Ef 4,29-30 Contristare lo Spirito. Lo Spirito è lo Spirito di luce e di amore. Lo si contrista negando la verità, non servendo la verità e non vivendo nell’amore. Bisogna che lo meditiamo a lungo questo versetto: “Non contristate lo Spirito”. Meditarlo a lungo perché è tanto facile che invece di servire la verità serviamo l’errore o cerchiamo di approfittare della verità per nostro egoismo. E dobbiamo vivere in quella sequenza di amore che è la logica consequenziale del nostro battesimo. Perché nel battesimo siamo stati resi templi dello Spirito Santo. Nel battesimo siamo stati interamente consacrati. Vivere la nostra fede consiste allora nel vivere la pienezza del nostro battesimo. Dobbiamo chiedere alla Beata Vergine, Sposa dello Spirito Santo, che ci insegni ciò che è gradito allo Spirito, che ci insegni quali cose particolarmente in noi gli dispiacciono. Maria è stata attentissima alla voce dello Spirito e ha vissuto nella docilità allo Spirito. Ha fatto quello che voleva lo Spirito Santo in ogni occasione. E ha reso testimonianza allo Spirito. E lo vediamo in tutta la sua vita: ha testimoniato una fedeltà e un amore magnifici. Impegniamoci anche noi a seguire il Cuore Immacolato di Maria, che è stato il cuore in cui lo Spirito Santo si è trovato con più gioia. In nessun cuore di creatura ha albergato come ospite in una maniera così grande e così fruttuosa. Invochiamo lo Spirito Santo e domandiamo alla Madonna che ci doni la vera devozione allo Spirito di amore.
CODICE | 88BTV01341N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 28/02/1988 |
OCCASIONE | Catechesi Vespertina, II Domenica Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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