Il mese di Maggio ci deve portare a saper pregare la Madonna. Pregare la Madonna è una cosa dolce, è una cosa bella, è una cosa salutare. Dobbiamo iniziarci a fare una preghiera bella e degna della corrispondenza all’amore che ci porta la Madonna. La prima preghiera nasce da una cognizione più profonda di Lei, della sua posizione nel piano della redenzione, della sua bontà, della sua potenza. Tra tutte le creature che Dio ha fatto, Lei è il capolavoro, mirabile capolavoro, ma sappiamo anche che è stata di tale santità, più che tutte le altre creature sante, più degli angeli, dei serafini e dei cherubini, più di qualsiasi santo che veneriamo; più grande. Iddio ha effuso la sua mirabile sapienza. E diciamo: Dio ha riunito tutte le acque e le ha chiamate «mare», ha riunito tutte le grazie e le ha chiamate «Maria»1. Dobbiamo lodare in Lei questa altissima provvidenza di Dio, che ha fatto di un’umile fanciulla la Regina del cielo e della terra. La prima nostra preghiera allora è proprio qui: nel conoscerla di più e nel dirle tutta la nostra ammirazione, tutta la gioia che abbiamo pensando a Lei, tutta la confidenza che abbiamo guardando a Lei. Nessuna tristezza ci deve prendere, deve trionfare in noi, perché sappiamo di essere figli di Maria. E con il Battesimo, se Dio ha preso possesso della nostra anima, ne ha preso possesso per donare quest’anima a Gesù e Gesù ci indica la Madonna come la grande protezione e il grande modello. Impariamo allora a non fermarci nella preghiera di domanda, ma insistiamo su questa preghiera che possiamo chiamare “di contemplazione”. Come davanti a una bellezza della natura, come davanti ad un capolavoro dell’arte ci fermiamo e stiamo incantati a vedere tanta bellezza, come saremmo stolti a non fermarci davanti alla Madonna e alla sua grande dignità, bellezza, potenza e non contemplare! Dobbiamo guardare a Lei, dilettandoci che il Signore l’ha fatta così grande e ce l’ha data come Madre, l’ha fatta così buona, l’ha fatta così potente. Come si deve allargare il nostro cuore! Come si deve riempire di gratitudine a Dio, perché ha voluto così grande la Madonna per il nostro bene, perché con il suo cuore di Madre intercedesse sempre per noi; perché non c’è un peccatore così misero, che non possa trovare comprensione in Lei, aiuto potentissimo. Non c’è una debolezza che non possa essere vinta, perché Lei è la Vergine potente. Quindi, fin da stasera, rinnoviamo la nostra preghiera di ammirazione, la nostra gioia di essere suoi figli. Il fioretto che faremo sarà proprio quello di ripetere domani alcune volte la giaculatoria: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te”.
CODICE | 86E1M013 |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 02/05/1986 |
OCCASIONE | Meditazione del mese di maggio |
DESTINATARIO | Parrocchia |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Pregare Maria |
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