13/05/1983 - 13 maggio

Sant'Ilario d'Enza, 13/05/1983
Omelia, Venerdì VI settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – I giorno, Catechesi mese di Maggio

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At 18,8-18; Gv 16,20-23.

È un titolo molto bello e significativo quando chiamiamo la Madonna “Stella del mattino, stella mattutina”. A noi, che guardiamo verso il cielo, la stella del mattino non solo è bella ma ci dà la speranza di un giorno sereno, ci invita a lodare Dio per tutte le meraviglie che opera nel creato. “Stella del mattino” chiamiamo la Madonna perché è la creatura più bella; nessuno è così bello. Comprendiamo come sono belli gli angeli: uno più bello dell’altro, in un fulgore di luce e di elevazione, ma tutti gli angeli messi insieme non raggiungono certamente la bellezza della Madonna. La Madonna è più bella di tutti i santi: la sua anima ha raggiunto, attraverso i dolori e le prove della vita, un tale splendore che veramente nessun santo può anche solo lontanamente paragonarsi. È la creatura più bella, è quella che muove più a speranza, perché ci dà il senso della vita, della vita che deve essere offerta a Dio, che deve essere vissuta per Lui, della vita che ognuno di noi deve apprezzare nel suo valore. Gli uomini se ne sono accorti di avere tale fulgore di bellezza e un tesoro così prezioso come la Madonna? Non se ne sono accorti nemmeno gli abitanti di Nazaret! La Madonna è vissuta in povertà, ignorata agli occhi del mondo, ma dilettissima a Dio. Ecco che ci chiediamo che senso ha la nostra vita, che senso hanno le nostre azioni e le nostre tribolazioni, i nostri dolori e le nostre lotte. Maria, che risplende così fulgida, ci dice: “Fate come ha detto Gesù. E anche se la nostra vita è umile e nascosta agli occhi di tutti, sarà fulgida davanti a Dio e verrà il giorno che Dio premierà tutto”. Alziamo gli occhi allora – sempre! – a questa “Stella del mattino”; alziamo gli occhi con fiducia, alziamo gli occhi con umiltà, soprattutto innalziamo gli occhi con amore, perché dobbiamo amarla e lasciarci guidare dai raggi della sua luce, lasciarci guidare dalle indicazioni che Lei ci ottiene dallo Spirito Santo. Alziamo gli occhi a Lei soprattutto nelle tentazioni, nei pericoli, nell’angoscia. Alziamo gli occhi a Lei e Lei ci salverà dalla tempesta e ci porterà al porto della vita eterna.

CODICE 83ECM013
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 13/05/1983
OCCASIONE Omelia, Venerdì VI settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – I giorno, Catechesi mese di Maggio
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Litanie Madonna: Stella del mattino
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