La preghiera più grande, più bella, più efficace è la preghiera che ci ha insegnato Gesù: “Quando pregate dite così: Padre nostro” (Mt 6,10). Dobbiamo avere un culto, un entusiasmo per questa preghiera, perché è attraverso questa preghiera che lo Spirito Santo ha fatto tanti prodigi. Noi battezzati dobbiamo sentire tutto il fascino per questa preghiera, di questo colloquio con Dio, che vuole chiamarsi «Padre». Chi avrebbe potuto ripetere questa parola verso l’Infinito? Il Creatore del cielo e della terra, il Signore assoluto dell’universo, chi avrebbe potuto chiamarlo così? Chi avrebbe potuto dire: “Sei della mia famiglia, mi sei Padre”? La grazia è stata ottenuta da Gesù; è Gesù che ci ha insegnato e ci ha meritato. Troppe volte questa preghiera è recitata superficialmente, è recitata con leggerezza e non si pensa che grande dono, che grande ricchezza ci ha comunicato Gesù quando ci ha insegnato a chiamare l’Infinito «Padre nostro». Veramente dobbiamo restare stupiti e non dirlo mai senza un senso profondo. L’Angelo aveva detto alla Beata Vergine: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà della sua ombra” (cfr. Lc 2,35); per questo, ecco, per questo Gesù è il Figlio di Dio naturale, per eccellenza. Ma, con il Battesimo, lo Spirito Santo ci fa assomigliare a Gesù, ci fa pronunciare questa parola che è vera, che non è una parola presa a prestito, quasi uno sconfinamento. Noi, proprio per l’azione dello Spirito Santo, possiamo alzare gli occhi e dire completamente convinti: “Padre nostro”! Come avrà gioito la Madonna quando lo ha appreso da Gesù! Come avrà pronunciato queste parole, come le avrà gustate! Guardiamo Lei: è nostro modello anche nel dire il «Padre nostro». Proponiamoci di avere un sentimento filiale molto elevato, modellato su quello della Madonna. La Madonna, la Figlia del Padre eterno, la Sposa dello Spirito Santo. Oh, come dobbiamo desiderare di dire bene questa preghiera, rivolgendoci al Padre con tutto il rispetto, con un senso profondo di adorazione, ma ancora con un senso grande di confidenza! “Se voi che siete cattivi - ha detto Gesù - date cose buone ai figli vostri, quanto più il Padre darà lo Spirito a coloro che glielo chiedono” (Mt 7,11). Ebbene, recitando il rosario e ripetendo il «Padre nostro», noi ci ricordiamo delle parole di Gesù e vogliamo ripeterle con molto amore e con molta generosità. Sia il nostro proposito: una maggiore devozione, un maggior senso di amore, che ci pervada per tutta la giornata, alzando gli occhi e dicendo: “Padre, io ti amo, io confido in te, io mi aspetto tutto da te”.
CODICE | 86E9M013 |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 10/05/1986 |
OCCASIONE | Meditazione del mese di maggio |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Rosario |
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