La volta scorsa parlavamo dello speciale altissimo valore della preghiera del cristiano. Dicevamo che, se vale la preghiera di ogni uomo perché Dio è infinito amore, la preghiera del cristiano vale particolarmente, perché è unita alla preghiera di Cristo. La preghiera di Cristo, ecco, lo vediamo anche nella festa di oggi, com’è potente: il Padre non può negare assolutamente nulla al Figlio suo prediletto. Il cristiano, mediante il Battesimo, viene a partecipare al sacerdozio di Cristo. Gesù, il sommo sacerdote della nuova ed eterna alleanza, introdusse in questa terra di esilio, quell’inno che viene cantato da tutta l’eternità nel seno di Dio. Da allora, nel cuore di Cristo, la lode di Dio risuona con parole umane di adorazione, propiziazione e di intercessione; sono le parole che introducono la liturgia delle ore, sono le parole che noi vogliamo raccogliere profondamente, perché unirci a Cristo è la nostra grande dignità, è il grande nostro onore. La nostra preghiera diventa veramente potente; ce l’ha detto Gesù: “Finora non avete chiesto nulla in mio nome: chiedete ed otterrete” (Gv 16, 24). E’ facile la tentazione di credere la nostra parola povera ed inefficace, ma la nostra parola, il nostro gemito, la nostra domanda esce dalla bocca di Cristo. “Il Figlio prediletto nel quale il Padre si è compiaciuto” (2Pt 1, 17) ci unisce a sé, perché siamo le sue membra, perché siamo un tutto unico con Lui. Ecco perché è grande il mistero di questo giorno: Cristo si dimostra a noi nella gloria della Trinità, lo Spirito Santo in forma di colomba, il Padre che fa sentire la sua voce. Oh, quanto dobbiamo avere fiducia della nostra preghiera personale, più ancora della nostra preghiera comunitaria, perché quando prega la Chiesa ha la voce della sposa, la voce di quella sposa che Cristo ha amato e per la quale ha dato tutto se stesso. Sentiamo la grande ricchezza della preghiera fatta con la Chiesa, vissuta con la Chiesa, offerta con la Chiesa. Gesù Cristo è venuto con acqua e sangue; non è con una facile conquista: è venuto con acqua e sangue, ha dato tutto se stesso. È per questo che, avendo dato a noi questa dignità, ci ha partecipato la sua potenza, ci ha partecipato il suo onore di essere prediletto dal Padre. Amiamo dunque la nostra preghiera insieme, amiamola e sentiamo che non dobbiamo mancare, ché mancare, quando lo potremmo agevolmente realizzare, è una cosa triste: vuol dire che non capiamo, vuol dire che siamo tardi ad entrare in questo mistero di gloria e di amore e di potenza che è la preghiera insieme a Cristo.
CODICE | 85ACV01330N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 13/01/1985 |
OCCASIONE | Vespro festa del Battesimo di Gesù |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Preghiera insieme a Cristo |
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