Eb 10, 12-14 Mi rivolgo proprio a voi. Prima di tutto vi devo dire con gioia che siete stati bravi. Siete stati bravi. Avete fatto una bella Cresima. Quindi mi rallegro con voi e vi dico: ricordate però che questo giorno è un giorno d’inizio, non un giorno di termine, un giorno che finisce. È un giorno che comincia. Comincia il giorno della vostra maggiore intelligenza, della vostra maggiore generosità. Siete cresciuti. Ormai siete alle medie. Non potete accontentarvi di vivere come prima, da bambini piccoli. Siete bambini cresciuti dovete amare di più il Signore e dovete essere maggiormente responsabili dei vostri doveri, particolarmente verso la vostra famiglia, che guarda al vostro avvenire con molta speranza. Allora vi dico: cominciate, cominciate con molta spinta, con molta gioia perché la parola che ci ha detto la Bibbia è ben evidente: “Servite il Signore nella gioia” (S. 100, 2 ). Dovete fare perciò tesoro di quello che avete imparato a dottrina e vi darei tre parole da tenere in mente. Queste parole sono significate in una parola che ripetiamo spesso, che sapete tutti. Non diciamo spesso nella messa e nella liturgia la parola “Alleluia”? Cosa vuol dire la parola alleluia? C’è qualcuno che me lo sa dire? è un po’ difficile…Ah, lo sai? Brava! Oh, ma…ho ragione di congratularmi con voi! Hai saputo bene. Ha detto che l’alleluia vuol dire: lodate Dio. Ecco. In che maniera dovete lodare Dio? Lodare Dio in tre modi soprattutto. Con la grazia. Vivere in grazia di Dio è vivere sotto la sua protezione e la sua benedizione. La grazia. Seconda parola: lodare Dio con la vostra messa di ogni domenica. Una messa partecipata bene, consapevoli che il centro di tutta la nostra fede è la messa. Terza parola, un altro punto importante: l’amicizia. Vogliatevi bene. Vogliate bene a tutti, perché la grande lezione che ci insegna il Signore è quella di volersi bene. Grazia, messa, amicizia. Alleluia. Quando vi incontrerò dirò: alleluia! Voi mi risponderete: Alleluia! Vuol poi dire che vi ricordate di tutte tre queste parole: grazia, messa, amicizia. Ci siamo intesi? Giusto? Allora quando vi saluto e vi dico: alleluia, voi cosa mi rispondete? Ah, avete capito tutto proprio bene. Intendendo le tre parole, eh? Come sono le tre parole? Benissimo. Siamo d’accordo. Vorrei dire una parola anche ai genitori. Lo possiamo dire secondo voi? Ecco, vorrei dire ai genitori che li ringrazio per la loro collaborazione. Vorrei dire ai genitori che guardano in questo nostro mondo preoccupati, la parrocchia ha un un’unica ambizione: di aiutarvi in questo compito così grande e importante, di educare i vostri figli. Accogliete sempre il nostro servizio. Se abbiamo fatto l’oratorio, se lo teniamo aperto sia per i maschi che per le bambine, lo facciamo per uno scopo ben chiaro: quello di dare ai fanciulli un ambiente buono e sano dove imparino a temere Dio e ad amarlo, dove imparino a volersi bene tra di loro in un ambiente sano e adatto a loro. Collaboriamo insieme. Non si tronchi la collaborazione che c’è stata. Si intensifichi.
CODICE | 81E2V01362N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 3/05/1981 |
OCCASIONE | Catechesi al Vespro III domenica di Pasqua |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale, cresimati |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Cresima |
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