16/12/1984 - Vespro III Domenica Avv Nov Natale 2

Sant'Ilario d'Enza, 16/12/1984
Vespro III domenica Tempo di Avvento

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In questa domenica è insistente l’idea e il richiamo alla gioia. E dobbiamo essere ben solerti, attenti a cercare dov’è la vera gioia, perché il Signore non l’ha messa lontana da noi. Dio è l’infinita gioia e tutte le sue strade, tutti i suoi progetti sono per portare anche noi alla gioia. Se noi ubbidiamo al Signore, siamo sicuri, ce l’ha promesso, che ci farà partecipare in pienezza non a una gioia grande qualunque: alla sua stessa gioia. Saremo dunque immersi in quest’oceano di gioia che è la Santissima Trinità. E la strada che ci è indicata è proprio la strada della sincerità e dell’onestà con noi stessi, a quell’amore vero verso noi stessi che è preziosissima realtà di questa terra; una lealtà e sincerità per cui non ci aspettiamo di più, non vogliamo delle cose al di sopra di quello che dobbiamo avere. È l’umiltà con noi stessi, un’umiltà veramente radicata, profonda che dobbiamo stabilire. L’umiltà verso noi stessi ci dice come dobbiamo accettare i doni di Dio, capire bene che sono suoi e che noi dobbiamo amministrarli; li dobbiamo amministrare con senso profondo di responsabilità, non inorgoglirci non, all’altro estremo, sciuparli, non valutare con criterio sbagliato. Abbiamo dei doni, bisogna che siamo riconoscenti e bisogna che siamo forti. Questo è l’insegnamento di oggi. Dobbiamo veramente benedire Dio, perché senza nessun merito ci ha dato tante grazie; dobbiamo lodarlo e non volere mettere le cose in una maniera sbagliata, quasi che il Signore fosse obbligato a dare quello che pare a noi, nel modo che pare a noi. Non vederlo in maniera sbagliata, credendo di poter fare ciò che non possiamo fare, di metterci in posizione di una stolta pretesa. Accettiamo quello che ci dà il Signore e cerchiamo di meditare sulle parole che Lui ci ha detto: “Vi ho posto perché portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15, 16).

CODICE 84NFV01312N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 16/12/1984
OCCASIONE Vespro III domenica Tempo di Avvento
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Umiltà
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
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