Parlavamo della regalità di Gesù. Questa sera vogliamo ricordare una sua parola: “Uno solo - ha detto - è il vostro maestro, il Cristo” (Mt 23, 10) unico. Gesù dirà ancora: “Nessuno conosce Iddio, solo l’unigenito che è venuto dal seno del Padre sulla terra. Questi lo conosce e lo può rivelare” (Gv 1, 18). Abbiamo dunque tutta la traccia della vita di Gesù; lo dirà ancora Lui stesso “Io sono venuto dal Padre e ritorno al Padre” (Gv 16, 28). È il nostro unico maestro, unica nostra guida. È Gesù che allora ci dà la verità totale, perché ci fa conoscere Dio, ci fa conoscere la bontà, la paternità, il mistero della misericordia di Dio, ci fa conoscere il piano che Dio sta svolgendo nell’umanità. Ci insegna, il Signore, che il mondo presente è strada, è mezzo di un mondo futuro, ci insegna che il centro della nostra esistenza non può essere posto qui, ma che dobbiamo considerarci forestieri e pellegrini in questa vita. Ci dice Gesù che, allora, vale quello che piace a Dio, quello che serve come svolgimento del piano di Dio, che noi siamo dei collaboratori, che perciò, se restiamo abbandonati alla provvidenza del Signore, noi non sciupiamo nulla, anche il dolore ha la sua spiegazione e ha la sua forza, che anche le cose più difficili trovano una spiegazione in quest’ordine della bontà e della sapienza di Dio. Gesù allora svela l’uomo a se stesso, dà il significato della vita, dà il senso della comunità, perché gli uomini, alzando gli occhi al cielo e riconoscendo in Dio Creatore e Signore il Padre, vedono negli altri uomini dei fratelli da amare in pienezza, da amare come Gesù stesso li ha amati, dei fratelli perciò coi quali attuare una comunione profonda, “Perché essi si amino- ha detto- come tu Padre ed io siamo una sola cosa” (Gv 17, 11,21). È allora Gesù alla base di tutta la fraternità che può esistere tra gli uomini, e in Lui trova soluzione il problema della ricchezza: comanda e dice che funzione deve avere la ricchezza “Non fatevi un tesoro sulla terra dove vi può venire rubato, fate un tesoro, perché dove è il tuo tesoro è il tuo cuore, fatevi un tesoro nel cielo” (Mt 6, 19-21). Insomma, voi lo ricordate, il problema che agita l’uomo, i grandi enigmi che hanno formato sempre il tormento delle generazioni umane, il problema della nostra convivenza qui, il problema della giustizia e della carità, il problema del dolore e del male, il problema della vita e della morte, trovano in Gesù una chiara spiegazione. “Voi siete diventati ricchi in Gesù”(1 Cor 1, 5), diceva san Paolo e veramente la nostra prima ricchezza è questo patrimonio di idee, è questa incalcolabile ricchezza di verità. Noi dobbiamo ringraziare il Signore e veramente dirgli: tu sei il nostro maestro, sei tu che ci hai dato la verità ed è nella tua verità che noi vogliamo camminare; ancora con maggiore grandezza di quello che non diceva il salmista: “La luce ai miei passi è la tua parola” (S 118, 105). Sì “Chi cammina dietro di me- ha detto Gesù- non cammina nelle tenebre” (Gv 8, 12).
CODICE | 75BFV01340N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 16/02/1975 |
OCCASIONE | Catechesi a Vespro |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Cuore di Gesù Re e centro di tutti i cuori |
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