Gesù; la sua venuta tra di noi. L’amore di Dio e il suo meraviglioso dono. Capire e vivere la Redenzione. Chi è per te Gesù. Conoscerlo, amarlo, seguirlo. L’ideale. Che cosa ci ha portato. La grazia santificante. La sua preziosità. Essere figli di Dio. L’amore della grazia. Il saper difendere la grazia. Comportarci in tutto da veri figli di Dio. I pericoli, la lotta. La gioia di vivere il Battesimo. Amare con Gesù il Padre e servirlo. La Madonna e la sua opera. È lei che dà Gesù. 4 Meditazione. 4° Gaudioso. Il peccato. Lc 2,22 sq. Gesù si offre come vittima. E morirà per scontare i nostri peccati. La misericordia di Dio. La nostra responsabilità. La vergogna del peccato e la ribellione a Dio. Conoscere e valutare il peccato grave, e sentire che cosa si perde e che cosa si rischia. Il giudizio di Dio. La Morte. Che cosa è l’inferno, verità di fede. L’amore a Dio vince tutto. Esame di coscienza sulle proprie debolezze. Farsi una coscienza vera e sicura. L’importanza della formazione della coscienza: i mezzi. Non conservare dubbi nocivi ma risolvere rapidamente.

5 Meditazione. 1° Doloroso. La Confessione. Lc 22. Gesù ha preso su di sé i peccati e ci ha ottenuto la misericordia. La facilità del perdono. Il sacramento del perdono. Il grande dono. Le condizioni per l’efficacia del Sacramento. Rivedere ogni singola condizione. Il dolore soprannaturale. Come ottenerlo. La sincerità e la lealtà. La Beata Vergine ci è vicina e ci aiuta mirabilmente. Confidenza e coraggio. La gioia e la soavità delle buone confessioni. Pregare con fede.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La purezza. Mc 14,63; 15,13. Come è stato trattato Gesù nel suo adorabile corpo. Come si è dato per la santificazione nostra, di tutto il nostro essere anima e corpo. Dio ci vuole totalmente nell’equilibrio e nel dominio di noi stessi. Perché della purezza. Motivi naturali e soprannaturali. Come si gioca tutta la vita e la fede. Le deviazioni nell’impurità. Virtù di difesa. Da quali cose difendersi con generosità e con umiltà.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La fortezza e l’ascesi. Mt 27,32. Il Cireneo. Portare la Croce con Gesù. La legge della lotta e dello sforzo. Non si riesce se non così. La formazione della volontà. La personalità cristiana. La virtù della fortezza. Ciò che ha detto Gesù: la porta stretta153, il chicco di grano154, “Se il tuo occhio ti scandalizza ecc...”155. La pazienza e l’impegno. Gli aiuti. Lo spirito di sacrificio. Come applicarlo.

153 Cfr Lc 13,24. 154 Cfr Gv 12,24. 155 Mc 9,47. La direzione spirituale. Che cosa è. Come volerla e praticarla. I benefici che si ricavano. Come dobbiamo proporci di fare la volontà di Dio. La Beata Vergine, la donna forte. Preannunciata, ha vinto sempre e aiuta a vincere.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19,25 sq. Il mistero pasquale centro di tutto. Il memoriale della Messa. Il sacrificio. Che cosa è; per quali fini viene offerto. Il dramma e l’amore. La Messa come partecipazione. La consacrazione. La comunione. Come prepararsi e come stare uniti e ringraziare. La Messa della domenica. I danni di una presenza superficiale e esteriore. L’impegno primario di studio e di vera devozione. Particolarmente la liturgia eucaristica. Comprendere i diversi Canoni, i sentimenti conformi alla fede.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La Meditazione. Lc 24156. I discepoli di Emmaus. Il nostro cuore non era ardente ecc…157. Che cosa è la meditazione. La parola di Dio e la sua grandezza e necessità. Modo di farla. Su che cosa insistere. Le idee, il seguire Gesù e ascoltarlo. La costanza, il tempo, la durata, il proposito pratico. La Beata Vergine modello e aiuto.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. Lc 24. “Alzate le mani ecc…”158. La missione. Il piano di vita. Volerlo realizzare con pienezza e decisione. Otto punti: 1) Devozione alla Beata Vergine. L’Ave Maria, il Rosario, le feste, i cinque sabati. 2) La preghiera quotidiana, la meditazione. 3) La santificazione della festa. Messa e Vespri. 4) La confessione e la direzione spirituale. 5) La virtù da conquistare nell’anno. 6) La posizione in casa. 7) Comportamenti a scuola. 8) Il Gruppo e l’amicizia.

Programma del gruppo “Fortezza del Signore”: Liturgia: assistere insieme nei banchi, fraternità. Purezza: distinguersi come gruppo. Adunanza: la Santa Messa, approfondimento. Del gruppo di 1° Superiore: 156 Cfr Lc 24,13-35. 157 Cfr Lc 24,32. 158 Lc 24,50. Liturgia: santificazione della festa. Fede: prepararsi alla professione di fede. Unione forte di gruppo.

(4) Esercizi Spirituali ai Gruppi “Madre della grazia divina”, “Santa Chiara”; “2° Media” Casone, 2-3-4 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. Gv 11,28: “Il Maestro è qui e ti chiama”. Essere con Gesù e ascoltarlo. Averne molto desiderio, molta voglia. Mettersi disponibili. Attuare la disponibilità attraverso il silenzio e la preghiera. Lavorare nella riflessione generosa e forte. Scrivere, capire, tirare le conseguenze. Lo spirito di mortificazione. Attuare ognuna il suo programma dei tre giorni.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. Il senso dell’esistenza. La fede. Lc 1,26. Il tesoro della fede. Basare la vita sulla parola di Dio. Deve investire e trasformare tutto. La sicurezza e la vera gioia. La fede deve essere la sorgente. Tutto deve essere fatto per Iddio e nella sua legge. Eliminare i motivi istintivi e capricciosi. Maturare nella fede. Crescere. Realizzare.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. L’uso delle creature. Lc 1,39. La Madonna si rende disponibile al piano di Dio, con una prontezza mirabile. Inizia il suo muoversi per il Regno. Anche per noi esiste un piano sapiente della Provvidenza divina. La nostra obbedienza e collaborazione devono essere piene. La fede si traduce in opere. Dobbiamo usare bene dei doni ricevuti, sia quelli che sono in noi sia delle creature che sono attorno a noi. Distaccarci dall’egoismo.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. L’amore a Gesù. Lc 2,6 sq. La gioia di avere Gesù, il Figlio di Dio venuto per amore a salvarci. Comprendere che cosa vuol dire redimere dei peccatori. Tutte le sue grazie e tutte le sue virtù. Chi è per noi Gesù. Ci ha scelto per comunicare a noi la sua stessa vita. Uniti a Lui con la grazia diveniamo anche noi figli di Dio. Sentire la nostra grandezza e la nostra dignità. È la Madonna che ci dà Gesù. A lei il nostro ricorso per conservare e sviluppare la grazia, per vivere come veri figli di Dio. Amare molto Gesù: tutto si risolve nel suo amore. 4 Meditazione. 4° Gaudioso. Il peccato. Lc 2,22 sq. Mistero dell’offerta sacrificale di Gesù. L’agnello159. Per i nostri peccati. La Croce e la vittima. Come con il peccato si va contro all’amore di Gesù e si tradisce. Imparare a sapere che cosa è il peccato. Offesa, ribellione, ingratitudine, odio. I castighi del peccato. Le conseguenze. Farsi una coscienza retta e sicura. Formarsi con lo studio della parola di Dio una coscienza delicata.

5 Meditazione. 1° Doloroso. Il perdono e la Confessione. Lc 22. La sofferenza e la tristezza di Gesù. Il peso dei nostri peccati. L’infinita misericordia e il perdono. Come ci arriva il perdono. La penitenza. Le condizioni per il dono del sacramento. Il dolore, qualità. La sincerità dell’accusa. Lo spirito di fede. La grazia sacramentale. La esortazione del ministro.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La purezza. Mt 26,65; 27,27. Il peccato rinnova la Passione. Il peccato d’impurità rovina l’anima e il corpo. Che cosa è la purezza: è lo splendore di un anima serena, equilibrata e in grazia. Osservare le leggi di Dio Creatore e santificatore. I motivi naturali e soprannaturali. La difesa del pudore. La dignità del corpo. La custodia dei sensi. I mezzi da usare. I negativi e i positivi. La gioia di un’anima che cresce pura.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La fortezza cristiana. Mt 27,32. Bisogna seguire Gesù con la Croce. La virtù è lotta, superamento e tentazione. Bisogna affrontare tutto con fortezza grande. È virtù cardinale e anche dono dello Spirito Santo. I diversi campi dove è necessaria la fortezza. Come la pigrizia annulla tante riuscite. Come farsi una vera volontà generosa e logica. Lo Spirito di penitenza e di mortificazione. Un piano necessario. L’esempio di fortezza della Beata Vergine in tutte le circostanze.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19,29. Il sacrificio della Croce si rinnova nella Messa. Il memoriale. L’amore di Gesù e la salvezza del mondo. Come partecipare. La messa assemblea e sacrificio. Penetrare dentro al sacrificio.

159 Cfr Gv 1,36. La consacrazione. La nostra parte. La Comunione: preparazione e ringraziamento. I frutti eucaristici. La liturgia e la pietà.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La santificazione della festa e la meditazione. Gv 20,19. Anche noi siamo risorti. Il giorno della risurrezione. Come santificarlo: liturgia, fraternità, gioia, impegno di salvezza per tutti. Ascolto della parola che viene proclamata. Allenarsi con la meditazione quotidiana. Come farla e come realizzarla. Maturare nella preghiera.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4. Deve essere intelligente, ordinato e completo Otto punti: Devozione alla Madonna. Santificazione della festa. Preghiera personale e meditazione. Confessione e Direzione spirituale. Virtù da conquistare. Famiglia. Scuola. Gruppo.

Incontri coi Gruppi: con “Madre della grazia divina”: Senso di responsabilità per la scuola. Amicizia più stretta e più soprannaturale.

con “Santa Chiara”: Rinnovare la linea eucaristica del gruppo. Nelle adunanze: studiare la Santa Messa.

con Seconda Media: Ricevere presto la Medaglia Miracolosa. Prepararsi alla professione di fede. Adunanze: il Credo.

(5) Esercizi Spirituali al Gruppo “Mater purissima” Casone, 5-6-7 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. L’annuncio del Profeta si applica alla Beata Vergine Figlia di Sion. Lei rappresenta il nuovo popolo eletto. È un discorso di gioia l’annuncio della scelta fatta dal Signore di Lei come madre e come difesa e modello. Affidarci a Lei per trovare Gesù e vivere di Lui. È il significato degli Esercizi. La voglia e la sete di darsi al Signore. La disponibilità più grande. Nella preghiera, nel silenzio, nell’amore. I propositi.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La fede. Lc 1. Il Rosario preghiera cristocentrica. Diventare come Gesù per mezzo della Madonna. Dobbiamo ascoltare la voce e aderirvi fortemente. La fede è tutto. Dobbiamo crescere ogni giorno. Convinzione profonda. Invocazione fervida. Non servono i surrogati. Che cosa vuol dire: camminare al buio. Rifiutare le pseudo-verità del mondo. Lasciarsi condurre dallo Spirito.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. Il progetto di Dio. Che cosa è la santità. Il dovere e la gioia della santità. L’ideale. La sicurezza. L’esempio della Madonna. La sua azione per la santità dei suoi figli. Gli ostacoli: l’ottusità, la sordità, l’accecamento, la durezza del cuore. La vittoria e i suoi frutti.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. I veri valori. Lc 2. Dio si è fatto uomo per insegnarci. Che cosa ci insegna Gesù: il contrario di ciò che il mondo esalta. Povertà, umiltà, sofferenza. Le beatitudini. È una rivoluzione da seguire totalmente. Bisogna amare Gesù e voler avere i suoi gusti e le sue scelte. L’amore vero compie un solo cuore e un’anima sola. Esame sull’amore a Gesù. La Beata Vergine e il suo esempio. 4 Meditazione. 4° Gaudioso. La perseveranza. Lc 2. L’amore vero è forte e perseverante. Il Calvario non è un episodio isolato. Tutta la vita di Gesù e di Maria è stata offerta e dono. Questo mistero ce lo dice. Prendere i mezzi della perseveranza e vergognarsi di non seguire la logica dell’amore. Con umiltà dobbiamo considerare noi stessi. La grazia attuale e la sua necessità. La crescita nel bene e la strada generosa.

5 Meditazione. 1° Doloroso. La tristezza del peccato. Mc 14,32 sq. Quanto ha sofferto Gesù per il peccato. Come lo dobbiamo considerare noi. Maria Santissima guida alla liberazione delle colpe. La necessaria virtù della penitenza. Non scendere a compromessi. La mediocrità impedisce le vere realizzazioni. Temo il Signore che passa160. L’abuso della grazia. Le gioie della fedeltà. I motivi di amore e di timore.

6 Meditazione.– 2° e 3° Doloroso. L’umiltà. Mt 26; 27. Gesù ha subito tanti oltraggi per scontare i nostri peccati di superbia. Il peccato è sempre orgoglio di fronte a Dio. I danni e le forme di superbia. Gli esempi e le parole di Gesù. L’umilissima Vergine Maria. L’esercizio dell’umiltà e la sua preziosità. Le grazie di Dio per l’umile.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La direzione spirituale. Lc 23,27 sq. Il legno secco. La bontà e la misericordia di Gesù ci hanno dato a sostegno perenne la Chiesa. Il Corpo Mistico. Che cosa vuol dire essere nella Chiesa: 1Cor 12. Il dare e l’avere. L’uso sapiente della Confessione. Dà la grazia ma dà ancora la parola. Il carisma nella Chiesa di aiutare. Fare bene la direzione spirituale. Qualità, spirito di fede, umiltà, confidenza, obbedienza, perseveranza.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19. Sotto la croce Maria161. Contemplare il Crocefisso. Il nostro libro in cui leggere.

