22/05/1986 - Catechesi mese di Maggio

Sant’Ilario d’Enza, 22/05/1986
Meditazione del mese di maggio

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Dobbiamo invocare Maria come «Madre di misericordia» e dobbiamo invocarla, perché ci ottenga le disposizioni necessarie per avere la misericordia. Nessun peccato è perdonato, se non c’è il pentimento; tutti i peccati sono perdonati, se c’è il pentimento. Dio è infinitamente buono, infinitamente potente; ci dona la grazia, ma la condizione assolutamente necessaria è sempre nel pentimento, pentimento che contiene la volontà energica e vera di non tornare più a peccare. È proprio su questo che dobbiamo domandare alla Madonna il suo aiuto. Troppe Confessioni senza esito; troppe Confessioni quindi senza un vero pentimento! Il pentimento non è una cosa da porre con leggerezza; il pentimento prepara la via ad una vera conversione. Dobbiamo riguardare queste nostre Confessioni, per vedere quanto sono state per noi una vera e sincera conversione. Vera e sincera! Vera: sinceramente pentiti; vera: profondamente pentiti, perché dobbiamo essere distaccati dal peccato. Il peccato è una stoltezza, è una forma sbagliata di una nostra mentalità erronea. Dobbiamo rivedere le nostre Confessioni, perché dobbiamo dare finalmente a noi stessi questa vera liberazione, questa autentica forma di recupero. Dobbiamo chiedere alla Beata Vergine – lo dobbiamo chiedere con perseveranza e con umiltà – questa disposizione fondamentale del nostro animo. Si richiede distacco dal peccato, si richiede un vero rifiuto, non una cerimonia; quindi, la nostra Confessione non è qualche cosa che poniamo con leggerezza. Una Confessione è autentica, se ci porta una luce nell’intelletto e una forza nella volontà. La Madonna non ha conosciuto il peccato: Immacolata fin dal primo momento della sua esistenza, mai è stata macchiata dal peccato. Ecco, ricorriamo al suo cuore pieno d’amore, pieno di santità, perché anche noi possiamo veramente essere sotto la croce del Signore ed essere lavati dal suo sangue, possiamo essere così, purificati e veramente decisi a dare a Dio ciò che spetta a Dio. Domandiamo ancora questa assistenza: come ha assistito Gesù in croce, assista noi perché non rendiamo vana la croce di Gesù. E ripetiamo con tanta convinzione: “Madre mia, fiducia mia”. Ripetiamo di voler fare delle sante Confessioni, pienamente disposti e totalmente fervidi. Domandiamo alla Madonna: certamente lei ci otterrà la grazia.

CODICE 86ENM013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 22/05/1986
OCCASIONE Meditazione del mese di maggio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Rosario
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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