02/12/1973 - Vespro I Domenica Avv

Sant'Ilario d'Enza, 2/12/1973 domenica
Vespro I domenica di Avvento anno C

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Parliamo stasera della terza invocazione: “O cuore di Gesù unito sostanzialmente al Verbo”. E di qui ricordiamo il mistero dell’incarnazione, che chiamiamo anche unione ipostatica, che vuol dire l’unione delle due nature, la natura divina e la natura umana, nell’unica persona del Verbo. Sono parole nostre, per esprimere un mistero che supera infinitamente la nostra cognizione. Sono parole nostre che però ci aiutano ad essere più in spirito di adorazione e di fede. Vuol dire allora, che il Verbo di Dio si è fatto uomo; che la seconda persona della Trinità ha preso un corpo e un’anima come la nostra. Notate che diciamo: “Il Verbo di Dio”. Non lo diciamo per appropriazione, come si suol dire, cioè per una certa quale affinità, come per esempio diciamo che il Padre ha creato e che lo Spirito Santo santifica. Non diciamo nella stessa maniera che il Verbo si è fatto carne, perché tutte le azioni che Dio svolge fuori di sé, se così ci possiamo esprimere, sono di tutta la natura divina. Perciò diciamo che il Padre ha creato, ma tutto Dio, la natura divina ha creato. Diciamo che lo Spirito Santo santifica, ma è Dio, nella sua natura divina, che santifica. Non ugualmente diciamo del mistero dell’Incarnazione, perché il termine dell’Incarnazione è proprio nella persona del Verbo. Per cui non possiamo dire il Padre si è fatto uomo, lo Spirito Santo si è fatto uomo, la santissima Trinità si è fatta uomo. Ma possiamo dire: il Verbo di Dio si è fatto uomo. Questa unione tra la natura divina e la natura umana, nell’unica persona del Verbo di Dio, è un’unione strettissima, dice l’invocazione: sostanzialmente unito. Vuol dire dunque che non è, l’unione, qualche cosa che confonde le due nature. Non è che la natura divina si sia confusa, mescolata con la natura umana da formare un terzo elemento. Non è che dopo l’unione tra natura divina e la natura umana, in Gesù venissero due persone: una persona umana e una persona divina, anche ben unite. Sono tutti errori che la Chiesa ha rifiutato, nelle grandi controversie dei primi secoli. Ha rifiutato l’uno e l’altro errore condannandolo con decisione. La verità dunque che la Chiesa ci insegna a professare, noi lo diciamo sempre nel Credo: “… della stessa sostanza del Padre”. Quello stesso Verbo di Dio si è fatto uomo, si è fatto uno di noi. Allora veramente noi possiamo dire che non solo Gesù è unito a Dio, ma con tutta verità noi dobbiamo dire che Gesù è Dio, che Gesù è veramente la seconda persona della santissima Trinità, perché l’unione è strettissima, diciamo: sostanziale. Non come due cose avvicinate, ma come due cose che diventano un’unica cosa, senza confondersi, ma diventano un’unica cosa. Che cosa dobbiamo dire di fronte a questo mistero? Il cuore di Gesù è dunque il cuore di Dio. Il cuore di Gesù esprime l’amore di Dio. Noi siamo amati da Gesù come da Dio. E questo ci deve riempire di molta gioia. E dobbiamo sentire molto onore. Gesù uomo è Gesù Dio. Quanta grandezza nella nostra umanità! Quanta ricchezza di dono! Questo, diceva san Paolo, “è il grande mistero nascosto da secoli” (cfr. Ef 3, 9 ; Col 1, 26). Dio uno di noi, veramente uno di noi. Dobbiamo sentire allora il desiderio d’avvicinarci sempre di più a Gesù, perché avvicinandoci a lui non ci avviciniamo solo a una grande intelligenza, non ci avviciniamo solo a un uomo meraviglioso per le sue qualità, dal cuore dilatato e grandissimo, ma avvicinandoci a Gesù noi ci avviciniamo a Dio infinito. Toccando Gesù, noi tocchiamo l’amore infinito di Dio stesso. Sia dunque molto rispetto per la presenza di Gesù. Gesù è in mezzo a noi. Molto senso di fede nella sua azione, perché le sue azioni sono umanamente divine e divinamente umane. E molta, molta corrispondenza a quanto lui vuole da noi, perché non lo vuole un uomo, ma lo vuole Dio, perché il modello che ci è dato non è solo un modello meraviglioso nei termini umani, ma è un modello divino. Andiamo dunque con rinnovato ardore a Gesù, per amarlo proprio [registrazione interrotta]

CODICE 73N1V01310N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 2/12/1973 domenica
OCCASIONE Vespro I domenica di Avvento anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Litanie del sacro Cuore: Cuore di Gesù unito sostanzialmente al Verbo
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