Mettiamo la parola che abbiamo udito in fondo al nostro cuore. L’Apostolo ci esorta: “Correte, correte” (1Cor 9, 24). Noi immaginiamo di star bene quando siamo fiacchi, quando prendiamo un eccessivo riposo, quando nelle cose dell’anima misuriamo. L’esortazione invece è evidente nella sua fortezza: “Correte”; ma non basta correre, bisogna correre da vincere. La liturgia ci grida allora la vera spiritualità che dobbiamo realizzare: una spiritualità di forza, una spiritualità di slancio, perché deve essere una spiritualità di amore. Noi, se amiamo Dio, corriamo e l’amore ci dilata il cuore e l’amore ci dona tante energie. Amiamo Dio e amiamolo secondo il precetto: con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze. E uniamoci, nella liturgia, alla preghiera di Gesù sacerdote, la preghiera di salvezza, la preghiera di intercessione, perché possiamo essere come ci desidera: generosi e pronti. Questa terza settimana di Quaresima realizziamo queste due parole: generosi e pronti, per correre, per correre forte, per raggiungere la meta che ci indica Gesù; è la meta che dobbiamo con gioia realizzare. Quindi, generosi in tutti i nostri doveri, pronti ad ascoltare la parola dello Spirito e a lasciarci guidare da Lui.
CODICE | 89BRV013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 26/02/1989 |
OCCASIONE | Vespro III domenica di Quaresima |
DESTINATARIO | comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Correre e vincere |
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