La gioia è annunciata proprio dall’Avvento: Dio si è fatto uomo, il Verbo di Dio si è incarnato, è tra noi, è per noi. E da quel momento Gesù non avrebbe più lasciato la terra, e quando è salito nella gloria, ha lasciato nell’Eucarestia la sua presenza, il suo corpo, il suo sacrificio. Questa è veramente la notizia che l’Avvento porta, che l’Avvento proclama, che l’Avvento sottolinea. Ci prepariamo al Natale, non è solo questione di una festa, è questione di una meraviglia di realtà: il Signore è con noi, il Signore ci ama, il Signore si è fatto vicino a noi, alle nostre case, è centro delle nostre Parrocchie, e tutti lo possono trovare, e tutti possono realizzare con Lui una fusione di spirito. Nella Comunione eucaristica l’anima ha la suprema delle gioie: Gesù nel cuore, Gesù principio di tutti i pensieri, principio di tutte le parole, principio di tutte le opere. Lui ci guida, ci conduce al Padre. Ecco come è giusto quello che dice l’apostolo: “Rallegratevi, ve lo torno a dire: rallegratevi!” (cfr. *). Impariamo allora a realizzare una preghiera di profonda comunione con Lui, di profondo amore per Lui; preoccupiamoci di essere docili a quanto ci dice, a quanto Lui permette che sia la nostra linea, a quanto Lui vuole che realizziamo. Diciamo sì e ringraziamo sempre. L’Eucarestia è il mistero di grande, di profondo raccoglimento, di profondo ringraziamento.
CODICE | 88MSV013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 27/11/1988 |
OCCASIONE | Vespro I domenica di avvento |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Gioia, comunione eucaristica |
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