22/05/1983 - 22 maggio

Sant'Ilario d'Enza, 22/05/1983
Catechesi Vespri, Mese di Maggio

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[Don Pietro si rivolge ai Cresimati:] Non solo siete accolti, ma siete desiderati e amati, perché noi guardiamo a voi come a una promessa, una promessa di bene, un avvento fresco e vivo di energie. Al termine di questa giornata così grande per voi e per noi tutti, nell’accogliervi come ragazzi diventati grandi, che avete responsabilità, vorrei dirvi una parola seria. Si, vi voglio dire una cosa seria: se volete voler bene al Signore, se volete essere come vi desidera Lui, se volete essere consolazione alla vostra famiglia (quanti sacrifici hanno fatto e stanno facendo i vostri genitori!), se insomma volete crescere onesti, buoni, una promessa per l’avvenire, sappiate che la strada è in salita. E quando si fa una strada in salita (siete stati in montagna?), una strada in salita si fa fatica. Per essere buoni, bisogna saper fare fatica; per essere buoni, per tutti si richiede uno sforzo. Del resto, lo sapete bene: tutti quelli che sono andati in su hanno fatto questo sforzo: prima di tutto, lo ha fatto Gesù; e, poi, chi è che ha fatto lo sforzo grosso dopo Gesù? La Madonna! Esattamente, proprio la Madonna. Per questo noi la chiamiamo la “Regina dei martiri”, perché è stata più martire di tutti; più di tutti ha sofferto per essere non solo come la voleva Dio, ma per fare del bene a tutti. La Madonna infatti è diventata così grande per noi, per fare del bene a noi. E lo sapete quanto è stato difficile per Lei essere sempre vicino a Gesù, anche sulla via del Calvario, anche ai piedi della croce. Quindi, io vi voglio dire: non spaventatevi delle difficoltà; per essere buoni, bisogna sapersi disciplinare, bisogna sapersi comandare, bisogna ascoltare coloro che vi vogliono bene. Dovete insomma impegnarvi. Non ho bisogno di dire quello che vi ho già detto: che il Signore viene nella Messa, viene nell’Eucarestia proprio per noi, per essere il «Pane dei forti». Ecco, la mia raccomandazione è la Messa della domenica, non perché sia una formalità (non ve la raccomanderei se fosse una formalità!), ma proprio perché di lì si prende la forza, proprio come quel profeta, proprio come Elia. Cosa fece? Camminò quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb, in forza del pane miracoloso che aveva ricevuto. Anche noi siamo come il profeta Elia: abbiamo bisogno della Messa. La Messa è la rinnovazione del mistero di Gesù. Amate molto la Messa e di domenica in domenica sarà assicurata la vostra crescita. D’accordo allora? D’accordo! Sotto sforzo! Vi chiederò sempre: “E lo sforzo, come va?” E voi mi saprete rispondere.

CODICE 83ENM013
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 22/05/1983
OCCASIONE Catechesi Vespri, Mese di Maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale, Cresimati
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Litanie Madonna: Regina dei martiri
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

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