“Prega per noi, oggi”. Eravamo in questa meditazione. E l’«oggi», il giorno odierno è veramente una grande festa; una grande festa, per cui sentiamo la paura di non approfittarne. Se passa questo giorno e non è cresciuto il nostro rapporto con lo Spirito Santo, abbiamo buttato via una grazia di inestimabile valore. Ecco perché, prima che si chiuda la giornata, dobbiamo ottenere dalla Madonna quello che con la nostra povertà è impossibile. La Madonna è la sposa santa dello Spirito Santo. In un inno famoso della Chiesa è detto: “Tu, o Signore, sei tanto santo da non aver avuto orrore del grembo della Vergine”. Di fronte all’infinita santità di Dio, nessuna santità era degna di Lui. La Madonna è stata la creatura più vera, la creatura che ha realizzato una perfetta purezza; ecco perché sappiamo quanto è potente la sua intercessione. “Prega per noi oggi, perché possiamo essere attenti e intelligenti nel corrispondere alla grazia dello Spirito, perché possiamo essere umili e devoti come ci si richiede, perché possiamo essere generosi e operatori di bene, perché possiamo essere meno indegni di chiamarci cristiani”. Meno indegni. Lo Spirito Santo, per l’intercessione della Madonna, occupi sempre di più la nostra vita, sia in noi il centro propulsore di tutto; lo Spirito Santo ci illumini sull’idee, sulle convinzioni che dobbiamo avere; lo Spirito Santo, propulsore di bene, ci renda il cuore degno dell’amore di Dio e volenteroso dell’amore del prossimo. Per intercessione della Madonna lo Spirito Santo ci doni questo, non perché non ce lo meritiamo, non perché noi lo abbiamo sollecitato con una preghiera troppo povera, ma proprio perché la Madonna gli è graditissima ed è al centro della Chiesa e deve essere al centro della nostra devozione. Preghiamo la Madonna, dicendole: “Per tua intercessione, o Vergine, fa’ che corrispondiamo santamente, fortemente e generosamente alle premure dello Spirito”; sicché questa giornata sia memorabile, memorabile perché abbiamo ricevuto molto e vogliamo dare quanto è possibile. Sì, sentiamo proprio questa urgenza: l’urgenza di essere come gli apostoli pieni di Spirito Santo e di comunicarlo agli altri perché, come diceva l’Apostolo nella lettura che abbiamo ascoltato, riusciamo ad essere “un solo corpo e un solo spirito”.
CODICE | 86EHM013 |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 18/05/1986 |
OCCASIONE | Meditazione del mese di maggio. Solennità di Pentecoste |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Rosario |
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