È di sant’Agostino la formulazione di un grande principio: “Non può avere Dio per Padre, chi non ha la Chiesa per madre”. Sant’Agostino ha posto con molta forza la sua spiritualità, ha insegnato con molta sapienza quest’amore alla Chiesa, questo inserimento nella Chiesa, questa dipendenza dalla Chiesa. E vi ricordate che la sua opera principale è intitolata “De civitate dei”, La città di Dio. Sant’Agostino aveva assistito nel 410 alla caduta di Roma; era sembrata questa caduta ai contemporanei qualche cosa di enorme, di incredibile; sembrava che tutto il mondo si fosse rovesciato: Roma, che aveva tenuto il dominio per tanti secoli, in mano ai Barbari! Sant’Agostino, nella sua opera, traccia le linee di una disquisizione molto profonda. Le due città: la città di Dio basata sull’amore, la città dell’uomo basata così, nel contrario dell’amore, nell’egoismo. Sant’Agostino sottolinea quella che noi chiamiamo la filosofia della storia, una filosofia della storia cristiana; cioè, sottolinea come nella storia chi agisce è Dio. È Dio che permette, è Dio che costruisce, è Dio che chiama i suoi figli ad una realizzazione meravigliosa. La Santa chiesa di Dio è l’opera di Dio, è il capolavoro di Dio. Vi è la Chiesa nell’Antico Testamento ed è quel regno che Dio ha voluto per la salvezza di tutti gli uomini preparando la venuta di Gesù. E vi è la Chiesa, che Cristo ha conquistato col suo sangue, il nuovo popolo, il nuovo popolo della nuova alleanza, la Chiesa uscita dal costato di Cristo, quella Chiesa che dobbiamo amare, perché è il prolungamento di Cristo sulla terra. Ecco, nella Chiesa noi vediamo attuato il disegno di misericordia. Tutti nella Chiesa possono trovare il luogo della salvezza; tutti nella chiesa possono trovare il luogo della pace; tutti nella Chiesa possono trovare l’incontro vivo e operante con il Signore. La Chiesa è sacramento di salvezza; non solo contiene dei mezzi di santificazione, ma lei stessa è come un grande sacramento e tutto quello che è nella Chiesa è per la santità. La Chiesa, così come l’ha voluta Gesù, è il segno, lo stendardo levato in mezzo ai popoli. Bisogna vivere nella Chiesa con molta forza, bisogna sentire la Chiesa in una piena vocazione battesimale. Quando siamo diventati figli di Dio, siamo diventati anche membri della Chiesa. Sant’Agostino lo sottolinea con forza: la nostra figliolanza è figliolanza di amore; la Chiesa è la congregazione, è l’insieme di coloro che si amano da figli di Dio. La Chiesa è posta allora così come il momento grande d’incontro tra Dio e gli uomini. La Chiesa è nella santificazione e la Chiesa è missionaria con Cristo; come Cristo Signore si è posto per la salvezza di tutto il mondo, così la Chiesa non è per se stessa, ma è per tutto il mondo. La Chiesa è vera patria, quella patria che ha i due momenti: il momento della terra e il momento dell’eternità nel Paradiso. Vivere fortemente la Chiesa vuol dire allora credere nella Chiesa, credere la Chiesa e credere alla Chiesa; vuol dire allora vivere insieme il mistero di questa redenzione. Questa settimana santa noi non solo dobbiamo essere spettatori, certo guardiamo al Cristo Signore, ma dobbiamo essere ancora attori, dobbiamo rivivere in noi il mistero di Cristo. Anche noi, Chiesa, dobbiamo accedere al Calvario, vivere fortemente il mistero della morte al peccato. La morte ha tutto quello che è conseguenza del peccato, per resuscitare con Cristo. La Chiesa si rinnova in tanto in quanto è una sola cosa con Cristo, in quanto vive i misteri di Cristo e li traduce così nella concretezza del suo tempo, nella concretezza del suo momento. Vogliamo allora non semplicemente restare lì in una contemplazione. Vogliamo essere veramente fino in fondo persuasi che la nostra vera Settimana Santa è una comunione, una comunione con il mistero di Cristo fino in fondo. La chiesa è Cristo, la Chiesa deve avere la vita di Cristo. Ognuno di noi deve unirsi a questa vita, deve unirsi a questo mistero, per essere veramente così, per la salvezza di tutti gli uomini.
CODICE | 76DAV0135XN |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 11/04/1976 |
OCCASIONE | Catechesi Vespro domenica delle Palme |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | I Padri della Chiesa (S. Agostino) |
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