160 “Timeo enim Iesum transeuntem” (SANT’AGOSTINO, Sermones, LXXXVIII, 14.13). 161 Cfr Gv 19,25. Ma la Messa è il rinnovamento mirabile. Il sacrificio e l’amore. Come partecipare alla Messa e in particolare la liturgia eucaristica, la consacrazione. La Comunione: preparazione e ringraziamento.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera e la meditazione. Gv 20,19. Anche noi risorti nello Spirito Santo. Vivere da risorti. La freschezza spirituale e la preghiera. La conquista di una preghiera matura e ricca. Preghiera: colloquio e comunione d’amore. La Meditazione preghiera fondamentale. Come stimarla. Come farla, preparazione prossima. Memoria, intelletto, volontà. Colloquio, proposito. Non desistere nello sforzo. La dipendenza dallo Spirito Santo. L’aiuto della Beata Vergine.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4. Propositi intelligenti, concreti, completi. Lo schema come al corso precedente.

(6) Esercizi Spirituali ai Gruppi “Preziosissimo Sangue” e “Santa Bernadette” Casone, 8-9-10 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. Mt 13,44 sq. Il tesoro. Gli Esercizi hanno per scopo l’ascoltare la Parola di Dio, aderirvi, convertirsi e darsi. Per Maria a Gesù. Il tesoro della devozione a Lei. Per arrivare, dire sul serio, mettersi disponibili in totalità: ascolto umile, docilità, riflessione, silenzio. Dio ti ama, lasciatemi istruire.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. Il «sì» di Maria162. Il problema della fede. Che cosa è la fede. L’importanza basilare della fede. Come deve crescere. Come vivere di fede. Gli ostacoli alla fede. Non accontentarsi di una fede bambina e superficiale. Come crescere e maturare. La gioia e la gloria della fede.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Piena di Spirito Santo”163. L’opera di Maria che si continua. Vive la sua missione. Chiediamo anche noi la sua visita per vivere di Gesù nello Spirito Santo. Il fine della vita. Le scelte fondamentali. Gesù ci ama. Ci partecipa la vita divina. Vivere nel grande ideale. Lasciarci condurre alla pienezza della vita cristiana. Lottare contro una vita mediocre. L’ottusità, la sordità, la cecità, la durezza di cuore. Vivere con entusiasmo.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. L’amore a Gesù e i veri valori. Lc 2. La gioia grande164. Maria ci dà Gesù. Come conoscere e amare Gesù. La relazione personale con Lui. Chi è per te Gesù. L’amore deve sorpassare ogni altro affetto. L’insegnamento che ci dà con la sua nascita. La povertà, l’umiltà, la carità. La nostra valutazione delle cose. I veri valori. Il distacco e le sue implicazioni. L’esame di coscienza.

162 Cfr Lc 1,38. 163 Lc 1,41. 164 Cfr Lc 2,10. 4 Meditazione. 4° Gaudioso. Il peccato. Lc 2. La sua offerta per il peccato. Capire l’orribile gravità del peccato. Le funeste conseguenze. Farsi dei motivi per il timore e per l’amore. I novissimi. L’inferno e le sue pene. Il giudizio di Dio. Motivi di amore: tutta la vita di Gesù, specialmente la sua Passione e Morte. Guardare alla coscienza: farsene una retta, delicata, sicura. L’aiuto del confessore.

5 Meditazione. 1° Doloroso. La penitenza. Mc 14,32. Il peso dei peccati. Capiamo il peccato nell’ottica dell’amore tradito. Il bisogno di cancellarlo e di fare una congrua penitenza. La necessità della penitenza, dell’espiazione. La compunzione. Le diverse forme di penitenza e di mortificazione. Il sacramento della penitenza. Il dolore e la sincerità. Impegno di vera conversione.

6° Meditazione.2° e 3° Doloroso. La Purezza. Mt 26; 27. Le offese e gli insulti. Bisogna che tutto l’uomo serva Dio nel corpo e nell’anima. La necessità del dominio della ragione e della fede. Come le passioni vanno indirizzate e salvate. Le funzioni del pudore. La necessità di essere dignitosi e nobili nella propria anima e nel corpo. Il compito della ragazza. Il senso di Dio e della propria missione.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La Chiesa e la direzione spirituale. Lc 23,27. La responsabilità collettiva. Nella fede sappiamo cosa è la Chiesa. Corpo Mistico di Gesù L’organismo e i carismi. Dare e ricevere. In particolare la guida della direzione spirituale. Che importanza e che qualità.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19. Maria ai piedi della croce165. Nella Messa si rinnova il Sacrificio. Le grazie che si ricevono. La nostra partecipazione. Il senso del dramma e la devozione. La Comunione. Come devono essere i sentimenti.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera e la meditazione. Gv 20,19. “Venne Gesù”.

165 Cfr Gv 19,25. La necessità di una crescita nella preghiera. Fede, umiltà, perseveranza. Far bene la meditazione. Il metodo. Con quale sforzo, cura e perseveranza.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4. Come nello schema precedente più il punto: tempo.

(7) Esercizi Spirituali ai Gruppi “Maria Ausiliatrice”, “San Luigi” e ad alcuni di “Fortezza del Signore” Casone, 11-12-13 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. Gv 11; Mt 13,44. La grazia di Dio che parla. Come deve essere l’ascolto. Disponibilità, umiltà. Chi parla ci ama come sa amare Dio. La riflessione, il silenzio esteriore e interiore. Ci proponiamo la devozione alla Madonna. Un tesoro nel campo166. Impegno, gioia.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La fede. Lc 1. Il sì della fede. Fiducia in Dio, credere per la sua autorità e la sua veridicità. La luce e la gioia. Quelli che non hanno fede. Il buio e l’assurdo. Come si fa per arrivare a una fede matura e forte. L’impegno e la preghiera. Abbandono. La riconoscenza per il dono. Difenderla. Voler vivere di fede.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. Maria porta Gesù, cioè la vita e la salvezza. Accogliere e crescere. Il senso della vita. Partecipi della vita divina. Il progetto divino su di noi. Che cosa si intende col termine santità. A che cosa siamo chiamati. Lo sviluppo della vita soprannaturale. La bellezza e la fecondità della santità. Lo sforzo da superare. L’ottusità, la sordità, la cecità e la durezza di cuore.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. I veri valori. Lc 2. Gesù nascendo sceglie. A lui dobbiamo riferirci per vedere ciò che vale. I falsi valori che il mondo esalta. Le idee che ci suggerisce Gesù. La povertà, l’umiltà, la carità, virtù che sceglie e presenta. Il progetto di Dio è che diventiamo simili a Gesù. Non farci degli idoli. Non educarci male. Avere ciò che conviene a dei figli di Dio.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. La fortezza. Lc 2.

166 Cfr Mt 13,44-52. La vita di Gesù nelle contraddizioni e nella sofferenza. Non dobbiamo illuderci, ma avere una visione della vita realista. L’esistenza è lotta e vi sono sempre delle difficoltà. Il peccato originale e l’inclinazione al male. La necessità di saper affrontare i combattimenti. L’atleta e l’armatura di cui parla l’apostolo167. Vedere ciò che ci dice la fede sul dolore. Abituarsi a fare il proprio dovere per Dio. Lasciarci educare.

5 Meditazione. 1° Doloroso. Il peccato. Lc 22,39. La tristezza di Gesù168. Quanto è grave il peccato. Imparare a vincerlo. Vedere le cose nell’ottica della fede. Farsi una coscienza retta e sicura. I motivi per detestarlo. Quelli per il timore e quelli dell’amore. I novissimi. L’inferno. L’amore di Dio, il sacrificio di Gesù. L’amore della Madonna.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La Penitenza. Mt 26,63-27. Bisogna diventare penitenti. I motivi. La vera liberazione del peccato. Il vero dolore. Il sacramento della Penitenza. Per fare validamente la Confessione. Per farla come mezzo di progresso. La coscienza e l’esame. Il dolore soprannaturale e la fermezza del proposito.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La purezza. Lc 23,28. “Piangete su di voi”. Gesù salva tutto l’uomo, l’anima e il corpo. Seguire le leggi date dal Creatore. Le finalità. L’amore e la vita. Bisogna sapersi comandare con la ragione e la fede. I motivi naturali e soprannaturali. Approfondire almeno uno. Il pudore, la prudenza e la custodia dei sensi. La decisione e la confidenza. L’esempio e l’aiuto della Madonna.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19,25. Maria sotto la Croce. Nella Messa si rinnova il Calvario. La grazia del memoriale. I frutti e i fini della Messa. Parteciparla in qualità di sacerdoti e di vittime. Come si arriva e si capisce con la assistenza della Madonna. La Comunione. Preparazione e ringraziamento.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera e la meditazione. Gv 20. Valore della preghiera. Che cosa è. Come realizzarla. La preghiera e le preghiere.

167 Cfr 1Cor 9,24-27; Ef 6,10-16. 168 Cfr Lc 22,44-46. La meditazione. Come farla. Il metodo. L’impegno. I profitti. La Madonna.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il Programma. At 1,4 sq. Lo stesso schema del precedente.

(8) Esercizi Spirituali ai Gruppi “San Giovanni Apostolo”, “San Pietro”, “Santo Nome” Casone, 14-15-16 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. Mt 11: “Il Maestro è qui e ti chiama”169. La Madonna e il Rosario. Ascolto, disponibilità al colloquio. Riflettere, lavorare, tacere. Atmosfera di preghiera e di amore a Dio. Le cose da decidere.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. Il «sì» della Beata Vergine170. Dal suo sì, tutto il bene. Così dal nostro «sì» viene la nostra salvezza. Che cosa è la Fede. Dono e conquista. Come accrescerla e come viverla. Le difficoltà e il coraggio. La preghiera.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. La Beata Vergine porta Gesù. Porta pure a noi Gesù per la santità. La nostra predestinazione171. È necessario essere santi. Dipende dall’uso della nostra libertà. Come usarla. Incoerenza di certi atteggiamenti. La santità della vita ordinaria. Gli sforzi e le rinunce da fare.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. I veri valori. Lc 2. “Troverete un bambino”172. Che cosa ci insegna Gesù. Quali cose sceglie. Le beatitudini. La rivoluzione operata da Gesù. Quali valori scegliere. Quale stima. Il criterio del mondo. Per essere cristiani bisogna avere i sentimenti di Gesù. La vita della Madonna nell’umiltà e nella povertà.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. La fortezza. Lc 2. “Una spada”173. Il dolore nella vita. Come un cristiano sa affrontarlo. Il peccato originale e le sue conseguenze. La lotta per il bene. Lo spirito di sacrificio. Cosa dice la Scrittura. Le tentazioni. La necessità della fortezza. Come conquistarla. La pigrizia e come combatterla.

169 Mt 11,28. 170 Cfr Lc 1,38. 171 Cfr Ef 1,5. 172 Lc 2,12. 173 Lc 2,35. 5 Meditazione. 1° Doloroso. Il peccato. Lc 22. Sudò sangue174. La gravità e l’orrore del peccato. Come bisogna eliminarlo, una offesa in certo senso infinita. I motivi che spingono a vincerlo. Motivi di timore. I novissimi. Motivi di amore. Il bene del Padre. La vita di Gesù e di Maria. Un piano contro le ricadute nel peccato.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La perseveranza e la Confessione. Mt 26; 27. Il volto di Gesù. Chi persevererà fino in fine. Fedeltà è amore. La legge dell’amore. La mortificazione. La grazia attuale. Dobbiamo farne molto conto e non lasciarla cadere. Necessaria per ogni opera buona. Confidare. Il sacramento della Penitenza. Farlo bene, basarsi molto sulla sua opera e sulla sua grazia. Come corrispondere. L’esame di coscienza di ogni sera. I cinque punti.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La Santa Chiesa e la direzione spirituale. Lc 23,26. “Il legno verde”175. Siamo legno verde unito a Cristo. “Io sono la vite”176. Siamo la stessa pianta. Appartenere alla Chiesa. Visione di fede. Il posto nella Chiesa. I carismi. Dare e ricevere. Ricevere tanti doni. Dare in conformità a quanto si è ricevuto. La direzione spirituale: il suo senso. Le qualità per farla bene. Le indicazioni pratiche. Il dono dell’apostolato. Perché e come farlo. Maria Madre della Chiesa.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Mt 27,43. Contemplare. Amare. La devozione alla Croce. Lo sviluppo. L’impegno della riparazione. L’onore al Crocefisso. La Santa Messa memoriale. Il centro di tutto. Gesù Sacerdote e vittima. La nostra Messa. La liturgia. Come viverla La Comunione. Come farla con profitto. Il senso dell’assemblea. La nostra fraternità. La salvezza del mondo e noi.

9 Meditazione. 1° Glorioso. Umiltà e Purezza. Gv 20. “Ricevete lo Spirito Santo”177.

174 Cfr Lc 22,44. 175 Lc 23,31. 176 Gv 15,5. 177 Gv 20,22. Il cristiano è risorto con Cristo. Per vivere da risorto sono necessarie le vere virtù, specialmente l’umiltà e la purezza (Ai Colossesi). Che cosa è l’umiltà. È verità su Dio, noi stessi e il prossimo. È verità di amare. La purezza verità che Dio è il vero padrone, noi amministratori. Usare del corpo e dell’anima come vuole Dio. Per la vita e per l’amore. La gioia di tendere alla perfezione della purezza.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,8. “Sarete testimoni”. Lo schema precedente.

