Dobbiamo ricordare, e lo dobbiamo ricordare spesso, che le feste che celebriamo nella Liturgia non sono semplici commemorazioni, non sono solo devoti ricordi, ma sono una rinnovazione, perché la grazia del Signore arriva nelle nostre anime e arriva particolarmente quando siamo riuniti in assemblea liturgica, in quell’assemblea che noi dobbiamo vivere con intensità di fede, ricordando che in mezzo a noi c’è lo stesso Gesù. C’è Lui, che ci comunica la grazia e ci dà lo Spirito per poter capire. Quando siamo in assemblea, cui tutti i battezzati partecipano, cui tutti i battezzati sono parte importante, in questa assemblea ognuno ha il suo compito, ognuno ha il suo posto e tutti così, riuniti per invocare abbondante questa partecipazione. Oggi è la grazia della Domenica delle Palme, la grazia per poter partecipare ai sentimenti di Gesù, per potere anche noi dire il nostro “Osanna”, il nostro “Evviva”, oggi dobbiamo sentire particolarmente la regalità di Gesù, quella regalità per la quale era stato profetizzato: “Ecco, viene, o Sion, il tuo re” (cfr. Mt 21, 5), il Re Messia; Egli viene e viene per salvare, Egli viene in un amore meraviglioso e grande. Sentire come è giusto, come è bene che tutta questa settimana abbiamo questa comunione viva con Gesù, questa comunione viva di tutta l’assemblea che vuole sentire il Signore, che vuole agire, che vuole così, portarci dentro al suo cuore, perché un cristiano, ogni cristiano sia un altro Cristo.
CODICE | 84DEV0135XN |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 15/04/1984 |
OCCASIONE | Vespro, Domenica delle Palme |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Preghiera liturgica |
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