1 Cor 9, 24-25 Avete sentito: dobbiamo essere atleti che corrono. E che corrono per avere un premio. La vita presente è dunque come uno stadio. Abbiamo tanti che corrono e nella loro corsa tentano di annullarci. San Paolo dice ancora: non dobbiamo fare la battaglia con elementi sensibili, ma con elementi spirituali, “dominatori di questo mondo”. Senza una fortezza, una energia, una tenacia perderemmo senza dubbio. Di dove ci arrivano tali doni? Ci arrivano dal Signore Gesù, che col suo sangue ha pagato per noi ed è voluto rimanere con noi, perché corressimo forte. Lui ha voluto essere il Pane, il Pane che sostiene, il Pane dei forti. Con Lui è assicurata la vittoria. Con Lui è assicurata la gioia della vittoria. Impegniamoci dunque, e sempre di più, in questa magnifica realtà. La vita del cristiano è una continua vittoria. Anche quando prevale la nostra miseria, possiamo recuperarci e possiamo dare gloria al Signore, con il nostro pentimento, con la nostra conversione. Animiamoci allora: questa domenica, e tutta la settimana, influisca e ci renda generosi, per potere domenica prossima cantare un inno di ringraziamento al Signore. Domenica prossima sarà metà Quaresima, sarà una giornata di speranza e di incoraggiamento. Offriamoci al Signore ancora una volta, ancora una volta promettiamo di essere, nella sua grazia, umili e decisi.
CODICE | 87CNV013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 22/03/1987 |
OCCASIONE | Vespri III domenica di quaresima anno A |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Vita come corsa e come vittoria |
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