30/11/1975 - Vespro I Domenica Avv Nov Imm 2

Sant'Ilario d'Enza, 30/11/1975
Catechesi a Vespro

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…del cuore di Gesù, in cui abita ogni pienezza di divinità. Stasera ricordiamo come la Madonna non è solo Madre di Cristo, ma veramente si può chiamare Madre di Dio, Madre di Dio secondo la natura umana, perché ha dato al Figlio di Dio quello che dà una mamma, perché veramente si può dire: da Lei è nato il Figlio di Dio. Le relazioni che allora ha la Madonna con Dio sono del tutto singolari, particolarissime, relazioni uniche; nessuno mai ha avuto o avrà una relazione così: che Dio si possa chiamare “Figlio” di una sua creatura, che una creatura possa dire al figlio di Dio: tu sei mio Figlio. Ed è per questa ragione che noi sappiamo l’unione grandissima che ha avuto la Madonna con la Trinità. I nostri paragoni sono molto poveri, le nostre parole non esprimono; siamo soliti dire, per dire quanto uno partecipa, che è immerso. Ecco, dire della Madonna che è immersa nella Trinità, è dire una figurazione di una relazione così profonda, che le nostre parole senza dubbio non possono nemmeno sfiorare. Ecco perché noi comprendiamo come la Madonna, per questa sua relazione, sia potente presso Dio: è stata chiamata l’onnipotenza supplichevole. Ecco perché comprendiamo una verità tanto cara a tutti cristiani, quando proclamano la Madonna “Mediatrice di tutte le grazie”, per questa sua unione singolare con il cuore di Gesù, pieno di divinità, ecco, tutte le grazie che Dio dà al mondo, alla sua Chiesa, che dà ad ogni anima, passano per le mani della Madonna, passano cioè attraverso la sua mediazione, la sua intercessione, il suo intervento. Quanti milioni di grazia ogni minuto! Quante ricchezza viene dal cuore divino di Cristo su tutta l’umanità! Ebbene, è stata volontà di Gesù che tutto questo avvenga nell’intercessione, nella maternità della Madonna. “Madre degli uomini, Madre nostra, Madre della Chiesa, Regina del mondo”: sono tutte espressioni che in fondo vogliono esprimere la stessa idea: che come Gesù è venuto al mondo, a tutto il mondo, a tutta la generazione degli uomini per mezzo di Maria, così ha voluto che tutto ancora quello che è conseguenza della redenzione, passi così dal suo Cuore al Cuore Immacolato di sua Madre. Cresca allora sempre di più la nostra stima di Maria nel piano della salvezza; cresca la nostra stima per questa creatura, capolavoro delle mani dell’Altissimo; cresca il nostro amore perché il Signore l’ha donata a noi; cresca praticamente la nostra devozione. Maria ci condurrà sempre al Cuore del suo Gesù, ci condurrà sempre a quella fonte inesauribile di amore. Maria è maestra di amore: ci insegna come accogliere l’amore di Gesù, ci insegna come attingere al cuore di Gesù pieno della divinità. Ecco, sia perciò questo giorno di novena sottolineato da questo impegno: il Cuore di Gesù, nel quale abita corporalmente la divinità, sia da noi accolto nell’insegnamento, nella guida, nella soavissima maternità della Beata Vergine. Siamo sicuri allora che non ci sfuggiranno, perché noi purtroppo da soli ne lasceremmo cadere tanti. Stando vicino alla Madonna, nessuna grazia cadrà invano, ma saremo ricchi veramente fino in fondo, perché aiutati e sorretti da Lei.

CODICE 75MVV01310N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 30/11/1975
OCCASIONE Catechesi a Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Cuore di Gesù, in cui abita ogni pienezza di divinità
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