05/01/1975 - Vespro II Domenica Natale

Sant'Ilario d'Enza, 05/01/1975
Catechesi a Vespro

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“Cuore di Gesù degno di ogni lode”. La sua opera abbiamo visto nella creazione, cerchiamo di riflettere quanto sia degno di lode nella sua opera di redenzione. Le folle che lo seguivano in Palestina facevano questa conclusione “Egli ha fatto bene tutte le cose” (Mc 7,37). Con maggiore comprensione in un orizzonte ancora più vasto, possiamo ben ripetere anche noi queste parole: ha fatto bene tutto! Mirabile è stata la sua comunicazione di verità. Leggevamo questa mattina nella liturgia il testo di Giovanni: “Da Mosè ci è venuta la legge, la grazia e la verità sono venute a noi per mezzo di Gesù Cristo. Egli è la luce che splende nelle tenebre” (Gv 1,1-18). Mirabile la sua dottrina, mirabile il modo col quale ce l’ha comunicata: niente di più semplice delle parole del vangelo, niente di più profondo. Il vangelo può essere capito da tutti e non si arriva mai a capirlo tutto. I secoli sono stati insufficienti a illuminarci solo parzialmente. Ha dato la sua verità in uno splendore tale che tutti, anche i più profondi pensatori, si sono sentiti nella condizione di un bambino. Chi può paragonarsi a Gesù? Lo ha dato, questo dono di verità, con amore: non ha insegnato per insegnare, ha insegnato per condurci alla carità. La scienza sola non è sufficiente, l’uomo ha bisogno dell’amore e Gesù ha espletato la sua rivelazione con la ricchezza infinita del suo amore. San Paolo diceva, e ve lo ricordate: “Chi può prendere le misure della sua carità”. Sono dimensioni assolutamente grandi che superano ogni nostro intendimento, la sua rivelazione e il suo esempio, quando guardiamo Gesù che ha unito in sé ogni perfezione. Cerchiamo la bontà? Non solo è in Lui, Lui è la bontà! Cerchiamo la misericordia? Lui è la misericordia! Cerchiamo la tenerezza di un amico? Lui è il grande amico! Cerchiamo la purezza? Lui è la purezza! Ogni virtù è stata splendidissima in Lui, una virtù talmente forte e talmente semplice che tutti possono imitare, gli uomini di tutte le età, gli uomini di tutte le culture, gli uomini di tutti i tempi, tutti possono guardare al cuore di Gesù come al modello. Ha fatto così la sua vita da renderla uno specchio per tutti. Ha fatto la vita, ha voluto la morte e nella sua morte ha dato speranza a tutti coloro che muoiono. La sua morte è l’esempio della donazione totale, della confidenza piena, della serenità totale. E ancora le sue opere, le opere per i peccatori, come ha saputo convertire! Come ha saputo richiamare! Le sue opere verso gli amici: chi li ha trattati con più delicatezza e con più forza? Noi, quando guardiamo ai santi, guardiamo ai capolavori di Gesù! Il primo capolavoro: la Madonna. Lui l’ha costruita, Lui l’ha voluta così. I suoi apostoli! Pensate come è riuscito a trasformare uomini semplici e rozzi nelle grandi colonne della chiesa per tutti i tempi! Erano uomini coi limiti di ogni altro uomo: pensate a Pietro, pensate a Giovanni, pensate a Giacomo, potrei enumerarli tutti, pensate che cosa ha fatto di un persecutore: Saulo. Ne ha fatto il gigante del pensiero e dell’evangelizzazione: Paolo. E la sua opera attraverso i secoli: tutti i grandi santi sono opere di Gesù! Com’è vero che fa tutte le cose bene! Com’è vero che è degnissimo di ogni lode. E così la sua presenza nella chiesa dove, nonostante tutta la debolezza e i difetti degli uomini, dove, nonostante tutti gli errori, la sua Chiesa è riuscita sempre a compiere la sua missione e ha trionfato sempre dei suoi nemici. E ognuno di noi, ecco per ognuno di noi c’è l’azione del Cristo. San Paolo si richiama all’esempio del vasaio: quando l’artefice ha in mano una creta che si lascia modellare, che cosa non ne può cavare? Mettiamo la nostra anima docile, pronta, fiduciosa in mano a questo artefice. Lui può fare di noi, pur così deboli, pur così peccatori, può fare dei santi; perciò mentre stasera Gli vogliamo dare la lode per le sue opere, vogliamo anche presentargli la nostra anima e dire: Signore, fa', noi ti vogliamo lasciar fare.

CODICE 75A4V01321N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 05/01/1975
OCCASIONE Catechesi a Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Degno di ogni lode
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