06/05/1973 - Vespro III Domenica Pasqua

Sant'Ilario d'Enza, 6 maggio 1973
Vespro, III domenica di Pasqua anno B

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L’invocazione della Salve Regina: rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi, è un’invocazione che deve essere perenne nella nostra devozione a Maria. Perché siamo tutti peccatori e tutti abbiamo bisogno di misericordia. Nessuno si salva se non attraverso la misericordia. È ricca di misericordia la Vergine. Oh, noi lo sappiamo: Gesù è venuto sulla terra a manifestarci la misericordia del Padre: “Così Dio ha amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito” (cfr. Gv 3, 16). “La misericordia del Padre noi l’abbiamo vista”, dice l’apostolo, “noi l’abbiamo toccata” (cfr. 1 Gv 4, 16). E si è fatto uomo tra gli uomini e ha amato tutti ed è andato in cerca dei peccatori, di tutti quelli che erano rifiutati dagli altri. E Maria è stata la sede allora della misericordia. Ha imparato e ha avuto da Gesù la misericordia. E, quando il Signore ce l’ha data per madre, ce l’ha data proprio perché fosse il rifugio dei peccatori. E una delle nostre gioie più grandi e su cui dobbiamo tanto riflettere in questo tempo pasquale, è proprio di avere in lei una madre che ci capisce, una madre che ci porta sempre a pentirci dei nostri peccati e a comunicare con la resurrezione di Gesù. Rifugio dei peccatori, piena di misericordia: è stata costituita così in mezzo al popolo cristiano perché non ci sia un peccatore che disperi delle sue iniquità, non ci sia un debole che disperi della sua debolezza, non ci sia un miserabile che pensi con vergogna al suo stato e rifiuti di abbandonarsi nelle braccia del Dio infinitamente santo. Il Signore ci ha dato la Madonna perché come madre sia un invito a tutti, perché la sua comprensione, diciamo il suo sorriso, sia veramente di conforto. Ecco perché dobbiamo andare alla Vergine ed essere sicuri di lei, di quegli occhi che misericordiosi s’abbassano fino a noi. Perché possiamo incontrarci in quello sguardo che dà serenità e forza. Proponiamoci allora di porre sempre questo conforto nella nostra anima, di essere sempre molto contenti, di andare alla Madonna perché ci insegni ad evitare il peccato e a vivere generosamente nella grazia del Signore.

CODICE 73E5V01362N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 6 maggio 1973
OCCASIONE Vespro, III domenica di Pasqua anno B
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Salve Regina: rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi
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