29/05/1986 - Catechesi mese di Maggio

“Orsù dunque, Avvocata nostra”. La Madonna è invocata come difesa. Un avvocato è un uomo che conosce meglio la legge, conosce le esigenze e il peso della giustizia, e difende. La Madonna in Dio ha una cognizione perfetta della sua legge, che interpretò ed eseguì in una maniera mirabile nella sua vita. La Madonna, inoltre, sa quanto è dovuto alla giustizia di Dio, quanto il Signore è nell’ordine della giustizia, perché, se il Signore è infinitamente misericordioso, è ancora infinitamente giusto. E se il Signore premia le nostre povere opere con un premio eterno – il Paradiso, la meraviglia delle meraviglie –, così Dio punisce il peccato con un castigo eterno, terribile: l’Inferno. La Madonna conosce tutto questo ed è per noi. Ci insegna ad amare la misericordia di Dio, ad invocarla, ci insegna a temere la giustizia. Nell’apparizione a La Salette, la Madonna ha ricordato come è lei che ferma il braccio della giustizia; è lei! A lei dobbiamo allora ricorrere e lasciare tutte le nostre resistenze, le nostre cattiverie, le nostre sfiducie e affidarci al suo patrocinio, alla sua mirabile difesa. Lei ci insegna come dobbiamo comportarci e come dobbiamo non abusare della grazia di Dio, perché abusare della grazia di Dio è un peccato molto grave. Abusare della bontà di Dio è finire inesorabilmente nella sua giustizia. Affidiamoci alla Madonna: sia lei quella che, invocata da noi, mette davanti a Dio le nostre povere cose e le valorizza con le sue. Quando siamo davanti a Dio, dobbiamo offrire a lui i meriti del Cuore Immacolato della Madonna; quando siamo degni di castigo, offriamo al Signore le tenerezze che la Madonna ha avuto per lui in tutti gli anni della sua vita. Affidiamoci a lei con sicurezza, con umiltà, con perseveranza. Affidiamoci a lei. La Madonna è l’avvocato più bravo che ci potesse esistere in tutti i secoli. La Madonna ha tanta sapienza, tanta bontà, tanta tenerezza e accoglie la nostra prece, accoglie il nostro sospiro, accoglie le nostre povere preghiere e le trasforma con il suo amore. Ripetiamo, allora, e sia il nostro fioretto: “Difendici tu, o Maria, e saremo sicuri della nostra salvezza”.