(9) Esercizi Spirituali ai Gruppi “Gioia di Dio”, “Regina degli Angeli”, “Luce” Casone, 22-23-24 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. Ger 36,21. Ascolto di Dio: una vera gioia. Per questo tutta la disponibilità, tutto il silenzio, tutto l’amore. Ma anche pensare alla responsabilità di chi ascolta la parola di Dio e non la mette in pratica. Fare come il re Ioiakìm. Bruciare un po’ per volta: l’abuso della grazia. Mediteremo la parola di Dio che ci dona la Madonna. Abbracciando il Rosario.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La fede. Lc 1. Prodigio. La fede ci fa conoscere l’Incarnazione e la disponibilità a Maria. La Fede: che cosa è e come si manifesta. La sua necessità. Deve diventare grande. Come deve essere per la loro età, i problemi e gli impegni. Non può essere solo impegno intellettuale, ma di tutta la persona. Mt 21,28: i due figli178; Mt 22,1: gli invitati a nozze179. Mt 23,3: non fare come i farisei. Crescere con lo studio, con l’entusiasmo per la parola di Gesù e gli altri mezzi ecc...

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. Maria porta Gesù. La storia della salvezza. L’opera di Maria. La vita di Cristo. Possedere Gesù. Uniformarsi a Gesù. Avere i suoi sentimenti. La santità nel concreto di ogni giorno. La santità della donna: per l’amore e per la vita. La lotta contro l’egoismo e l’orgoglio. Non lasciarsi frastornare. Troppe fantasie e progetti umani; “paese dagli insetti ronzanti” (Is 18,1). La vocazione. Rispettare e accogliere.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. La rivelazione dei veri valori. Lc 2. Maria conservava180. È venuto per darci il vero significato delle cose. La nostra febbre, la nostra cupidigia di ricchezze, di piaceri, di gloria.

178 Mt 21,28-32. 179 Mt 22,1-14. 180 Cfr Lc 2,19. 51. La rivoluzione delle Beatitudini. Sono il nostro codice. Si è cristiani solo così, non per gesti esteriori. Far nostro il pensiero di Gesù: essere suoi discepoli. La Beata Vergine ci mostra Gesù nella mangiatoia e dice tutto.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. La fortezza. Lc 2. “Segno di contraddizione”181. La sofferenza di Gesù e Maria. Gesù non solo ci ha redenti, ma si è posto lui stesso come redenzione. La santificazione del dovere. La legge universale. La santificazione del dolore. Accettazione e amore. La vita come lotta. Il superamento delle crisi. La fortezza: come conquistarla.

5 Meditazione. 1° Doloroso. Il Peccato. Mc 14,32. “Triste fino alla morte”182. L’oltraggio del peccato. Quanto è grave. Il rifiuto. Approfondire i motivi. Di timore: morte, giudizio, inferno. Di timore e amore: Dal Cuore del Padre a tutta la vita di Gesù e di Maria. Eliminare ogni peccato e iniziare una via di vero amore.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La penitenza. Mc 14,63; 15,13. Necessità della penitenza. Che cosa fare per diventare dei veri penitenti. L’espiazione. La compunzione. Le diverse forme di penitenza. Il Sacramento: come realizzarlo. I difetti: come combatterli. Quello dominante.

7 Meditazione. 4° Doloroso. L’umiltà. Lc 23,27. L’umiltà di Gesù. L’esempio di tutta la vita. Quello che ha detto. L’esempio della Madonna. L’esortazione dell’Apostolo. I motivi. Le vittorie. I gradi dell’umiltà. La sfera dell’umiltà. Come applicarla.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La purezza. Gv 19. La Madre purissima. Che cosa dice la ragione e la fede. La grande stima. Il tesoro. I motivi perché vogliono forti. Quali alla vostra età. Le leggi dell’amore e della vita. Come avere uno stile energico e sciolto. La prospettiva del Matrimonio. La preparazione.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20.

181 Lc 2,34. 182 Mc 14,34. Preghiera impetrativa. Sua necessità. La grazia attuale. Insistenza e frequenza. La fiducia e l’amore. La preghiera contemplativa. La grandezza e valore. La crescita nel saper essere in comunione. La meditazione. Lavoro e metodo.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4. Devozione alla Beata Vergine. Tempo, disponibilità e carità.

(10) Esercizi Spirituali ai Gruppi “Stella del mattino”, “Domus aurea”, “Magnificat” Casone, 25-26-27 Settembre 1987

Introduzione della sera precedente. “L’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (Os 2,16). Preziosità della sua parola. Disponibilità. Accoglienza totale. Non ci sia alcun rifiuto. Ger 36. Ioiakìm. Grande preghiera di invocazione. Silenzio, atmosfera. Umiltà. Perseveranza.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. Il «sì» di Maria. La meraviglia dell’Incarnazione. L’adesione di Maria. La nostra. Che cosa è la fede. La sua certezza. Il motivo e i motivi. Il dono e la collaborazione. L’adesione con amore. La crescita in estensione e profondità. La difesa della fede. Come crescere con la preghiera, la ripetizione, la cultura della fede. Lo sguardo di fede, tutto nella fede. Non basarsi su motivi umani. La stoltezza della Croce. Le parole difficili.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La devozione. Lc 1. “Andò in fretta”183. Detto il «sì» di fede, Maria comincia subito la sua missione di portare Gesù e con Gesù la salvezza. La devozione è volontà di onorare Dio e di fare il servizio, la sua volontà. L’esempio di Gesù nel fare sempre e perfettamente la volontà del Padre. Le false idee di devozione. Purificare la nostra intenzione. Cercare solo la gloria di Dio. Le forme egoistiche. Siamo per essere santi. Ma la santità è pienezza di amore a Dio. Distacco dalle cose. La vigna di Isaia184.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. I valori della fede. Lc 2. “Lo pose nella mangiatoia”185. Gli insegnamenti di Gesù. La umiltà, la povertà, l’amore. Come ha partecipato la Beata Vergine. Ciò che dobbiamo stimare e ciò che dobbiamo rifiutare. Le beatitudini. Come ispirarsi.

183 Lc 1,39. 184 Cfr Is 5,1-7. 185 Lc 2,7. Gli errori contrari.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. La fortezza. Lc 2. “Segno”186. Cosa ci insegna Gesù. Il dolore manifestazione d’amore. Maria Santissima associata intimamente. La fede che cosa ci insegna sul problema del male. Le tentazioni, e come combatterle, come conoscerle. Il dolore, come santificarlo. Dalla rassegnazione all’amore. Configurazione a Gesù.

5 Meditazione. 1° Doloroso. Il peccato. Mc 14,32 sq. Il Regno dell’amore, la tristezza del peccato. La linea che dobbiamo proporci. Eliminazione dei peccati. La lotta contro i difetti, soprattutto quello predominante. Il ricorso alla Beata Vergine. Il Cuore Immacolato. Lo sforzo continuato. La delicatezza d’amore. La mediocrità.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La penitenza. Mc 14,63; 15,25. Gli oltraggi e l’umiltà. Riconoscere i peccati e con umiltà scontarli. Perché il pentimento non sia solo labiale. I motivi del dolore soprannaturale. L’esame di coscienza della sera e quello particolare. La confessione e il dolore. La sincerità, l’ascolto e il proposito.

7 Meditazione. 4° Doloroso. L’umiltà. Lc 23,27. “Piangete su di voi”187. L’esempio di dimenticanza di sé che dà Gesù. La virtù dell’umiltà. Il suo costante comportamento da Betlemme al Calvario. La sua esortazione. Che cosa è l’umiltà. La sua necessità. I danni dell’orgoglio. Come arrivare a una vera virtù. La Madonna. Come saper vedere e come agire. L’ultimo posto. La gioia dell’umile. I benefici nella vita di ogni giorno.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La purezza. Gv 19. La Redenzione è completata. L’uomo è tutto salvo: nell’anima e nel corpo. La preziosità della purezza. La sua importanza e i suoi frutti. Come maturarla e perfezionarla. I motivi naturali e soprannaturali. Approfondire. Per l’amore e per la vita. Le difese e la prudenza. I mezzi e la vera riuscita. La gioia.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera.

186 Lc 2,34. 187 Lc 23,28. Gv 20. Risorti con Cristo. La comunione con Lui. La preghiera. L’impetrazione. Vocale e mentale. La preghiera contemplativa. Appoggiarsi sulla preghiera. La grazia attuale. Importanza. Contemplare. La meditazione e la sua necessità. Il metodo. I frutti. La liturgia.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4. La devozione alla Madonna. Vera e forte. Il tempo. La preghiera liturgica e personale. La virtù. La direzione spirituale e i carismi nella Chiesa. L’impegno di apostolato

(11) Esercizi Spirituali alle spose dei Diaconi Sant’Ilario, 30 Settembre / 1-2 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Geremia. La responsabilità di ascoltare la parola di Dio. Sviluppare questo senso. Accogliere con amore. Corrispondere con pienezza. Dire e attuare la nostra docilità. La preghiera, il silenzio, lo sforzo di restar soli. Umiltà. Invocazione alla Beata Vergine. Guardare e contemplare il suo esempio.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La presenza di Dio. Lc 1. La comunione di Maria con Dio. Contemplare l’unione di Maria con Gesù. Come era e come cresceva. Come deve essere la nostra unione, come deve avere dei principi profondi e solidi. La nostra incorporazione. L’abitazione dello Spirito Santo. Il raccoglimento e le cose che lo insidiano. Il volerlo a tutti i costi per amore.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La perfezione. Lc 1. “Andò”188. Nuova arca, vivente, ornata di ogni virtù. La sua missione, la sua gloria, il suo lavoro. La chiamata nostra alla perfezione. In che cosa consiste. Il nostro dovere e la missione. La perfezione del quotidiano. Essere a disposizione con umiltà e confidenza.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Ostacoli alla perfezione. Lc 2. Ci è venuto a insegnare. Ciò che conta e ciò che non vale. Il saper scegliere e il saper sviluppare. La presunzione. La leggerezza e la superficialità. Il contar troppo su se stessi e sui propri mezzi. La pusillanimità, sottovalutarsi. Vivere avviliti e depressi. L’esempio della Beata Vergine e il suo grande aiuto.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. La fortezza. Lc 2. Offerta di Gesù e di Maria. La loro disponibilità. L’amore che esprimono. Con quale coraggio dobbiamo affrontare la salita spirituale. Nello scegliere, sapienza. Nelle tentazioni, individuarle, vincerle. Non fermarsi.

188 Lc 1,39. 5 Meditazione. 1° Doloroso. Il momento presente. Lc 22. Il rifiuto e il dolore dei peccati. Come deve essere il lavoro della vita spirituale. La santificazione del tempo. Il saper usare del momento presente. Come impegnarsi. Con quali mezzi. Le giaculatorie. La preziosità per una crescita. La collaborazione con gli sposi diaconi.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La riparazione eucaristica. Mt 26; 27. La Passione di Gesù continua. Specialmente nella irriverenza e nei sacrilegi al Santissimo Sacramento. La riparazione doverosa. La riparazione che sia comprensione di amore. L’adorazione, la partecipazione al Sacrificio, il fervore nella Comunione. La devozione al Sacro Cuore di Gesù. Imitare l’amore della Beata Vergine.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La conoscenza e l’amore a Gesù. Lc 23. Il Cireneo189. Che cosa vuol dire «seguire» Gesù. Non formale, esteriore. Gesù è tutto. La sua persona al centro. La pietà cristocentrica. Conoscere Gesù, amarlo. Entrare in comunione con Lui. Gli stessi sentimenti, gli stessi gusti. Conformarsi a Lui. Vivere di Lui, testimoniarlo.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La famiglia. Gv 19. Ci ha dato la sua Madre. Ci è necessaria. Non si realizza senza di Lei. Aiuto alla nostra vita spirituale, al suo sviluppo. Aiuto alla nostra missione di vocazione. Che soccorso dà. Ci dà il suo esempio: vita a Nazaret. Ci dà la luce per capire; ci dà la partecipazione al suo amore, la grazia ottenuta da Gesù in tanti anni. Dà ancora l’intercessione perché lo Spirito illumini e guidi nell’educazione dei figli. Realizzare le virtù domestiche: la castità nella viva carità allo sposo, la umiltà, la pazienza, lo spirito di sacrificio, l’energia.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La carità. Gv 20. Maria piangeva190. La carità la virtù principe. Ci fa vivere e ci fa operare come risorti. La carità verso Dio. Corrispondere al suo amore e amare come Lui. La carità verso noi stessi. Il giusto amore e l’equilibrio. La carità verso gli altri, vicini e lontani. L’umiltà. La carità nei pensieri, nelle parole, nelle opere, in famiglia, verso gli amici, verso tutti.

189 Lc 23,26. 190 Cfr Gv 20,11. 10 Meditazione. 2° glorioso. Il programma. Mc 16,14. “Partirono e predicarono”191. La fedeltà, l’accoglienza a Maria centro e madre della Chiesa. La devozione a lei: programma dell’anno. Progresso, dinamicità, confidando in Lei e collocandola nella spiritualità. La preghiera con lei. La liturgia con lei. Tutta la vita eucaristica con lei. La confessione e direzione spirituale con lei. Le virtù e la missione con lei.

191 Mc 16,20.

(12) Esercizi Spirituali al Gruppo “Santa Maria della Vittoria” Sant’Ilario, 3-4-5 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Mt 13,31. Il Regno dei cieli è simile a un granello e al lievito192. Tempo per ascoltare la parola del Signore. Disponibilità piena. Preziosità. Cinque cose da fare: la fede, l’ascolto umile, la riflessione, il silenzio, la preghiera, la penitenza. Su ognuna fare un proposito.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. Il «sì» di Maria193. Il nostro «sì». La grandezza e la necessità della fede. Come deve crescere e maturarsi. Da dono a conquista. Le facili carenze giovanili. La difesa della fede. I mezzi per crescere e vivere sempre di fede. La cultura di fede. La convinzione.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. Il senso della vita. Lc 2. “Andò in fretta”194. La missione della Beata Vergine. La sua docilità. Il perché della vita. Il progetto di Dio su ciascuno. Ci chiama a cose grandi. Il vuoto di chi non crede. Entrare nel piano divino. La nostra santificazione. Come si scopre la volontà di Dio. La vera docilità e la ricerca di Dio. Gli idoli degli uomini. La libertà dei figli di Dio.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. La scelta di un cristiano. Lc 2. “In una mangiatoia”195. Il Signore ci indica i veri valori. Nasce povero, umile, nella sofferenza. La gerarchia dei valori. Usare delle cose e non servirle. I valori assoluti. Il piacere e le scelte. La stima giusta e l’uso pratico. Educarsi e vincere le istintività.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Il Peccato e la coscienza. Lc 2. “Segno”196. Che cosa la fede dice del peccato. La coscienza da formare. L’impegno serio. La coscienza certa e delicata.

