21/05/1986 - Catechesi mese di Maggio

Sant’Ilario d’Enza, 21/05/1986
Meditazione del mese di maggio

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Dopo averla proclamata «Regina», la invochiamo ancora «Madre di misericordia», perché in Maria la misericordia è immensamente grande. Lei ha una misericordia da madre, ha una tenerezza da madre; per questa la diciamo ancora «Rifugio dei peccatori». È tanto importante sentire e capire questo privilegio di Maria, di essere la Madre di misericordia, perché tutti siamo peccatori e tutti abbiamo necessità di essere perdonati. Il nostro giudice è Gesù; davanti a Lui sta Maria che intercede, che supplica per noi. Certo, abbiamo bisogno di misericordia, perché nessuno di noi si salverebbe. Particolarmente, bisogna capire che gran male è il peccato mortale, che un peccato mortale è il male più grande di tutti gli altri mali: le malattie, le disgrazie, gli inconvenienti, le incomprensioni sono indubbiamente delle cose gravi, ma non sono gravi in paragone ad un peccato mortale, perché un peccato mortale porta via la grazia di Dio e ci rende degni dell’Inferno. Troppo spesso il peccato mortale è visto solo negli eccessi, nei delitti e troppo spesso nel nostro popolo si minimizza il peccato, che è una grave trasgressione della legge di Dio. Un peccato mortale ha delle conseguenza terribili, per noi e per tutta la nostra società; troppi peccati si commettono, troppo si abusa della grazia di Dio; troppo! E minimizzando così, si è spesso nella tentazione e nella caduta del peccato; troppo spesso uno non sente, per esempio, che è peccato mortale mancare alla Messa della domenica, perché si vedono le cose sotto un dato molto relativo, si vedono le cose così, sul piano individuale e si dimenticano i nostri doveri sociali verso gli altri e verso Dio. Dobbiamo dunque pregare la Madre della misericordia, che ci faccia capire quali sono i peccati che dobbiamo evitare. Chiedere alla Madonna la prima misericordia, che è quella di riconoscere il peccato, che è quella di essere decisi a non commettere nessun peccato mortale, neanche per tutti i benefici che sul piano esteriore potremmo avere. Nessun peccato mortale sulla nostra vita: il peccato che uccide la grazia di Dio, il peccato che la caccia dalla nostra anima, il peccato che è ribellione, che è cattiveria di fronte alla magnifica legge del Signore. Invochiamo perciò stasera questa prima misericordia; diremo alla Madonna: “O Beata Vergine, che hai visto sul Calvario morire Gesù in mezzo agli strazi più terribile, o Madre nostra, facci capire che il peccato è proprio da rifiutarsi totalmente, che nessuna cosa può giustificare il nostro peccato mortale”. E, come fioretto, la invocheremo spesso soprattutto di fronte ai pericoli e alle lotte: “Madre di misericordia, facci capire come dobbiamo a tutti i costi evitare il peccato grave”.

CODICE 86EMM013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 21/05/1986
OCCASIONE Meditazione del mese di maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Rosario
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