25/05/1986 - Catechesi Vespri Saluto bimbi Prima Comunione

Sant’Ilario d’Enza, 25/05/1986
Meditazione del mese di maggio, Vespri

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Terminiamo questa bella giornata, parlando della Madre di Gesù, che è anche Madre nostra: la Madonna. In una preghiera, che conoscete anche voi, la Madonna è chiamata “Speranza nostra”. Che cosa vuol dire? Vuol dire che, se speriamo tante grazie, se attendiamo tanti aiuti, li possiamo aspettare, perché la Madonna davanti al Signore intercede per noi; è speranza per la nostra anima, è speranza per la nostra fede, è speranza per la nostra perseveranza. Se voi bambini questa mattina nel colloquio con Gesù avete promesso di essere buoni, di essere generosi, si manterrà quello che avete promesso, se siete ben vicino alla Madonna, se le vostre «Ave Maria» sono dette con molto cuore, con molto affetto, persuasi che è proprio così. Noi abbiamo bisogno di questa Madre meravigliosa, abbiamo bisogno che ci aiuti, abbiamo bisogno che sempre, in tutto, parli a noi, parli e ci porti Gesù. Voi sapete che Gesù si è fatto uomo perché la Madonna ha detto di sì, perché la Madonna ha detto al Signore: “Io sono la serva del Signore, si faccia di me secondo la parola dell’angelo” (cfr. Lc 1,38). Ecco, siate sempre molto devoti della Madonna: è Lei che vi difende dalle tentazioni, dai pericoli, è Lei che vi dà la mano. Quando direte le «Ave Maria», sentitela particolarmente vicino a voi, perché Lei vi vuol bene, ama ciascuno di voi e prega per ciascuno di voi. Quando c’è una mamma così potente e così teneramente generosa, che cosa possiamo ottenere? Avete finito il corso di dottrina, in cui avete non solo imparato, ma avete esercitato la vostra vita cristiana. Terminato il corso della dottrina, adesso, tante cose si affacceranno alla vostra vita e dovete essere aiutati, dovete essere benedetti. Ci rivolgiamo a Lei perché vi custodisca; noi preghiamo anche noi per voi, preghiamo perché cresciate bravi e buoni, perché diate una lode vera al Signore. Allora, troviamoci spiritualmente tutti insieme nel dir bene l’«Ave Maria». Imparate a dir bene l’«Ave Maria», imparate a dirla bene per i vostri genitori, per le vostre famiglie; imparate a dirla bene per le necessità della vostra parrocchia, per la necessità della Chiesa e del mondo, per la pace, perché a tutti la Madonna soccorra proprio con i miracoli della sua bontà e della sua generosità. Siate buoni e, quando direte le «Ave Maria», vi ricorderete della vostra prima Comunione, vi ricorderete quello che avete promesso oggi: oggi avete promesso di essere generosi e buoni. La Madonna vi è vicino, la Madonna vi vuole bene: affidatevi in tutto a Lei.

CODICE 86EQM013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 25/05/1986
OCCASIONE Meditazione del mese di maggio, Vespri
DESTINATARIO Comunità parrocchiale, bambini della Prima Comunione
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Rosario
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