192 Mt 13,31-33. 193 Cfr Lc 1,38. 194 Lc 1,39. 195 Lc 2,7. 196 Lc 2,34. I motivi per vincere il peccato: di timore e di amore. Approfondire almeno un motivo. Convinzione profonda.

5 Meditazione. 1° Doloroso. Il peccato. Lc 22. La considerazione di fede. Il peccato agli occhi di Dio. Combatterlo. Il vero dolore. Il dolore perfetto. Quando usarlo. L’esame di coscienza. Come farlo. La Confessione. La sincerità e la lealtà. La penitenza. Sua necessità.

6 Meditazione. Omelia sui doni di Dio e la nostra riconoscenza.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La pigrizia. Mt 26; 27. I vizi, il danno, il combatterli e vincerli. La pigrizia fonte di tanti mali. La mediocrità. L’educazione della volontà. La generosità e l’altruismo. Lo sforzo quotidiano. La gioia e la sicurezza che conseguono. La personalità.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La purezza. Gv 19. Maria stava197. La Redenzione di tutto l’uomo, anima e corpo. Collaborare per l’amore e per la vita. Le grandi finalità. Dare gloria a Dio con il proprio corpo (1Cor 6). Il dominio di sé. Una forza da indirizzare. Le precauzioni e l’umiltà. Il ricorso alla Beata Vergine.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. Maria piangeva198 Risorti in Cristo. Vivere da risorti. La preghiera è la nostra gioia. La preghiera di domanda. La sua necessità per la grazia attuale. È infallibile a quali condizioni. La preghiera vocale e la mentale. La contemplazione e la meditazione. Sua grandezza. Come arrivarci.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. Mt 28,16. “Andate”199. La speranza virtù fondamentale. La devozione alla Madonna centro del programma di quest’anno. (E il resto come nei precedenti).

197 Cfr Gv 19,25. 198 Cfr Gv 20,11. 199 Mt 28,18.

(13) Esercizi Spirituali a Gruppi di famiglie Sant’Ilario, 7-8-9 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. Maria la figlia di Sion, personificazione e Madre della Chiesa. L’arca, la dimora di Dio viva e santa su cui si è posato lo Spirito Santo. Fiducia in lei, rinnovamento (Ger 31). Nella novità gioia. Lavoro attivo. Clima forte di preghiera.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. Il suo «sì»200. La necessità dello spirito di fede. Non fermarsi ai motivi umani. Il rischio della mediocrità. Il fermarsi a una morale umana. L’esame sulla fede nelle diverse circostanze. La strada della crescita.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Andò”201. La missione di Maria e la nostra. Il progetto di Dio. L’ascolto dello Spirito Santo. L’atteggiamento di umiltà e la perfezione. Tenere sempre davanti l’ideale. Come attuare praticamente il desiderio di santità vera.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. I veri valori. Lc 2. “Videro”202. Che cosa ci insegna Gesù. Il nascondimento, la povertà, il sacrificio, l’umiltà. Le beatitudini. Tutta la vita di Gesù scelta conforme. Come dobbiamo vedere le cose. Un discorso di maturità. Nella famiglia, nella Chiesa.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. La coscienza. Lc 2. “Segno di contraddizione”203. Il peccato: come vederlo e dove vederlo. La revisione periodica della coscienza. Necessità e modo. La coscienza delicata. La fuga dal peccato veniale. I difetti.

5 Meditazione. 1° Doloroso. Gli ostacoli alla vita spirituale. Mc 14,38. “Vegliate e pregate”.

200 Lc 1,38. 201 Lc 1,39. 202 Cfr Lc 2,16. 203 Lc 2,34. La lotta contro il peccato. La scelta dei mezzi. La presunzione e i suoi pericoli. La pusillanimità e le conseguenze. I rimedi efficaci e la stabilità.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La fortezza e il momento presente. Mt 26; 27. Gli oltraggi a Gesù e al suo volto. Il dolore e la sua santificazione. Il tempo e la sua utilizzazione. La presenza di Dio. Lo Spirito Santo in noi centro della spiritualità. Le ispirazioni e la docilità. Le giaculatorie. La fortezza basata su Dio. La grazia dell’Eucarestia pane del viaggio nel deserto. La gioia da ricercarsi in Lui.

7 Meditazione. 4° Doloroso. L’amore e la sequela di Gesù. Lc 23. Il Cireneo204. Seguire Gesù. L’amore vero a Lui. Innamorarsi di Lui. Ascoltarlo. Le sue parole sono vita. Le condizioni che ci sono per un vero servizio. È un regno da attuare. Regno: organizzazione. Il metodo nella vita spirituale. È potente: contare sul suo aiuto. È per tutti salvezza. L’amore al Redentore viene essere amore ai redenti.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa con la Beata Vergine. Gv 19. “Stava”205. Essere con Lei sotto la Croce. Ricevutala come Madre, avere i suoi sentimenti di offerta al Padre, di unione a Gesù, di desiderio di salvezza per gli uomini. Anche ora. La Messa e la Comunione con Maria Santissima. L’ascolto della parola, l’offertorio, l’adorazione al Santo, la unione con Gesù. La Comunione d’amore con Maria e come Lei.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. “Ricevute lo Spirito Santo”206. La nostra unione con Gesù Risorto. Vivere con Lui, pregare con Lui. Corrispondere alla sua azione. Il bisogno di Lui. La preghiera di impetrazione. Necessità della grazia attuale che previene e che accompagna. Quella contemplativa, sua grandezza e frutti. Il rosario e la meditazione. Come farli.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4. “Mi sarete testimoni”207. La vera devozione a Maria Vergine, come realizzarla e viverla.

204 Lc 23,26. 205 Lc 19,25. 206 Gv 20,22. 207 At 1,8. Il tempo della preghiera. L’esercizio della virtù. La grande stima del Sacramento della Confessione. La direzione spirituale. La famiglia e la sua santificazione. Il dovere. L’apostolato.

(14) Esercizi Spirituali alla Comunità dell’Immacolata Sant’Ilario, 10-11-12 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. La Beata Vergine esempio e Madre della Chiesa. Seguirla. Studiarla. Vivere in comunione con Lei. Ricchezza dell’ascolto. Umiltà, docilità. Sforzo. La profonda gioia di essere con Lei. Trasformarci.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. “… si faccia”208. Grandezza e necessità della fede. Quale maturità. Quali pericoli. Le stanchezze e le crisi. Lo spirito di fede. Tutta la vita nella fede. I mezzi per crescerla. L’ascolto e la convinzione. La Madonna e il suo esempio in tutta la sua opera.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Andò in fretta”209. Lo scopo dell’esistenza. Il piano di Dio. Le false mete. Le idee chiare. Che cosa si intende per santità. Come si raggiunge. Gli ostacoli. La pienezza. La vera gioia. Con tutta l’anima. Volere e confidenza. Il bene di tutti. La santità della Beata Vergine.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. I veri valori. Lc 2. Nella mangiatoia210. Esempio di Gesù: umiltà, povertà, carità. La sua vita di nascondimento, tutta. Imparare. Cercare solo Dio e ciò che piace a Dio. La rettitudine. Ipocrisia. Come Maria Santissima ha saputo nascondersi e essere in servizio.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le prove. Gesù si offre come vittima. La via dura. Accettare le asprezze. Le tentazioni: non sgomentarsi, individuarle e superarle con la grazia. Le tentazioni nascoste e gli inganni. Come trarre profitto. Le sofferenze sia spirituali sia materiali. Mezzi di conformazione a Gesù. Santificarli.

5 Meditazione. Omelia sugli invitati a nozze (XXVIII° Domenica).

208 Cfr Lc 1,38. 209 Lc 1,39. 210 Lc 2,7. Invito al Regno è chiamata a una festa. La gioia grande di un cristiano.

6 Meditazione. 1° Doloroso. La riparazione del peccato. Mc 14. “Vegliate e pregate”211. La nostra partecipazione alla Passione di Gesù. Come vedere il peccato e come ripararlo. Devozione al Cuore di Gesù e al Cuore di Maria. La Salette, Fatima. La Santa Messa. Partecipare con la Madonna. Il Sacrificio e la nostra parte.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La carità. Mt 26; 27. La Passione di Gesù si ripete quando offendiamo i fratelli. La necessità di una vera carità soprannaturale per tutti. Carità dei pensieri, parole, opere. In comunità particolarmente. La carità fra gli sposi. Crescere, delicatezza. Comprensione, castità, rispetto, aiuto, perdono. Revisione.

8 Meditazione. 5° Doloroso. Devozione a Maria Santissima. Gv 19. “Ecco tuo figlio”212. Stima, valutazione, amore. L’imitazione sulle singole virtù. L’esempio nella famiglia. L’umiltà del servizio. La perseveranza. Il momento presente e la sua preziosità. L’impegno della sequela. Il Rosario.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La grazia attuale. Gv 20. “Ricevete lo Spirito Santo”213. Risorti con Lui. La presenza di Gesù risorto. Ci dà lo Spirito Santo. Necessità della grazia. L’umiltà e la confidenza. Insistere sulla preghiera di domanda. Le condizioni per una preghiera infallibile. L’esempio della Madonna.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. Mt 28. “Andate”214. Devozione alla Immacolata. Dono della comunità. Lo sviluppo della devozione e le diverse forme. Il Rosario. Il Tempo: sua santificazione. La preghiera liturgica e personale. La meditazione. La confessione e la direzione spirituale. Le virtù, la famiglia, l’apostolato.

211 Mc 14,38. 212 Cfr Gv 19,26. 213 Gv 20,22. 214 Mt 28,19.

(15) Esercizi Spirituali alla Comunità della Croce Sant’Ilario, 13-14-15 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Ger 36,21. È tempo di ascolto della parola. Non bruciarla come Ioiakìm. Tempo di grazia e di frutti di conversione. Umiltà. Confidenza. Impegno e lavoro. Atmosfera di preghiera.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. Il suo «sì»215. Sapeva ciò che l’aspettava. Is 53. Si è offerta. E nella fede viva. Vissuta di fede. La nostra fede, come rinnovarla e renderla grande. Tutto nella fede. Gli ostacoli, le tentazioni contro. L’esercizio della fede.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Andò in fretta”216. La sua missione incomincia subito e continuerà sempre. La nostra chiamata e il progetto di Dio. In che consiste la santità. Lo sforzo. Gli ostacoli. L’aiuto di Maria e la nostra fiducia.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. La povertà. Lc 2. “In una mangiatoia”217. L’esempio di Gesù. Il nostro necessario distacco. Lo spirito di povertà. Come applicarlo nelle nostre condizioni. La facilità dei compromessi. Come vivere la povertà di tempo e di soddisfazioni. La generosità.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le tentazioni. Lc 2. L’offerta e il sacrificio218. La lotta nella vita spirituale. Le tentazioni palesi e nascoste. La tentazione della pigrizia. Multiforme e dannosissima. La mediocrità. Come combatterla. La tentazione dell’orgoglio. Come si insinua e lavora. L’umiltà virtù grande. La tentazione dell’egoismo. I danni se si acconsente.

5 Meditazione. 1° Doloroso. La riparazione dei peccati. Mc 14. “Vegliate”219.

215 Cfr Lc 1,38. 216 Cfr Lc 1,39. 217 Lc 2,7. 218 Cfr Lc 2,22-34. Unirsi a Gesù e capire la gravità del peccato. Vincere tutti i nostri peccati. Il peccato veniale. Ascoltare Gesù che ci vuole con Lui nella redenzione del peccato. Le forme di aiuto. La consolazione al Sacro Cuore di Gesù. L’esempio della Madonna. Le sue apparizioni.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. Il momento presente. Mt 26; 27. Gli oltraggi. Quanto Gesù ha sofferto nell’anima e nel corpo. Quanto è oltraggiato ora dai peccatori e da noi. La nostra mediocrità. Come santificarsi. Il momento presente. La presenza di Dio. L’abitazione dello Spirito in noi. Il centro della vita interiore. Lo sviluppo della spiritualità.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La fortezza e la Chiesa. Lc 23. Portare la Croce dietro Gesù. Ricordarci che siamo stati inseriti nella Chiesa dove abbiamo tanti aiuti: la Parola, i Sacramenti, le guide. Saper ricevere. Come si accoglie la Parola. I sacramenti come stimarli e valorizzarli. La direzione spirituale come va vista e praticata.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La vera devozione alla Madonna. Gv 19. “Ecco tua madre”220. Gesù ci ha dato Maria. Dobbiamo amarla come l’ha amata Lui. Vivere in dipendenza della Madonna. Conoscerla bene e profondamente nella sua grandezza, nei suoi privilegi, nella sua missione. Amarla e avere fiducia in Lei e seguirla. Imitarla nelle virtù e nelle scelte. Onorarla. I modi interni ed esterni.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. Maria Maddalena221. Cercare il Signore. La preghiera con Gesù e in nome di Gesù. La preghiera impetrativa. Sua necessità e sua forza. La grazia attuale. La virtù della speranza e il suo sviluppo. La preghiera contemplativa. Sua importanza. La meditazione. La sete. Le veglie e il metodo. Gli ostacoli e come vincerli. La gioia della preghiera.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,4. “Ricevete lo Spirito Santo”222.

219 Mc 14,34. 220 Gv 19,27. 221 Cfr Gv 2,11-18. 222 Gv 20,22; cfr At 1,5. La devozione alla Beata Vergine. Le iniziative. Anche in famiglia. Il tempo. La preghiera liturgica e personale. L’aiuto del Sacramento. La direzione spirituale. Il piano di virtù. I doveri.

