Raccogliamo ancora l’esortazione dell’Apostolo. Vi sono in noi due uomini: l’uomo vecchio (quello del peccato), l’uomo nuovo (quello che sorge dalla grazia). L’importante è questa crescita, che si verifica e si verifica potentemente nella nostra unione con Gesù. Il cristiano attua la sua grandezza unendosi a Gesù, avendo le stesse scelte di Gesù, gli stessi sentimenti di Gesù, volendo attuare il Regno di Dio come Gesù. Troppo spesso, invece, siamo tentati al compromesso, al fare qualche cosa, al porre qualche limitazione, come diciamo qualche “fioretto” e non ci decidiamo ad essere completamente uniti a Cristo, completamente suoi, vedendo nella unione con Gesù la volontà del Padre, la nostra vera grandezza, la nostra vera gioia. È proprio unendoci a Gesù che tutta la nostra vita viene valorizzata, benedetta e acquista una fecondità di bene prodigiosa. Proponiamoci allora più grande, più forte, più totale decisione. Crocefiggere l’uomo vecchio, fare sbocciare e fiorire il nuovo, nella sequela di Gesù, nella preferenza che noi dobbiamo dare in tutto a quello che Lui ci indica, a quello che Lui vuole da noi.
CODICE | 88D9V013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 10/04/1988 |
OCCASIONE | Vespro II domenica tempo pasquale, in Albis |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | L’uomo nuovo |
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