27/02/1983 - Vespro II Domenica Quar

La luce della Trasfigurazione è una luce che è brillata sul volto del Signore, è una luce che dovrà brillare su ognuna delle nostre facce. Ogni nostra faccia dovrà avere questa trasfigurazione, perché abbiamo letto: Egli ci trasfigurerà, perché, se siamo stati conformi a Lui nella vita presente, nel tempo, lo saremo nell’eternità. Dobbiamo vivere intensamente l’Eucarestia, perché l’Eucarestia mette in noi i germi della vita eterna. “Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”, ha promesso Gesù, “Chi mangia di me”. E noi dobbiamo tendere a vincere tutte le cose che non sono gradite a Dio, quelle che rattristano lo Spirito Santo di Dio, con il quale siamo stati segnati. E allora, ecco, in questa seconda domenica di Quaresima il nostro rinnovato impegno di volere vivere come Gesù: come Gesù nella preghiera, come Gesù nel lavoro e nel dovere quotidiano, come Gesù nella carità, perché così, chi semina raccoglie. Il Signore ci ama e la sua potenza sarà meravigliosa, perché seminiamo le piccole nostre cose, le povere nostre cose; seminiamo dei semi senza valore, ma Lui eserciterà la sua infinita potenza e misericordia e ne trarrà meravigliosi frutti. Impegniamoci allora in questo lavoro profondo, generoso, energico.