299 - Umiltà 1

299. Umiltà1

Una delle chiavi della Bibbia per prendere la Bibbia sul serio. È il movimento stesso della Rivelazione: Dio crea, parla, salva. Di fronte a lui l’uomo è un povero, un piccolo, un peccatore. L’uomo deve riconoscersi come tale. L’orgoglio è il non riconoscere questa dipendenza fondamentale.

Legame essenziale tra umiltà e fede, umiltà e obbedienza. Il rivelatore è Cristo: dolce, umile, umiliato e servo. Occorre avere un animo di povero ed entrare nel suo sacrificio, perché in Lui e dietro a Lui il Padre ci accolga nel suo Regno.

Umiliazione degli oppressi che gridano verso Dio; è l’orgoglio dei grandi un peccato che Dio castiga. Questo serve a fare scoprire la vera umiltà che è timore di Dio. Gli umili lodano il Signore che è con loro. Si compiace di loro. Se umilia lo fa per provare la vera fede. Umiliarsi davanti a Lui è pentirsi, riconoscere chi egli è e che cosa siamo noi.

Dio ascolta i cuori umili: è l’unico sacrificio che gradisce; gli umili avranno la terra in eredità. Prospettiva escatologica; gli umili costituiscono il «resto», punti di partenza del nuovo popolo.

L’umile è colui che pone in Dio la sua fiducia, attende il Messia, termina con Maria.

Viene il Messia e si presenta come un servo dolce e umile ed esige un’uguale umiltà.

I racconti della Passione (Mt 21) fanno vedere in Lui il povero, l’umiliato. Convertirsi è venire come bambini. Dio si rivela solo a questa condizione, non si comunica che nell’umiltà; smascherare in noi la sufficienza farisaica, sottomettersi a Dio; dire: “Io non sono degno” (Mt 8,5-13) è l’atteggiamento della fede.

San Benedetto2:

1) timore di Dio,

2) obbedienza,

3) obbedienza ai Superiori,

4) obbedienza anche nelle cose più difficili,

5) confessione colpe segrete,

6) accettazione di tutte le privazioni,

7) credersi l’ultimo.

Id quod Dei est et quod est hominis (San Tommaso3). Soli Dei honor et gloria4.

L’ammirazione all’artista.