Il valore del sacrificio di Gesù è infinito, e Gesù dona, dona sempre. Assiso alla destra del Padre, dal suo cuore escono fiumi di salvezza, di redenzione, di grazia. Dobbiamo avere in Lui una fede totale, cioè noi dobbiamo rimanere nella pace di Dio, nella gioia di Dio e ogni partecipazione alla liturgia ci deve riempire sempre di tanta letizia, perché il Signore ha conquistato per noi, ha ottenuto il perdono per noi, perché il Signore Gesù è il principio forte e continuo della nostra santità. Il cristiano è sicuro perché la sua sicurezza non è un’opinione, non è una speranza, è una certezza, perché il Signore dà con abbondanza, con amore, dà al di sopra di ogni misura. Si verificano proprio le parole di Gesù che la misura è sovrabbondante, perché il uso cuore è veramente la nostra dimora, è la nostra letizia, è la nostra sicurezza. Guardiamo al cuore di Gesù e confidiamo in Lui. Rinnoviamo spesso questa nostra confidenza, questo nostro abbandono. Troppo spesso facciamo conto su di noi, sulla nostra iniziativa, sulle nostre forze, sulla nostra preveggenza. Le forze umane non valgono; nessuna forza umana è sufficiente, ma se stiamo uniti a Gesù, se viviamo di Lui, se chiamiamo Lui, noi siamo certi di una piena, di una totale vittoria.
CODICE | 89D8V013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 09/04/1989 |
OCCASIONE | Vespro III domenica tempo pasquale |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il valore del sacrificio di Gesù |
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