(16) Esercizi Spirituali ai Gruppi “Cenacolo”, “Gloria”, “Amicizia” Sant’Ilario, 17-18-19 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Mt 12. La mano inaridita223. Sentire la nostra povertà, il bisogno di Lui; è il primo sentimento e persuasione. La preziosità degli Esercizi. La sua Parola. L’ascolto. Le condizioni dell’ascolto. La riflessione. La umiltà. La voglia di convertirsi. La prontezza. Il metodo. I sacrifici. Farsi il piano. L’invocazione alla Madonna. Il Rosario.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Santissima Trinità e la nostra vocazione. Lc 1. Il Verbo si è fatto carne. La rivelazione di Dio nella sua vita intima. L’adorazione, la gioia. Che conseguenze per noi. La figliolanza adottiva. La nostra vera identità di battezzati. Vivere di conseguenza. La verità a base di tutti i nostri atteggiamenti. La vera vita di pietà. L’esempio del «sì» di Maria. Essere servi di Dio. Volere essere gloria. La vocazione ad essere a lode di Dio. Come deve essere la nostra preghiera.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La coerenza e la ipocrisia. Lc 1. La missione di Maria Santissima. Che cosa vuol dire portare Dio nella nostra vita. Dobbiamo essere logici. Ciò che pensiamo dobbiamo farlo. Le facili ipocrisie. Il bisogno della chiarezza. I lati oscuri e la mancanza del senso della vita, missione. Il piano di Dio e la Madonna.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. I veri valori. Lc 2. “Nella mangiatoia”224. Nascondimento, povertà, umiltà, gli insegnamenti di Gesù. Come valutarli e come accoglierli. Il mondo e i suoi insegnamenti. La vanità delle cose. Come educarci alla scuola di Gesù e di Maria. La costruzione.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le prove e le tentazioni. Lc 2. La strada aspra di Gesù e di Maria. La lotta da fare per non sgomentirci di fronte alle difficoltà e ai dolori. Saper vedere le tentazioni come mezzo per dimostrare l’amore. Quali tentazioni, le nascoste e le palesi. L’astuzia e le alleanze del tentatore.

223 Cfr Mt 12,9-14. 224 Cfr Lc 2,7. Evitare ogni compromesso.

5 Meditazione. Omelia (Domenica XIX°). “Date a Dio ciò che è di Dio”225. I diritti di Dio. Chi è Dio. Chi siamo noi. Le pretese di giudicare Dio. L’adorazione e l’umiltà.

6 Meditazione. 5° Gaudioso. La Chiesa. Lc 2. “Lo trovarono nel tempio”226. Si trova Gesù sulla Chiesa. Conoscere nella fede la Chiesa come Corpo Mistico. La nostra posizione. Ricevere e dare. Il vero cristianesimo. Il pericolo dell’individualismo. Maria Vergine madre e modello della Chiesa.

7 Meditazione. 1° Doloroso. La pigrizia. Mc 14. “Dormite”227. I nostri difetti. Come si formano. Come dobbiamo combatterli. I danni della pigrizia in tutta la vita spirituale (preghiera, virtù). Come vincere la lotta. Il duro lavoro. La vita interiore e il suo necessario sviluppo.

8 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La purezza. Mt 26; 27. La Redenzione del corpo. La glorificazione di Dio attraverso il corpo (1Cor 6). La vocazione. I motivi forti per essere puri. Come sceglierli e approfondirli. Le finalità dell’amore e della vita. Prepararsi al domani. Evitare ogni compromesso.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La vita interiore. Gv 20. Maria Maddalena228. Il dinamismo spirituale. Risorti con Cristo. Il distacco dalle cose terrene e la gioia229. La virtù della speranza. Sua necessità. Creare il clima. Fedeltà alla preghiera e meditazione. Crescere nella comunione con Gesù.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il Programma. At 1,4. “Testimoni”230. Insistere sulla vera devozione alla Beata Vergine. Forme pratiche. Amore figliale. 225 Mt 22,21. 226 Lc 2,46. 227 Mc 14,41. 228 Cfr Gv 20,11-18. 229 Cfr Col 3,1. 230 At 1,8. La liturgia. La preghiera personale. La confessione e la direzione spirituale. La virtù, i doveri.

(17) Esercizi Spirituali alla Comunità della Eucarestia Sant’Ilario, 20-21-22 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. Profezia di Maria Madre della Chiesa. Benedetta e gloriosa. Vivere gli Esercizi sotto la sua protezione e aiuto. Meditare il Rosario, i misteri di Gesù con il Cuore di Maria. Impegno particolare per questo umiltà, fiducia, disponibilità, preghiera, sacrifici. Nel silenzio tanto ascolto e riflessione.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Santissima Trinità. Lc 1. “Lo Spirito Santo scenderà”231. La grande rivelazione. L’adesione perfetta di Maria Santissima. La sua contemplazione e preghiera. La nostra vocazione. Essere figli di Dio. Il nostro culto e la nostra gioia. L’adorazione e l’amore. L’abitazione nell’anima. I doni e i nostri doveri. Il centro della vita interiore.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Andò in fretta”232. La missione di Maria nella storia della salvezza. La nostra missione e la nostra meta. La chiamata alla santità. Come bisogna capirla e viverla. Scartare le cose come fini. Realizzare una pienezza di servizio e di amore a Dio. La gioia del servizio.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il nascondimento e l’umiltà. Lc 2. “In una mangiatoia”233. I veri valori mostrati da Gesù. L’apprezzamento nostro e i falsi valori del mondo. Come Gesù ha voluto e cercato il nascondimento in tutta la vita. Come è stato seguito dalla Madonna. L’insegnamento di Gesù. L’umiltà vera. La ricerca di Dio solo e della sua santa volontà.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Gli ostacoli e il dolore. Lc 2. “Segno di contraddizione”234. La salita fin da ora al Calvario di Gesù e di Maria. Il significato di lotta nella vita spirituale.

231 Lc 1,35. 232 Lc 1,39. 233 Lc 2,7. 234 Lc 2,34. Il senso del dolore. Come accettarlo e santificarlo. Come vincere le crisi e le difficoltà. Come seguire nelle contraddizioni il Signore.

5 Meditazione. 1° Doloroso. Le tentazioni del peccato. Mc 14. Li trovò che dormivano235. Da Gesù capire il peccato e la sua gravità. Come fuggirlo. I tentativi di Satana. Le tue tentazioni palesi e occulte. Come conoscerle. Come combatterle. La fortezza cristiana. L’aiuto della Madonna. Chiedere.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La penitenza e la riparazione del peccato. Mt 26; 27. “Lo insultavano”236. Obbligo della penitenza per la purificazione. Le forme diverse. La riparazione al Cuore di Gesù. Le nostre consolazioni di amore. Gli atti di amore perfetto; l’esame particolare e universale. La partecipazione alla Messa con spirito di propiziazione. Particolare vocazione della comunità vostra. L’adorazione eucaristica, l’ora santa. La confessione.

7 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19. “Stava”237. Partecipare alla Messa con la Madonna. Il dramma da vivere. La consacrazione. Tutto per partecipare al sacrificio. La vera pietà eucaristica. Il Canone della Messa. La Comunione. Come farla. Disponibilità.

8 Meditazione. 1° Glorioso. La carità. Mc 16,9. Maria di Magdala238. Risuscitati con Gesù. La vittoria della Redenzione. Come vivere da risorti. La speranza virtù grande. Dobbiamo vivere nella speranza. Realizzare nella carità, in famiglia. in comunità, con tutti. Particolarmente tra gli sposi. Progredire nell’amore e strada di perfezione.

9 Meditazione. 2° Glorioso. La povertà, la castità e l’obbedienza. Lc 24,36. La presenza del cristiano nel mondo. Discepoli di Gesù. Il distacco dai beni terreni. Lo spirito della povertà, la sua applicazione. La castità collaborazione di vita e dono di amore. Dignità e nobiltà. Fortezza e missione. La ricerca della volontà di Dio e la direzione spirituale. Lo spirito di fede. Voler vivere come Gesù e Maria.

235 Cfr Mc 14,37. 236 Mt 27,39. 237 Gv 19,25. 238 Cfr Mc 16,9-11. 10 Meditazione. 3° Glorioso. Il Programma. At 1. 2. “Apparvero lingue”239. L’azione dello Spirito Santo nella Chiesa e nelle anime. Secondo la sua ispirazione fare il programma. La devozione alla Madonna. Informare tutto. La santificazione del momento presente. Liturgia. Eucarestia in primo piano anche per la comunità. Preghiera, meditazione. Confessione e direzione spirituale. La virtù, la famiglia, l’apostolato.

239 At 2,3.

(18) Esercizi Spirituali alla Comunità di Maria Regina Sant’Ilario, 24-25-26 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Ez 36,26. “Vi darò un cuore nuovo”. Per l’intercessione della Beata Vergine il Signore vi ha chiamati. Perciò darà tanto aiuto e tanta grazia. Confidenza e abbandono. Spirito di fede, umiltà. Ascolto della Parola. Docilità. Riflessione. Insistenza nella preghiera. Raccoglimento, tenace. Spirito di sacrificio.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. Lo spirito di fede. Lc 1. “Sono la serva”240. L’adesione della Beata Vergine alla volontà di Dio. Esempio di fede. Come anche noi dobbiamo credere fermamente. La traduzione della fede nella vita. Tutto nella fede. La vita solo umana. Gli errori pratici. Come deve trionfare lo spirito di fede. Dio fine e nostra vera felicità.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Andò in fretta”241. La Beata Vergine porta Gesù, è trasformata in Gesù. La sua missione materna. Vuole che anche noi siamo Gesù. La nostra vocazione e il perché della nostra vita. La santità di figli di Dio ammessi nel seno della Trinità. Il Battesimo. Che cosa vuol dire santità e come possiamo attuarla. L’opera della Madonna.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Le scelte di Gesù. Lc 2. “In una mangiatoia”242. La nascita di Gesù è anche un grande insegnamento. Ciò che sceglie Gesù. Sceglie il nascondimento, l’umiltà e la povertà. Per tutta la vita farà così. I suoi gusti devono divenire anche i nostri. Il nascondimento: fare solo per Iddio; l’umiltà: cercare solo la sua gloria; la povertà: il distacco dai beni terreni quanto si ama il Signore. L’esempio della Beata Vergine.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le prove: i dolori e le tentazioni. Lc 2. “Segno di contraddizione”243. La vita di Gesù e la sua scelta del dolore.

240 Lc 1,38. 241 Lc 1,39. 242 Lc 2,7. 243 Lc 2,34. La sofferenza vista nella fede. Come santificarla e elevarla. Imparare da Maria Santissima Addolorata. Le nostre crisi. Le tentazioni. Di dove vengono e come è necessario conoscerle, sapere il pericolo, combatterle con energia. Come la Madonna ci difende e ci perdona.

5 Meditazione. Omelia (XXX° Domenica). L’amore a Dio. Non può essere di parole. Deve essere di opere. Obbedienza ai voleri di Dio.

6 Meditazione. 1° Doloroso. La riparazione del peccato. Mc 14. “Simone dormi?”244. La vera valutazione del peccato. L’orrore di ogni peccato. Sentire la responsabilità e volere la penitenza. Quale: quotidiana, del dovere. Salvare il mondo. La devozione al Sacro Cuore. Consolarlo. Riparare con grande amore.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La vita interiore. Mt 26; 27. Gli oltraggi. I nostri difetti e la nostra mediocrità. Il vero dinamismo della vita spirituale. L’amore a Dio che ci deve informare. La generosità e i suoi modi. La parte della Madonna nella vita soprannaturale. La sua devozione.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19. Stava Maria presso la Croce245. Il Crocefisso. Il valore del sacrificio. Il centro della vita cristiana. La Messa memoriale, sacrificio mistico. Come partecipare alla Messa. Come fare la Comunione. Le forme di assistere devianti. La presenza della Beata Vergine. Partecipare e fare comunione con Lei.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. “Donna perché piangi?”246. Risorti con Cristo. Vivere da risorti. Operare da risorti (Col 3). La preghiera impetrativa, sua necessità ed efficacia. La grazia attuale. La virtù della speranza. Come accrescerla. La preghiera contemplativa. Come arrivarci e con quali frutti. La meditazione e la sua importanza.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. La dipendenza dallo Spirito Santo. La docilità e la devozione. Nella sua grazia attuare una vera devozione alla Madonna.

244 Mc 14,37. 245 Cfr Gv 19,25. 246 Gv 20,13. Conoscerla, stimarla e ammirarla. Amarla sulle parole di Gesù che ce la ha data per Madre. Uniti a Lei. La vita eucaristica con Maria. Povertà, castità e obbedienza. Come crescere. Liturgia e preghiera personale. L’aiuto della confessione. Le virtù e i doveri.

(19) Esercizi Spirituali alla Comunità della Assunzione Sant’Ilario, 27-28-29 Ottobre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. Maria Santissima è la nostra rappresentante davanti a Dio. Confidare nella sua intercessione perché capiamo Cristo e i suoi misteri, perché abbiamo i suoi stessi sentimenti. Esercizi posti nelle sue mani. Spirito di fede, di preghiera, di silenzio, di lavoro.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. Lo spirito di fede. Lc 1. “Ecco sono la serva”247. Maria modello di fede. Ora e in tutta la vita. Preparata dallo Spirito Santo, nuova arca dell’alleanza. Umiltà, fervore, abbandono. Il nostro spirito di fede. Deve esprimersi in tutto. L’apertura ai disegni di Dio. Insistenza di amore.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Si recò in fretta”248. Come Maria adempie la sua missione. Porta Gesù. Sempre così. Lo scopo della nostra vita di battezzati. La figliolanza adottiva. La lode alla Santissima Trinità. Lo sforzo per la santità. La perseveranza nelle buone opere. La volontà di Dio.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il nostro corpo. Il fatto fondamentale che dà un senso cristiano al corpo umano è l’Incarnazione del Verbo. La sua corporeità ce lo rende vicino. Ci ha salvati totalmente: l’anima e il corpo. Anche questo è chiamato a santificarsi, a glorificare Dio. La dignità e la nobiltà in cui bisogna educare il nostro corpo. La sua funzione nell’economia della Redenzione. Come Gesù ha usato il suo corpo e come usare il nostro. Il corpo della Beata Vergine.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Gli ostacoli. Lc 2. “Segno di contraddizione”249. Il dolore nella vita. Come vedere le sofferenze. Nella luce di Gesù e di Maria.

