Dobbiamo sentire forte,in questo tempo pasquale, la grandezza e la preziosità della messa. Gesù ha offerto un solo sacrificio per i peccati, è un sacrificio che si ripete nel mistero eucaristico. Il Signore, che ha una potenza infinita di amore, ha realizzato quel capolavoro che è la messa. Nella messa per il suo sacrificio vengono a noi moltitudini di grazie. Bisogna capire allora che la messa ci vuole partecipi. Bisogna che ci sentiamo una sola cosa per Gesù, bisogna che abbiamo un’unica intenzione. Cristo ha offerto per i peccati e anche ora, con la sua preghiera, ci ottiene una grandissima grazia, una grandissima moltitudine di grazia, perché dobbiamo saperci unire a lui nell’offrire la messa come sacrificio di redenzione, come oblazione di amore. La messa va sentita come il modo migliore che abbiamo di dar lode al Padre, come il modo migliore di collaborare con Gesù alla salvezza del mondo. La messa è per la redenzione, la messa non è per le nostre piccole intenzioni egoiste, nella messa ci uniamo al sacrificio del calvario, perché tutti gli uomini vengano ad essere salvi, perché trionfi il regno di Cristo nel mondo, perché si verifichi una magnifica messe, quella messe alla quale siamo mandati. Pregate il padrone delle messi, perché mandi molti operai nella sua messe. Ecco gli operai siamo noi e lavoriamo con l’intercessione, lavoriamo unendo i nostri sacrifici al Suo, essendo molto disponibili per tutta la gloria di Dio.
CODICE | 86DCV01362N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 13/04/1986 |
OCCASIONE | Catechesi Vespro, III Domenica Pasqua |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La Messa |
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