09/05/1983 - 9 maggio

Sant'Ilario d'Enza, 09/05/1983
Catechesi mese di Maggio

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Dopo avere chiamato la Madonna “Torre di Davide”, la chiamiamo “Turris eburnea”, cioè torre d’avorio: una costruzione fortissima, dicevamo ieri, una costruzione perfetta, bellissima, il capolavoro delle opere di Dio. Nessuna creatura ha raggiunto il grado di perfezione della Madonna, un grado di perfezione del quale non riusciamo a immaginare uno maggiore. Già all’atto dell’Annunciazione, l’angelo la chiama «carissima a Dio, piena di grazia»; l’angelo testimonia che la Madonna era a un grado sommo di virtù e iniziava il mistero dell’Incarnazione, iniziava cioè quel periodo nel quale la Madonna avrebbe realizzato con Gesù una comunione meravigliosamente stretta. I mesi dell’attesa furono mesi di comunione strettissima, cuore a cuore: il cuore di Gesù batteva all’unisono col cuore di Maria, il sangue di Gesù era il sangue di Maria. E poi i trent’anni di una vita sempre vissuta insieme: quali tesori di grazia sono stati elargiti da Gesù a Maria! Con quanta larghezza lo Spirito Santo ha potuto lavorare in Lei per renderla in tutto simile a Gesù, sempre più simile a Gesù! E la vediamo così, uniformata al volere del Padre, assistere col cuore squarciato, ma in perfetta uniformità alla passione dolorosissima e alla morte di Gesù. La vediamo ai piedi della croce, nel suo pieno svolgimento dell’ufficio di corredentrice. Ella offre tutta se stessa, per essere un\'unica cosa con Gesù e per contribuire alla nostra salvezza. Poi, la risurrezione. Con la risurrezione, Gesù ha portato i doni pieni a tutti gli uomini, i doni grandi, i doni di Spirito Santo e di amore. Quale sarà stato il regalo che il giorno della risurrezione ha portato a sua madre? E poi la vediamo nel giorno della Pentecoste, al centro della Chiesa, ricevere lo Spirito Santo che si manifestava in forma sensibile. Lo Spirito inviato da Gesù, che “Vi insegnerà tutto” (cfr Gv 14,26), sarà lo Spirito consolatore, lo Spirito di verità. E ancora, una incomparabile ricchezza scende nel cuore della Madonna. E prima del Paradiso, prima di essere assunta al cielo, rimane per tanti anni a confortare, a sostenere, a guidare gli apostoli. Oh quanta perfezione! Quanti meriti! Una vera ricchezza sterminata che tocca quasi l’infinito! Oh, veramente “Torre d’avorio”! Rifugio allora di ogni perfezione ci insegna di insistere per tendere veramente alla perfezione cristiana, per aumentare la nostra disponibilità, per aumentare la nostra buona volontà, per non restare mediocri. Troppo spesso ci accontentiamo di qualche cosa che diamo al Signore, forse che diamo anche malamente. Ci sia in noi il desiderio sempre più vivo e più forte di cambiare la nostra vita spirituale, di diventare più buoni, più generosi, di fare ogni giorno un passo avanti nella via della virtù e della perfezione cristiana.

CODICE 83E8M013
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 09/05/1983
OCCASIONE Catechesi mese di Maggio
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Litanie Madonna: Torre d’avorio
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