247 Lc 1,38. 248 Lc 1,39. 249 Lc 2,34. Non sgomentarsi. La fortezza perché la vita sia merito. Dalla rassegnazione alla unione con Gesù Crocefisso. Le tentazioni. Le nostre: conoscerle, e fortificarsi nel rifiuto. Le più insidiose e le più nascoste. La presunzione e la pusillanimità. Il ricorso alla Beata Vergine.

5 Meditazione. 5° Gaudioso. La famiglia di Nazaret. Lc 2. Modello perfetto per tutti. Vivere la vita per Iddio facendo la sua santa volontà. Il nascondimento, la povertà, l’umiltà sono stati il loro stile. È la regola da seguire e da amare. La santificazione del momento presente. Non perdere di vista l’ideale. Non cercare la lode umana, cercare solo la volontà di Dio. Umiltà.

6 Meditazione. 1° Doloroso. La riparazione del peccato. Lc 22. Sudò sangue250. La sofferenza di Gesù immensa nell’anima e nel corpo a causa del peccato. Unirci a Lui e avere un rigetto totale del peccato sia grave o veniale in tutte le sue forme. La penitenza. Le diverse forme. Scontare i peccati. Sentire il nostro compito di membra del Corpo Mistico. Riparare i peccati del mondo. È dovere e amore. La devozione al Sacro Cuore di Gesù. Associarci alla Beata Vergine e alle sue richieste nelle apparizioni.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. I nostri difetti. Mt 26,65; 27. Le sue sofferenze e umiliazioni. Come si formano i difetti; il predominante. Come rendono più difficile il progresso. Come bisogna combatterli. Due difetti particolarmente dannosi: la pigrizia e l’impurità. Conoscerli. La pigrizia che influisce dappertutto e conduce alla mediocrità. L’impurità che espone a peccati gravi. Come crescere la castità. La perfezione della castità. L’aiuto della Beata Vergine.

8 Meditazione. 5° Doloroso. L’amore a Gesù. Gv 19. “Tutto è compiuto”251. Contemplare l’amore che ha portato Gesù a tanto. Tutta la vita sta nell’amarlo e per amore imitarlo. Guardare sempre a Lui e essere veramente innamorati. L’esempio di Maria Santissima e dei santi. Lo sforzo di crescita cercando la sua gloria. Lo sviluppo della spiritualità. La devozione alla Madonna porta a Gesù.

250 Cfr Lc 22,44. 251 Gv 19,30. 9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. Maria al sepolcro252. Cercare il Signore, sentirlo vivo e operante. Volere la comunione stretta con lui. Creare il clima di preghiera d’amore. La preghiera contemplativa. Conoscerlo, ammirarlo, adorarlo, ringraziarlo, lodarlo. Grandezza di questa preghiera, ed efficacia dell’unione. La gioia del pregare. Il modo d’arrivare. Attenzione e devozione. La necessità della meditazione. Cercarla al massimo. Il metodo. La preghiera impetrativa. Necessità, grazia attuale.

10 Meditazione. 3° e 4° Glorioso. Il Programma. At 1; 2. “Apparvero lingue”253. Sotto la guida dello Spirito Santo. La devozione alla Beata Vergine Assunta. Modello, speranza, per una santificazione totale di anima e corpo. Come realizzare e come insistere. Il tempo prezioso. La liturgia. Le devozioni. La purificazione e la perseveranza. Le virtù. La famiglia. I doveri professionali. L’apostolato.

252 Cfr Gv 20,11-18. 253 Cfr At 2,3.

(20) Esercizi Spirituali alla Comunità di Cristo Re Sant’Ilario, 2-3-4 Novembre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. La Madonna è nostra Madre. Attira su di noi le grazie di Dio. Sono parole di speranza e di gioia alla nostra Sion. Su di Lei le compiacenze divine. Lei può ottenerci tutto. Ascoltarla, invocarla, imitarla. Entrare con Lei nei misteri di Gesù. Riflessione, silenzio, preghiera, penitenza. Chiedere la sua benedizione.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La volontà di Dio. Lc 1. “Eccomi”254. L’esempio della Madonna nel fare la volontà di Dio. Il posto da dare a Dio nella vita. Che cosa ci ha insegnato Gesù. La felicità che ne viene. L’illusione di piegarsi su se stessi o sulle creature. Dio il primo e Dio è tutto. Nella vita quotidiana.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Andò”255. La missione della Beata Vergine. Quanta prontezza e fedeltà. Nessun ripiegamento. Porta Gesù. La nostra vocazione di portare Gesù. Il progetto di Dio. Conoscerlo e seguirlo. Le difficoltà concrete. Che cosa è la santità. La vera collaborazione, umiltà, spirito di fede. La vanità degli altri motivi. Il proposito incrollabile.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il corpo. Lc 2. Lo pose in una mangiatoia256. Il corpo del Verbo Incarnato. Dignità e santità del nostro corpo di figli di Dio. Come ha usato Gesù del suo corpo. La verginità della Madonna. Come usare il nostro. Glorificare Dio nel nostro corpo.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le prove. Lc 2. Agnello di Dio. Comincia la salita al Calvario. Maria addolorata. I nostri dolori dello spirito e del corpo. La funzione del dolore. Come vederlo e come accettarlo. Il piano di Dio. Avere fiducia. 254 Lc 1,38. 255 Lc 1,39. 256 Cfr Lc 2,7. Le tentazioni. Quali. Palesi e nascoste. La presunzione e la pusillanimità.

5 Meditazione. 5° Gaudioso. La famiglia di Nazaret. Lc 2. A Nazaret. La scelta della S. Famiglia. Il modello di tutte le famiglie nel nascondimento, nelle preghiere, nelle virtù. Modello di amore sul fare la volontà del Padre e nella carità tra di loro. La famiglia deve soprattutto essere ricca di amore. Come deve essere tale amore. La comprensione, il dono, la pazienza, il perdono, la collaborazione.

6 Meditazione. 1° Doloroso. La riparazione del peccato. Mc 14. “Li trovò addormentati”257. Dalla sofferenza di Gesù capire la gravità del peccato. Respingere il peccato in tutte le sue forme. Fare penitenza dei peccati passati. Diventare penitenti. Seguire Gesù venuto a redimere i peccatori. Lottare con l’esame di coscienza, con la confessione. Espiare per tutti i peccati. Sacro Cuore. Beata Vergine di Fatima. La Santa Messa.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. La pigrizia. Mt 26,63; 27. Gli oltraggi. I difetti. Come si formano. Conoscerli e eliminarli. Lavoro indefesso. Un difetto diffuso in tutto è la pigrizia. Come si forma e come si estende. Nella preghiera, nella meditazione, nelle virtù. La fortezza e la perseveranza.

8 Meditazione. 5° Doloroso. Le virtù evangeliche. Gv 19. “Tutto è compiuto”258. Adorare Gesù e seguirlo nella sapienza della Croce. Le beatitudini. Amarle e tradurle. La povertà, distacco. Come applicarla in famiglia. La perfezione della castità. L’obbedienza al Padre come ha fatto Gesù. La Chiesa e i doni che vi sono. La direzione spirituale.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. Maria Maddalena259. Ha cercato, ha perseverato, ha pianto; lo ha trovato. Esempio. Con la contemplazione si può realizzare grandemente. Guardare a Dio, ammirarlo, adorarlo, ringraziarlo, amarlo. Insistere per rendere matura la nostra preghiera. La meditazione fatta bene; il tempo, il metodo, la sete.

257 Mc 14,37. 258 Gv 19,30. 259 Cfr Gv 20,11-18. La preghiera impetrativa. Sua necessità, la grazia attuale. Confidenza. Speranza.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il programma. At 1,3. Gesù sale al Cielo260. In cielo Gesù realizza la sua evidente regalità. Onore, obbedienza, amore. Maria Santissima partecipa alla sua regalità. La devozione comunitaria alla Beata Vergine. Improntarla ai grandi motivi, viverla nella imitazione appoggiarla agli atti di devozione. Vivere il momento presente. La liturgia, la preghiera personale. La purificazione, i doveri.

260 Cfr At 1,9.

(21) Esercizi Spirituali al Gruppo dei “Giovani Sposi” Sant’Ilario, 5-6-7 Novembre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. Maria Santissima è la nostra mediatrice. Riceve per noi. Riceve la gioia per donarcela. La gioia di avere Gesù e la salvezza. Gli Esercizi sono una grazia preziosa da accogliere e vivere con gioia. Gli Esercizi saranno per la vera devozione alla Beata Vergine. Disponibilità, fede, riflessione, conversione nel silenzio e nella preghiera. Offrire i sacrifici necessari.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. L’Incarnazione e la Santissima Trinità. Lc 1. La grande Rivelazione. Gesù si fa uomo e manifesta l’infinita misericordia di Dio. Per farci figli. Ci svela Dio nella vita sua: la Santissima Trinità. Capire la grandezza della Rivelazione e le sue conseguenze. La devozione trinitaria. Vivere da figli. Dignità e gioia.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Fu piena di Spirito Santo”261. Portare anche noi Gesù, accoglierlo dalla Madonna. Santificarci. Lo scopo della nostra vita. La predestinazione262. Finalità essenziale che dà il senso a tutto. Come tendervi a come realizzare. La decisione e i mezzi.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il Corpo. Lc 2. “Un bambino”263. La redenzione di tutto l’uomo. Anche del corpo. Il vero corpo di Gesù nato da Maria Vergine. Come ha usato Gesù il suo corpo, in tutta la vita. Mezzo di salvezza e vero esempio per noi. Come dobbiamo considerare il corpo e come dobbiamo santificarlo. Lo Spirito Santo in noi. I sacramenti. Il corpo della Beata Vergine.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Gli ostacoli alla santità. Lc 2. “Anche a te una spada”264. Il dolore di Gesù e di Maria per la salvezza. Noi di fronte al dolore. Le prove della vita. Mezzi di santità. Le crisi. Come saper prendere le difficoltà. Le tentazioni e le miserie.

261 Lc 1,41. 262 Cfr Ef 1,4-5. 263 Lc 2,12. 264 Lc 2,35. Come conoscere le tentazioni e come efficacemente combatterle. Il presuntuoso e il pusillanime.

5 Meditazione. 5° Gaudioso. La Famiglia di Nazaret. Lc 2. “Figlio perché?”265. Il perché della vita nascosta. Vita di preghiera, vita di lavoro e di carità. Attorno a Gesù. Modello a tutte le famiglie. Valore della famiglia. Come santificarsi nell’impegno quotidiano. La santificazione del momento presente. Il nascondimento.

6 Meditazione. 1° Doloroso. Il peccato e la riparazione. Mc 14. Dormivano266. La sofferenza di Gesù per il peccato. La nostra indifferenza. La orribilità del peccato. Essere molto convinti e sensibili. Essere con Gesù. Ripararlo in noi e negli altri. I nostri peccati, come li vediamo. Il dolore. La penitenza e la sua necessità. La Messa. La Confessione: prepararsi. L’esame di coscienza. La confidenza. Il Sacro Cuore.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. I nostri difetti. Mt 26; 27. Gli oltraggi. I peccati di cui non ci pentiamo: crescono in noi e fanno i vizi. I danni e la schiavitù dei difetti. Come liberarsene. Il predominante. Il vizio dell’orgoglio e le sue conseguenze. L’insegnamento di Gesù sull’umiltà. Il vizio della pigrizia. L’influenza negativa su tutto. Combattere e non stancarci.

8 Meditazione. 5° Doloroso. Imitazione di Gesù. Gv 19. “Ecco tuo figlio”267. Il Crocefisso. L’amore a Gesù. Centralità della Croce. Dandoci una Madre ci dà uno stile di vita. Particolarmente le Beatitudini. Da vivere e da praticare. La povertà di Gesù e di Maria. Il necessario nostro distacco. Come applicarlo nella pratica. La castità come viverla nella vita di due coniugi cristiani. La perfezione e il progresso.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. Maria Maddalena268. La comunione con Gesù Risorto. Gesù è con noi. Realizzare un’unione profonda in tutto, specialmente con la preghiera.

265 Lc 2,48. 266 Cfr Mc 14,37. 40. 267 Gv 19,26. 268 Gv 20,11-18. Contemplare Dio, ammirarlo, adorarlo, ringraziarlo, amarlo. Realizzarla con volontà di amore. Dovere, ricchezza, gioia. Pensare solo a Dio e alla sua gloria. Fuggire una preghiera egoistica. La meditazione: l’impegno e il profitto. Poi la preghiera impetrativa. Necessità. Grazia attuale.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il Programma. At 1,4; 2. Lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo e la Chiesa. Vederla nella fede. La nostra posizione. Ricevere e dare. La Beata Vergine. La devozione a Lei. Come realizzarla. L’imitazione. Gli atti di devozione personali e familiari. La liturgia del sacrificio, dei sacramenti e della lode. Le virtù, anche insieme. La Famiglia. L’apostolato.

