Diciamo della Madonna: “Ianua coeli, la porta del cielo”. Quando giustamente diciamo che la Madonna dandoci Gesù ci ha dato ogni bene, fissiamo particolarmente gli occhi su quel bene infinito ed eterno che è il Paradiso. La Madonna ci aiuta e la finalità di tutto è che anche noi possiamo andare con Lei, perché possiamo aver parte, essere cioè nella vita, essere in quella gioia, essere in quella durata eterna. Maria Santissima ci aiuta perché noi possiamo corrispondere alla grazia di Dio. Noi sappiamo che il segreto per arrivare in Paradiso è qui: puntare sulla corrispondenza. Dio è Padre e Dio vuole che tutti gli uomini si salvino; non vuole che nessuno perisca. Ci vuole salvi di una salvezza totale, ci vuole salvi; ci vuole così perché ci ama. Siamo noi che dobbiamo corrispondere; la corrispondenza nostra dipende dall’uso giusto della nostra libertà, dipende dal dire di sì all’opera di Dio, dal dire di sì, dall’avere fede e dal camminare secondo i suoi Comandamenti. E tutto dipenderà dalla grazia finale, la perseveranza finale: è una grazia che domandiamo alla Madonna, perché l’interceda per noi, perché interceda che possiamo morire nell’amore di Dio e che all’ultimo invito del Signore sappiamo dire di sì. Ecco la Madonna è chiamata “Porta del cielo”, perché con la sua intercessione ci ottiene questa grazia: una grazia che non possiamo meritare, ma che possiamo domandare, perché la Madre nostra ha una potenza, davanti al cuore di Dio, inarrestabile. Ed ecco che allora ci renderemo responsabili sempre di più del problema della nostra salvezza eterna. E, ricordando quello che dicono i santi, e cioè che la vera devozione alla Madonna è segno della nostra predestinazione alla gloria, cercheremo di avere questa devozione vera: la devozione della stima, la devozione dell’imitazione, la devozione per cui teniamo in somma considerazione questo magnifico dono che il Signore ci ha fatto in Maria. Cerchiamo di essere i veri devoti della Madonna, perché Lei, per la sua intercessione, ci salvi e ci porti dove non ci sarà più né dolore, né gemito, né tristezza, né incertezza di cose, ma dove godremo pienamente della stessa gloria e della stessa gioia della Madonna.
CODICE | 83EBM013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 12/05/1983 |
OCCASIONE | Catechesi mese di Maggio |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Litanie Madonna: porta del cielo |
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