02/05/1983 - 2 maggio

Chiamiamo la Madonna: “Sede della sapienza”. Cosa vogliamo dire con questa espressione? Vogliamo dire che la Madonna ha avuto la massima dignità, perché è stata Madre della Sapienza eterna, del Figlio di Dio, del Verbo di Dio. Noi sappiamo che tutte le cose sono state fatte per mezzo del Verbo; cioè Dio, nella sua infinita sapienza, ha creato e continua a conservare, a creare ogni cosa. Giustamente chiamiamo la Madonna, madre di Gesù, la «sede», il luogo dove la Sapienza è rimasta, dove la Sapienza, più che in ogni altro posto, ha diffuso i suoi splendori. “Sede della Sapienza”: la Madonna è stata singolarmente illuminata e ha avuto una sapienza celeste, ha avuto un discernimento delle cose, ha avuto un’intelligenza superiore. Dobbiamo molto ammirare e dobbiamo desiderare di partecipare anche noi a questa sapienza e parteciperemo se accogliamo anche noi la sapienza di Dio. Noi diciamo che Dio si è rivelato a noi, si è svelato, per insegnarci tutto quello che era necessario per noi, per la nostra elevazione a figli di Dio. Ecco, l’ascolto docile e umile della parola di Dio. Un cristiano, che apprezza quello che ha portato Gesù, deve realizzare una grande preghiera di ascolto. Si prega, ascoltando quello che dice a noi Gesù, sapienza eterna. La parola di Dio è il grande dono che Gesù ci ha fatto, è il grande dono che Gesù ci ha comunicato, perché anche noi fossimo governati non dalla nostra povera mente, non dalla mente degli altri uomini, ma fossimo governati da una sapienza che viene dall’alto. Accogliere la parola di Dio, fare con fede la meditazione di questa parola, prenderla come norma continua di tutte le nostre giornate. Il proposito che vogliamo fare in questo giorno di Maggio è quello di stimare di più la parola di Dio, di ascoltarla avidamente nella Messa, di farla nostra attraverso un’assidua meditazione.