(22) Esercizi Spirituali alla Comunità della Natività Sant’Ilario, 11-12-13 Novembre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. Madre nostra Maria Santissima raccoglie tutte le grazie e ci rappresenta. La sua è un’azione di salvezza e di misericordia perciò di gioia. Raccogliere le sue grazie e vivere intensamente questo tempo in una vera fiducia e in una gioia di comunione. Di qui il nostro ascolto e la riflessione, il rinnovamento logico, la preghiera e il sacrificio. Chiedere la benedizione e offrire il proposito.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Fede. Lc 1. Maria Santissima esempio di fede. L’adorazione al Verbo Incarnato. La disposizione alla volontà di Dio. La facilità in noi di far prevalere i motivi umani. L’intelligenza del piano di Dio. Vita di fede in tutte le circostanze. Capire le linee del piano credendo all’amore di Dio.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. Lo scopo della vita. Il senso delle cose. Dove ci vuole condurre Dio. Che cosa si intende per santità. Le nostre cose quotidiane. Come non dobbiamo desistere. Il facile accontentarsi. Le scuse e le incertezze. Il progresso necessario.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il Corpo. Lc 2. La salvezza di tutto l’uomo. Il Sacro Corpo di Gesù. Come Gesù lo ha offerto per la Redenzione. Il nostro corpo come va visto e santificato. Glorificare Dio. I sacramenti. Far pregare il corpo e farlo servire al piano di Dio e la nostra disponibilità.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Gli ostacoli. Lc 2. “Segno di contraddizione”269. Gesù e Maria nella sofferenza. Come va visto il dolore. Come santificarlo. Le tentazioni. Le palesi e le nascoste. Come vederle, come combatterle. Le più insidiose. Il ricorso alla Beata Vergine e la serenità.

269 Lc 2,34. 5 Meditazione. 1° Doloroso. Riparazione del peccato. Mc 14. L’angoscia270. Quanto ha sofferto Gesù per i peccati. Noi siamo le sue membra. La Chiesa e la sua missione. L’obbligo di riparare. Il culto del Sacro Cuore e del Cuore Immacolato. Coscienza del peccato. Lotta contro ogni sorta di peccato. Come vincerlo in noi: atti di dolore perfetto, esame di coscienza. Confessione. Vincerlo per gli altri. Santa Messa.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. Le resistenze alla grazia. Mt 26; 27. Gli oltraggi a Gesù. L’insulto a Gesù abusando delle grazie che ci dona perché ha tanto sofferto. I nostri difetti ripetuti. Il non combatterli. L’ottusità, il non capire e il non penetrare per timore. La sordità. Non ascoltare la parola che vuol penetrare. La cecità. Non voler vedere. Lo strabismo. Il vedere male in noi e negli altri. L’indurimento del cuore. Non amare. L’indifferenza, l’egoismo. I rimedi.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La prudenza. Lc 23. Il Cireneo271. Il Cireneo porta la Croce perché costretto. La porta malamente. Come noi portiamo la nostra croce dietro a Gesù. Non solo bisogna fare il bene: ma a tempo opportuno e nei debiti modi. Usare e scegliere bene i mezzi è la virtù della prudenza, virtù cardinale. Prudenza con noi stessi sapendoci trattare e prendere i pesi giusti. Prudenza con i figli nel saperli educare e correggere, con il coniuge, con gli amici, nell’apostolato. Per averla accogliere la parola, riflettere, pregare, voler ascoltare lo Spirito Santo che è in noi.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa. Gv 19. Stava la Madre272. La Beata Vergine ci è madre e svolge i compiti di madre. Ci insegna la Croce, i sentimenti che bisogna avere, come partecipare. Farsi accompagnare alla Messa. Il Sacrificio. Capire la liturgia. La Comunione. Il problema della salvezza. Lo studio del Canone. La nostra Messa nella vita.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La Preghiera. Gv 20. Maria di Magdala273.

270 Cfr Mc 14,33-34. 271 Lc 23,26. 272 Cfr Gv 19,25. 273 Gv 20,11-18. La ricerca di Gesù. Si lascia trovare. La preghiera contemplazione. La preghiera per la lode di Dio, ammirazione, adorazione, lode, amore, ringraziando Dio di tutto. Sviluppare nel cuore questi sentimenti. Delicatezza di Maria Santissima e corrisponderle. La vocale e la mentale. La meditazione. Il metodo. Il tempo. La preghiera di impetrazione. Necessità. La grazia attuale.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il Programma. At 1,4. “Testimoni”274. La vera devozione. Stima e amore e servizio alla Madonna. Il tempo. La liturgia. I salmi. La purificazione. La virtù, la famiglia, l’apostolato.

274 At 1,8.

(23) Esercizi Spirituali a Gruppi “Magnificat”, “Spirito Santo” e vari Sant’Ilario, 14-15-16 Novembre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. Maria, dandoci Gesù, ci ha dato la gioia. In lei si esprime tutta la gioia del popolo dei salvati. Esercizi come gioia, con Lei, vicino a Lei. Contemplare i suoi privilegi, le sue opere. Farci aiutare per andare bene da Gesù. L’impegno, la riflessione, il silenzio interiore, la penitenza.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Santissima Trinità. Lc 1. “Figlio dell’Altissimo”275. La Rivelazione della Santissima Trinità. Sviluppo. Adorazione, lode, amore. La chiamata all’adozione. La nostra dignità. La condotta. Il vero cristianesimo. Come corrispondere e come amare.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità e la fede. Lc 1. “Beata che ha creduto”276. Maria Santissima esempio di fede e di abbandono. La sua missione. Come il Signore ha voluto la sua vita. Come vuole la nostra nella fede viva e nella santità. Che cosa si intende per santità. Come è l’unico scopo. Come Gesù: ecco l’ideale. Gli ostacoli avuti.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il Corpo. Lc 2. Un bambino277. Il Corpo di Gesù. La sua santità. Come lo ha usato per la salvezza. Come lo ha offerto. Il nostro corpo: suo valore e sua dignità. Come attuare l’armonia con l’anima. ll suo uso e il suo posto. Degradazione del peccato. Educarlo a servire Dio e a glorificarlo.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le tentazioni. Lc 2. “Segno di contraddizione”278. Comportamento di Gesù e Maria di fronte alle prove e al dolore. Ci indicano.

275 Lc 1,32. 276 Cfr Lc 1,45. 277 Cfr Lc 2,12. 278 Lc 2,34. La vita è lotta e servizio. L’inciampo delle tentazioni palesi e nascoste. Conoscere la tentazione. Come vincerla. La confidenza. Il superamento delle crisi. L’umiltà. Il progetto di Dio.

5 Meditazione. Omelia (XXXIII° Ord.) I talenti. Il nostro rendiconto. Il giudizio di Dio su ognuno di noi. L’abuso delle grazie e la nostra responsabilità.

6 Meditazione. 1° doloroso. La riparazione del peccato. Mc 14. Agonia279. Quanto Gesù ha sofferto per il peccato. Come lo ha riparato. Il dovere di noi che siamo le sue membra. Azione contro i nostri peccati e quelli degli altri. Come stiamo con i nostri peccati. Orrore del peccato grave. Eliminare anche i veniali. La contrizione perfetta. L’esame di coscienza. La Confessione. La penitenza e l’espiazione. Il Cuore di Gesù e di Maria.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. L’umiltà. Mt 26; 27. Gli oltraggi. Le sue sofferenze. Le sue umiliazioni. Umiltà virtù necessaria e basilare. Come è stata praticata e insegnata da Gesù. Il danno dell’orgoglio. Praticare l’umiltà in tutto: di fronte a Dio e al prossimo. Il servizio. Come espletarlo in vero spirito di amore.

8 Meditazione. 5° doloroso. L’amore a Gesù. Gv 19. “Tutto è compiuto”280. L’amore infinito e misericordioso di Gesù. Il Crocefisso libro che ci insegna l’amore. Come si deve esprimere e sviluppare. Gli ostacoli: l’ottusità: non capire, non penetrare nelle virtù comunicate; la sordità: non ascoltare le ispirazioni; la cecità, non vedere le opere di Dio; l’indurimento del cuore, non capire l’amore e chiudersi. Esempio della Madonna meraviglioso.

9 Meditazione. 1 Glorioso. La preghiera. Gv 20. Maria di Magdala281. La comunione con Gesù Risorto. La ricerca di lui. La complezione e lo sforzo per la lode, l’adorazione, l’amore. Migliorare la preghiera. Non restare a una preghiera puerile o egoistica.

279 Cfr Mc 14,32-42. 280 Gv 19,30. 281 Cfr Gv 20,11-18. L’esercizio della meditazione. La preghiera impetrativa. L’insegnamento di Gesù. La necessità della grazia attuale. La confidenza. Preghiera vocale e mentale. Le scatole vuote.

10 Meditazione. 2° glorioso. Il Programma. At 1,3. “Testimoni”282. (Il solito schema).

282 At 1,8.

(24) Esercizi Spirituali alla Comunità della Presentazione Sant’Ilario, 17-18-19 Novembre 1987

Introduzione della sera precedente. Sof 3,14. La impostazione mariana. Gioia perché Maria ci porta Gesù, la salvezza. Anche ora la possibilità della nostra conversione. La disponibilità, la riflessione. Il silenzio. Lo spirito di sacrificio.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. La Santissima Trinità e la fede. Lc 1. “Eccomi”283. La rivelazione della Santissima Trinità e l’Incarnazione. Il mistero di Dio. La nostra figliolanza adottiva. Le nostre relazioni. La fede di Maria. La fede che chiede Gesù a noi. Maturazione della fede. Vivere di fede. Tutto nella fede. Esame di coscienza e umiltà. La testimonianza.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Raggiunse in fretta”284. La missione di Maria di portare Gesù. Con quanta virtù e quante grazie. Il perché e il senso della vita di un cristiano. Trasformarsi in Cristo. Divenire santi. Cosa si intende per santità. I mezzi per divenire santi. La missione e la vocazione. La volontà di Dio amata e abbracciata.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il corpo. Lc 2. Il segno285. Il Verbo ha preso il nostro corpo. Dignità. Come Gesù ha considerato e trattato il suo corpo dalla nascita alla risurrezione. Come dobbiamo trattare il nostro. Creare l’armonia. Domare il corpo perché collabori con lo spirito. Il corpo redento da Gesù risorgerà.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le prove. Lc 2. “Segno di contraddizione”286. Il dolore, la prova nella vita di Gesù e di Maria. Le nostre prove e i nostri dolori. Comportamenti. Santificarli e renderci mezzo di Redenzione. Non semplicemente una passiva rassegnazione. Le tentazioni. Perché il Signore le permette. Quali sono. Le palesi e le nascoste. Come trattarle. 283 Lc 1,38. 284 Lc 1,39. 285 Cfr Lc 2,12. 286 Lc 2,34. La presunzione e la pusillanimità.

5 Meditazione. 1° Doloroso. La riparazione del peccato. Mc 14. “Dormivano”287. La sofferenza di Gesù per il peccato. La nostra partecipazione. Come rifiutare e combattere il peccato. In noi vincendo i nostri peccati anche i veniali. I mezzi. Atto di dolore perfetto. Esame di coscienza. La Confessione. Per il mondo preghiera e penitenza, soprattutto la Santa Messa.

6 Meditazione. 2° Doloroso e 3° Doloroso. I difetti. L’orgoglio. Mt 26; 27. Gli oltraggi e le umiliazioni di Gesù. Le nostre resistenze e le nostre durezze. I difetti inveterati. Cercare Dio e la sua gloria. La lotta contro la superbia. L’insegnamento di Gesù e il suo esempio. Danni dell’orgoglio. Come combatterlo. L’umiltà verso Dio, noi stessi e il prossimo. Umiltà di pensiero, di parole e di opere. L’esempio della Madonna.

7 Meditazione. 4° Doloroso. Il progresso della vita spirituale. Lc 23. Il Cireneo288. La via al Calvario. Seguire Gesù con le nostre croci. Le ripugnanze. Seguirlo con fede e amore. Le cose che ci impediscono un progresso. Ottusità, sordità, cecità, durezza di cuore. Come si manifestano. Rimedi energici.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La vita evangelica in famiglia. Gv 19. “Ecco tua Madre”289. Il Crocefisso insegnatoci da Maria Santissima. Amore vivissimo e riconoscente, imitazione della sua vita. “Tutto è compiuto”290. La carità nella famiglia, la povertà, la castità e la obbedienza nella Chiesa. Santificarsi nella propria vocazione.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. “Piangeva”291. L’unione a Gesù Risorto. Essere risorti che cosa comporta. La preghiera contemplativa. Il suo valore. Elevarsi a Dio per ben conoscerlo e amarlo. L’adorazione e la lode. L’accoglienza della sua Parola.

287 Cfr Mc 14,37. 40. 288 Cfr Lc 23,26. 289 Gv 19,27. 290 Gv 19,30. 291 Gv 20,11. L’impetrazione. La grazia attuale e la sua necessità preveniente e concomitante. Le promesse di Gesù e la sua misericordia.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il Programma. At 1,3. “Testimoni”292. La devozione alla Beata Vergine. Come fondarla e come esprimerla. Il tempo, la liturgia. La perseveranza (Confessione). La vera virtù. La famiglia. La professione.

292 At 1,8.

(25) Esercizi Spirituali alla Comunità di Maria Madre della Chiesa Sant’Ilario, 21-22-23 Novembre 1987

Introduzione della sera precedente. 1Pt 2,1 sq. Esercizi ad onore della Beata Vergine nostro aiuto e nostro modello. Bramosia del cibo spirituale. Confidenza nella bontà divina. Lasciarci lavorare come pietre vive. Riflessione: la grazia e la nostra sacerdotale grandezza. Raccoglimento, silenzio, spirito di penitenza. Per noi e per gli altri: il regno.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. Lo spirito di Fede. Lc 1. Incarnazione e fede della Beata Vergine. L’amore e la degnazione del Verbo. Le meraviglie operate. La fede di Maria esempio alla nostra. La certezza della fede. La forza trasformante. Tutta la vita nella fede. Le opere della fede. Crescere nella fede. Gli atti di fede. La meditazione e la cultura di fede.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. La missione di Maria portare Gesù. La sua virtù: in fretta, dimentica di se stessa. L’azione nella casa di Elisabetta. La nostra missione nella vita: portare Gesù in noi e negli altri. La santità scopo dell’esistenza. È gloria a Dio. Respingere la mediocrità. Lavorare e tendere incessantemente ad esser come Gesù e vivere di Lui.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il Corpo. Lc 2. Un bambino che giace293. Dio si è reso visibile con un corpo come il nostro. Ci ha salvato in tutto, nell’anima e nel corpo. Come ha usato Gesù il suo corpo per la nostra salvezza. Come dobbiamo usare il nostro. La liturgia e il corpo. La santificazione del corpo, il dominio, la guida e la collaborazione.

