C’è una preghiera che unisce insieme due forme, la forma della preghiera vocale e quella della preghiera della mente, anzi la contemplazione: è la preghiera del rosario. Noi dobbiamo capire quanto valore ha questa preghiera benedetta e raccomandata dalla Madonna stessa con una certa insistenza. La Madonna, apparsa a Lourdes, è apparsa con la corona; la Madonna, apparsa a Fatima, ha raccomandato ai bambini e a tutti la recita del rosario. Sono preziose quindi queste rose. Il rosario vuole già essere un programma: tante rose, offerte alla Madonna e, per mezzo suo, offerte al Signore. Il rosario è avere la gioia di offrire queste rose profumate, fervide alla Beata Vergine. Sono centocinquanta rose; nella terza parte, sono cinquanta rose intercalate dal «Padre nostro» e ad ogni decade si annuncia un mistero, un mistero che dobbiamo tenere davanti ai nostri occhi, un mistero della salvezza, un mistero di amore, un mistero che ci invita a penetrare con la Madonna nel Cuore di Gesù. Il Signore tutto ha compiuto mirabilmente, tutto per la nostra salvezza. Ecco qui la preziosità della contemplazione del rosario; ogni decade la contemplazione di un mistero, la penetrazione del mistero della fede. E la Madonna ci prende per mano e ce lo fa capire. La Madonna ha vissuto questi misteri in modo mirabile, in intima comunione con Gesù. La Madonna allora ci guida, ci sorregge, perché la recita del rosario non sia una cosa solo esteriore; ci guida passo per passo, perché questa meditazione o contemplazione sia veramente qualcosa di tanto fervido, di tanto bello, di tanto prezioso. Il rosario va amato così, come una partecipazione nostra al mistero della fede; il rosario va capito come una cosa da amare sommamente, perché è da amare Gesù. E la Madonna ci mostra il suo Cuore, il Cuore immacolato di Maria, come il cuore che ha saputo amare Gesù, e nei misteri gaudiosi, e nei misteri dolorosi, e nei gloriosi. Ecco quindi che vedremo con tanta generosità questi misteri, li vorremo prendere e amare con singolare generosità, con singolare intensità. Stare con la Madonna vicino a Gesù, vicino a Gesù nei misteri della sua vita, nei misteri della sua morte e crocifissione, nei misteri della sua gloria. Chiediamo allora alla Madonna la grazia di poter dire bene il rosario. E il nostro fioretto di questo giorno sarà stimare molto il rosario e ripetere la giaculatoria: “Cuore di Maria confido in te”.
CODICE | 86E2M013 |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 03/05/1986 |
OCCASIONE | Meditazione del mese di maggio |
DESTINATARIO | Parrocchia |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il rosario |
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