15/12/1974 - Vespro III Domenica Avv

Sant’Ilario d’Enza, 15/12/1974
Catechesi a Vespro III domenica di Avvento

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(Da APPUNTI:) Contempliamo: “Gesù modello di virtù”. Per incontrarci con Gesù nel Natale dobbiamo prepararci con quelle disposizioni che sono vitali per questo nostro incontro. E la traccia è nelle beatitudini per cui Gesù proclama beato chi possiede la virtù. La beatitudine non dice solo conquista, una riuscita, un possesso ma dice pienezza. Gesù dice beati, una pienezza di vita di chi possiede determinate virtù. La beatitudine su cui dobbiamo meditare è “Beati i miti perché possiederanno la terra”. La violenza è un mezzo di conquista. È mite chi rinuncia alla violenza, chi abbraccia la strada del Signore. Di Lui era stato profetizzato che sarebbe stato “mite come un agnello”(Isaia). Lo fu fino alla morte in croce. I soldati si accanivano, lo percuotevano, Lui sul cui viso c’era lo splendore degli angeli. Gesù taceva Lo accusavano ingiustamente ma Gesù taceva. Il popolo urlava. Pilato si meravigliava del silenzio. E Gesù taceva. Tace sul Calvario, sulla croce. E quando più frenetiche erano le urla e più gravi gli insulti, aprì la sua bocca. (Da REGISTRAZIONE:) Ma che cosa disse? “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Così, fino in ultimo Gesù taceva, Gesù offriva perché Gesù amava. Ecco quel Gesù che ci aspettiamo nel Natale, quel Gesù che deve insegnare agli uomini una cosa che gli uomini purtroppo non hanno appreso neanche elementarmente: la non violenza, la mitezza, il cedere, il superare con la bontà, il superare con l’arrendevolezza, il non vendicarsi. Ecco l’esempio del Cuore di Gesù, meravigliosamente grande, meravigliosamente buono. Ecco il suo esempio. Da parte nostra, diventare miti vuol dire allora amare la pace, vuol dire allora predicare la pace, vuol dire allora applicare la mitezza nella nostra vita, non prendere le piccole vendette, non rispondere ai dispetti, essere pronti a dare quando non si è donati, essere pronti a perdonare quando non si è perdonati. Questo è quello che siamo invitati ad attuare. Voglia il Signore Gesù elargirci una partecipazione alla sua mitezza, di lui Bambino mite e povero nel presepio, di Lui mite nel lavoro di Nazareth, di Lui mite nella sua predicazione e nella sua sofferenza. Una partecipazione per essere veramente un nostro possesso questo che Lui ha portato agli uomini come regalo, uno dei regali del suo Natale.

CODICE 74NEV01312N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 15/12/1974
OCCASIONE Catechesi a Vespro III domenica di Avvento
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione (completate con appunti)
ARGOMENTI Cuore di Gesù modello di virtù
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