4 Meditazione. 4 Gaudioso. Gli ostacoli alla santità. Lc 2. “Segno di contraddizione”294. Il dolore nella vita di Gesù e di Maria. Come l’hanno santificato. Nella nostra vita. Come prendere le cose contrarie e le sofferenze. Le tentazioni. Conoscerle bene. Come saperle combattere e vincere. La confidenza e la fortezza.

293 Cfr Lc 2,12. 294 Lc 2,34. 5 Meditazione. Omelia (Cristo Re). Gesù Re d’amore. Come dobbiamo vivere nel suo regno. Come tradurre il nostro amore.

6 Meditazione. 1° Doloroso. Il peccato. Mc 14. “Vegliate con me”295. La sofferenza di Gesù per il peccato deve essere ancora nostra. Eliminazione del peccato in noi. Mezzi. Dolore perfetto. Esame di coscienza. Confessione. Modo forte e maturo. Umiltà e fede. Espiare anche i peccati degli altri. Sacro Cuore e Fatima.

7 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. I difetti. Mt 26; 27. Gli oltraggi. I nostri vizi e difetti. Come si formano. I grandi danni. Come si vincono. Le resistenze che sono alla base. L’ottusità, la sordità, la cecità, la durezza del cuore. Il lavoro che occorre per conquistare le verità e le forze necessarie.

8 Meditazione. 5° Doloroso. La Santa Messa con Maria Santissima. Gv 19. “Stava la Madre”296. Il sacrificio e l’amore. Come dobbiamo ricambiare l’amore di Gesù. Come gli dobbiamo essere uniti. Per la salvezza. La Santa Messa. Come parteciparla con la Beata Vergine. Il dramma e la superficialità. La Santa Comunione. Quanto dobbiamo essere attivi.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La preghiera. Gv 20. Maria Maddalena297. Unione a Gesù Risorto. Essere dei risorti. Unione stretta attuata nella preghiera. La contemplativa. Conoscere Dio, adorarlo, lodarlo, esprimergli l’amore. Preghiera impetrativa. Necessità della grazia attuale. La confidenza.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il Programma. At 1,3. (Il solito schema).

295 Cfr Mc 14,34. 296 Cfr Gv 19,25. 297 Cfr Gv 20,11-18.

(26) Esercizi Spirituali a un vario “Gruppo di Adulti” Sant’Ilario, 24-25-26 Novembre 1987

Introduzione della sera precedente. 1Pt 1,1 sq. Maria Madre della Chiesa. Costruisce le pietre vive. In questi Esercizi ci lavorerà. Disponibilità. Collaborazione. Umiltà. Decisione. Riflessione. Silenzio interiore. Spirito di penitenza. La benedizione della Madonna.

1 Meditazione. 1° Gaudioso. Lo spirito di fede. Lc 1. “Eccomi”298. L’Incarnazione ci rivela l’amore di Dio. L’amore nostro e la corrispondenza. La maturità della fede. Come è necessaria. Vivere di fede. Come crescere e sviluppare. La gioia e il profitto di chi ha fede. L’esempio di Maria Santissima. La sua sicurezza e la sua docilità.

2 Meditazione. 2° Gaudioso. La santità. Lc 1. “Andò in fretta”299. La missione di Maria come si adempie. Porta Gesù sempre. La nostra idealità. Diventare santi. Cosa si intende per santità. Lo scopo della vita. Noi figli di Dio. Crescere nella grazia dello Spirito Santo. La mediocrità. La vittoria su noi stessi. Santificazione della vita ordinaria.

3 Meditazione. 3° Gaudioso. Il corpo. Lc 2. “Un bambino”300. Tutto l’uomo è salvato. Come Gesù ha usato del suo corpo per la Redenzione. Come ci ha indicato di usare il nostro. I sacramenti. Ascesi per dominarlo.

4 Meditazione. 4° Gaudioso. Le tentazioni. Lc 2. Un segno301. Le prove nella vita spirituale. Di quanti generi. Come dobbiamo scoprire e combattere le nostre tentazioni. Quali le più frequenti. L’aiuto soprannaturale.

5 Meditazione. 1° Doloroso. La riparazione del peccato. Mc 14. “Angoscia”302.

298 Lc 1,38. 299 Lc 1,39. 300 Lc 2,12. 301 Cfr Lc 2,34. Quanto per il peccato la sofferenza di Gesù. Quanto bisogno di espiazione. Noi dobbiamo essere uniti a Gesù ed espiare il peccato. Cominciando da noi. Senso del peccato. Noi e il peccato. Atto di dolore, esame di coscienza. Confessione. Per gli altri. Sacro Cuore. Fatima. Santa Messa sacrificio di propiziazione.

6 Meditazione. 2° e 3° Doloroso. Le malattie spirituali: i difetti. Mt 26; 27. Gli oltraggi. Come si formano i difetti. Il danno. La difficoltà nel vincerli. Vederne l’origine. L’ottusità. La sordità. La cecità. L’essere muti. L’indurimento del cuore. L’aiuto prodigioso della Madonna e l’ascesi.

7 Meditazione. 4° Doloroso. La vita interiore. Lc 23. Il legno secco303. Seguire Gesù nelle sue vie. Non portare la croce di malavoglia. Realizzare una vera vitalità soprannaturale. L’abitazione della Santissima Trinità: il centro. Le conseguenze. L’ospitalità e la vera gioia. Maria speculum iustitiae304.

8 Meditazione. 5 Doloroso. La Santa Messa. Gv 19. Stabat Mater305. La Croce e la sua forza. L’amore. La nostra disponibilità. Il Sacrificio. La Santa Messa. Il dramma. Il dovere di partecipare bene. Tutto il rito ha un centro. La Messa e la Comunione con Maria.

9 Meditazione. 1° Glorioso. La Preghiera. Gv 20. Maria Maddalena306. La risurrezione gloria e vittoria. I cristiani conresuscitati. La comunione con il Risorto. La preghiera contemplativa. Forza e gioia. L’impetrazione. La grazia attuale. Attenzione. Devozione. Perseveranza.

10 Meditazione. 2° Glorioso. Il Programma. At 1,3. “Testimoni”307. (Il solito schema).

302 Mc 14,33. 303 Lc 23,31. 304 “Speculum iustitiae – Specchio della santità divina” (Litanie lauretane). 305 “Stavano presso la croce di Gesù sua madre” (Cfr Gv 19,25). 306 Cfr Gv 20,11-18. 307 At 1,8.

Esercizi 1987308

1° Diaconi (St. Nicolas, 15-16-17 Agosto 2° Comunità Risurrezione (St. Nicolas, 19-20-21 Agosto) 3° Fortezza e 1° Superiore (Casone, 30-31 Agosto / 1 Settembre) 4° Madre della Grazia divina e 2° Media (Casone, 2-3-4 Settembre) 5° Madre purissima (Casone, 5-6-7 Settembre) 6° Preziosissimo Sangue e Santa Bernadette (Casone, 8-9-10 Settembre) 7° Maria Ausiliatrice e San Luigi (Casone, 11-12-13 Settembre) 8° San Giovanni, San Pietro, Santo Nome (Casone, 14-15-16 Settembre) 9° Gioia, Regina, Luce (Casone, 22-23-24 Settembre) 10° Stella, Domus, Magnificat (Casone, 25-26-27 Settembre) 11° Spose dei diaconi (Sant’Ilario, 30 Settembre / 1-2 Ottobre) 12° Santa Maria della Vittoria (Sant’Ilario, 3-4-5 Ottobre) 13° Gruppi di famiglie (Sant’Ilario, 7-8-9 Ottobre) 14° Comunità Immacolata (Sant’Ilario, 10-11-12 Ottobre) 15° Comunità Croce (Sant’Ilario, 13-14-15 Novembre) 16° Cenacolo, Gloria, Amicizia (Sant’Ilario, 17-18-19 Novembre) 17° Comunità Eucaristia (Sant’Ilario, 20-21-22 Novembre) 18° Comunità Maria Regina (Sant’Ilario, 24-25-26 Novembre) 19° Comunità Assunzione (Sant’Ilario, 27-28-29 Novembre) 20° Comunità Cristo Re (Sant’Ilario, 2-3-4 Novembre) 21° Giovani sposi (Sant’Ilario, 5-6-7 Novembre) 22° Comunità Natività (Sant’Ilario, 11-12-13 Novembre) 23° Spirito Santo e altri (Sant’Ilario, 14-15-16 Novembre) 24° Comunità Presentazione (Sant’Ilario, 17-18-19 Novembre) 25° Comunità Madre della Chiesa (Sant’Ilario, 21-22-23 Novembre) 26° Adulti vari (Sant’Ilario, 24-25-26 Novembre)

308 Schema riassuntivo di tutti i corsi predicati nel 1987, inserito da don Pietro al termine del quaderno. Ad ogni corso affianca due serie di numeri: al primo gruppo corrispondono le pagine in cui ciascun corso viene tratteggiato nel quaderno; al secondo, il numero di partecipanti allo stesso. Il numero totale dei partecipanti risulta essere 480.

QUADERNO 44 - I misteri del Rosario (1987) – SOMMARIO309 Indice 2 Introduzione 4 1° Gaudioso. L’Annunciazione 9 Maria nella storia della salvezza 9 Incarnazione opera di Dio-Amore. 11 Desiderio di santità 13 2° Gaudioso. La Visitazione 15 L’ascolto di Dio 15 3° Gaudioso. La nascita di Gesù 17 Gesù nostro Salvatore 17 4° Gaudioso. Presentazione 20 La tristezza del peccato 20 5° Gaudioso. Lo smarrimento di Gesù 21 La tiepidezza 21 5° Gaudioso. Il ritrovamento di Gesù 22 La S. Famiglia 22 1° Doloroso. L’agonia di Gesù 25 La fortezza 25 1° Doloroso. Gesù nell’orto 26 La rinuncia. Le tentazioni 26 2° Doloroso. La flagellazione 28 Umiltà 28 2° Doloroso 30 La Confessione 30 3° Doloroso. L’incoronazione di spine 33 L’Eucarestia 33 4° Doloroso. La salita al Calvario 35 La Via Crucis 35 4° Doloroso. La salita al Calvario 36 La Purezza 36 5° Doloroso. Crocefissione e Morte 37 La carità 37 1° Glorioso. La Risurrezione 38 Vita interiore 38 2° Glorioso. L’Ascensione 39 Il programma di spiritualità 39 3° Glorioso. La discesa dello Spirito Santo 41 La Chiesa 41 La Chiesa 43 4° Glorioso. L’Assunzione 44 La Preghiera mariana 44 4° Glorioso 47 309 Inserito in fase di redazione. Il Corpo 47 5° Glorioso. L’incoronazione di Maria Santissima 49 La consacrazione 49 5° Glorioso 51 La Devozione a Maria Santissima 51 Il Rosario 53 Gesù e la Donna 56 L’Apostolato 59 Esercizi Spirituali Diaconi (15-17 Agosto) 61 Esercizi Spirituali comunità Risurrezione (19-21 Agosto) 65 Esercizi Spirituali gruppi “Fortezza del Signore”, “1° Superiore” (30 Agosto/1 Settembre) 68 Esercizi Spirituali gruppi “Madre della grazia divina”, “Santa Chiara”; “2 Media” (2-4 Settembre) 72 Esercizi Spirituali gruppo “Mater purissima” (5-7 Settembre) 75 Esercizi Spirituali gruppi “Preziosissimo Sangue”, “Santa Bernadette” (8-10 Settembre) 78 Esercizi Spirituali gruppi “Maria Ausiliatrice”, “San Luigi”, ad alcuni “Fortezza del Signore” (11-13 Settembre) 81 Esercizi Spirituali gruppi “San Giovanni Apostolo”, “San Pietro”, “Santo Nome” (14-16 Settembre) 84 Esercizi Spirituali gruppi “Gioia di Dio”, “Regina degli Angeli”, “Luce” (22-24 Settembre) 87 Esercizi Spirituali gruppi “Stella del mattino”, “Domus aurea”, “Magnificat” (25-27 Settembre) 90 Esercizi Spirituali Spose dei Diaconi (30 Settembre/2 Ottobre) 93 Esercizi Spirituali gruppo “Santa Maria della Vittoria” (3-5 Ottobre) 96 Esercizi Spirituali gruppi di famiglie (7-9 Ottobre) 98 Esercizi Spirituali comunità Immacolata (10-12 Ottobre) 101 Esercizi Spirituali comunità Croce (13-15 Ottobre) 103 Esercizi Spirituali gruppi “Cenacolo”, “Gloria”, “Amicizia” (17-19 Ottobre) 106 Esercizi Spirituali comunità Eucarestia (20-22 Ottobre) 109 Esercizi Spirituali comunità Maria Regina (24-26 Ottobre) 112 Esercizi Spirituali comunità Assunzione (27-29 Ottobre) 115 Esercizi Spirituali comunità Cristo Re (2-4 Novembre) 118 Esercizi Spirituali gruppo “Giovani Sposi” (5-7 Novembre) 121 Esercizi Spirituali comunità Natività (11-13 Novembre) 124 Esercizi Spirituali gruppi “Magnificat”, “Spirito Santo” (14-16 Novembre) 127 Esercizi Spirituali comunità Presentazione (17-19 Novembre) 130 Esercizi Spirituali comunità Maria Madre della Chiesa (21-23 Novembre) 133 Esercizi Spirituali a un vario “Gruppo di Adulti” (24-26 Novembre) 135 Esercizi 1987 137

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    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
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