Prendiamo davanti a noi la figura di Giovanni Battista nella sua umiltà e nella sua grandezza. Che cosa ci dice Giovanni Battista per prepararci al Natale? Ci parla della grandezza di Gesù: “Non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari”; proclama la necessità di fare una strada, perché altrimenti il Signore non passa, non passa se non c’è una strada di amore, perché Lui vuol venire solo con amore. Ci sarà una seconda venuta, quando verrà con giustizia e potenza: ora vuol venire nella via dell’amore e spetta a noi prepararla; ci dice che, per arrivare a questa purezza di cuore, a questa santità, a questa apertura, noi dobbiamo purificarci. La purificazione è strada dell’amore: senza purificazione non adoriamo il Signore, ma piuttosto siamo degli schiavi che ubbidiamo alle nostre passioni, ubbidiamo alla tirannia delle sollecitazioni che ci vengono dal mondo attorno a noi. Noi abbiamo bisogno di ascoltare Giovanni Battista, di ascoltarlo con estrema attenzione e sensibilità. Guai a noi se facciamo solo finta di ascoltarlo! Gesù ha detto: “È già venuto Elia”, è già venuto cioè colui che annuncia la salvezza, il profeta della salvezza. Noi abbiamo bisogno di capire fino in fondo come senza un impegno sommo il Natale si riduce , per noi, a una povera cosa. Allora le luci del Natale, allora i canti di Natale, le strette di mano e gli auguri inviati per Natale sono unicamente un’esteriorità vana e abbastanza strana, che noi poniamo quasi per fuggire alla vera problematica nostra interiore. Noi abbiamo bisogno di Natale per amare con un cuore sincero il Signore e con cuore sincero gli altri, il nostro prossimo; noi abbiamo bisogno di accogliere Gesù come la salvezza che ci dà un senso assolutamente nuovo a tutte le cose che sono nella nostra esistenza. Io vorrei che ognuno di noi comprendesse fino in fondo questa grande parola di Giovanni Battista: “Raddrizzate le vie del Signore”. E Gesù, commentando l’andata dei discepoli da Giovanni, diceva: “Cosa siete andati a vedere nel deserto? Siete andati a vedere un uomo vestito mollemente? Siete andati a vedere una canna sbattuta dal vento? No, siete andati a vedere un profeta, anzi di più che un profeta”. Gesù ci addita in Giovanni l’esempio di una vita austera, di una vita impegnata, di una vita forte. Noi per prepararci al Natale, a saper amare meglio, a saper amare di più, dobbiamo proprio capire che è l’austerità della nostra vita, è un impegno veramente preso con tutte le nostre forze. Troppe volte i nostri propositi sono un modo di dire, i nostri propositi sono un’illusione che ci facciamo per mettere a posto i rimorsi della nostra coscienza. Dobbiamo risolverci a far sì che i nostri propositi si traducano veramente in fatti e non si riducono in fatti se non pigliamo questa energia, questa austerità, se non facciamo penitenza dei nostri peccati. Domandiamo la grazia a S. Giovanni Battista di sapere apprezzare la mortificazione e la penitenza come un grande modo di liberazione, come una grande forza che dobbiamo mettere in noi.
CODICE | 78NGV01312N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza 17/12/1978 |
OCCASIONE | Catechismo Vespro |
DESTINATARIO | |
ORIGINE | |
ARGOMENTI | Giovanni Battista ci prepara al Natale |
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